La nuova Nissan Juke

Juke, sport utility coupè molto esuberante. Il modello Nissan si rinnova profondamente

di Giampiero Bottino
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BARCELLONA - Nissan Juke cambia look e sfodera la grinta. Abbandona l’aspetto sbarazzino e inconfondibile (ma da qualcuno ritenuto fin troppo provocatorio) che proprio grazie alla sua originalità ha contribuito a un successo incontestabile – 1,5 milioni le unità vendute dal lancio del 2010, di cui un milione consegnate ai clienti europei e oltre 82.000 a quelli italiani – per assumere connotati più moderni e aggressivi, forse meno distintivi rispetto al capostipite, ma più congeniali a enfatizzarne il temperamento sportivo che abbiamo potuto mettere alla prova sulle strade catalane dall’asfalto sempre invidiabilmente perfetto. Dobbiamo riconoscere che le promesse fatte nel corso dell’anticipazione statica che celebrata in contemporanea in cinque metropoli europee (tra cui Milano) sono state mantenute: il nuovo Juke, che per le proporzioni e la silhouette fluida e filante può iscriversi di diritto alla categoria dei Suv coupé, si è rivelato dinamico e scattante, pronto nel rispondere alle sollecitazioni dell’acceleratore, equilibrato e affidabile nei tratti più tortuosi del tracciato.
 

Un temperamento esuberante nonostante la potenza non certo esorbitante dell’unico motore previsto per la nuova generazione, che a differenza della precedente sarà commercializzata soltanto in Europa. Il 3 cilindri 1.0 Dig-T è infatti un turbo a benzina Dig di ultima generazione con 117 cv e un coppia massima di 180 Nm (che per brevi periodi possono diventare 200 grazie alla funzione “overboost”) disponibile già a 1.750 giri contribuisce non poco a regalare piacevoli sensazioni di guida paragonabili a quelle di un diesel. Sul campo questo convincente esempio di downsizing ha mostrato un’eccellente sintonia con entrambi i cambi disponibili, il manuale a 6 marce e l’automatico a doppia frizione Dct con 7 rapporti che fa la sua prima apparizione nella gamma Juke e a nostro avviso (opinione del tutto soggettiva) costituisce l’alternativa più apprezzabile.

A determinare il giudizio largamente positivo sulle attitudini dinamiche del Juke di seconda generazione contribuisce in modo evidente l’evoluta piattaforma modulare Cmf-B dell’Alleanza Renault-Nissan, una base moderna ed efficiente che non solo regala prestazioni superiori riducendo al contempo consumi ed emissioni, ma con la sua moderna architettura mette a disposizione di passeggeri e bagagli uno spazio generoso. La capacità di carico è cresciuta di 65 litri a quota 422, e l’abitabilità è migliorata – i passeggeri posteriori possono ora contare su 58 mm in più per le ginocchia e 22 millimetri in più sopra la testa – ben oltre quello che si potrebbe pensare basandosi solo sulle nuove dimensioni di Juke che è cresciuto in lunghezza (75 mm a 4,21 metri) e in larghezza (+35 mm a 1,8 metri), mantenendo immutata l’altezza.
 

 

Le proporzioni che ne risultano determinano una presenza su strada più importante, sottolineandone anche visivamente il temperamento. Presentato come «la Nissan più connessa di sempre» grazie alla compatibilità Android Auto e Apple CarPlay che permette di gestire tramite il display da 8 pollici le app dei più diffusi smartphone e all’evoluto sistema Nissan Connect che tra l’altro consente di controllare in remoto alcune funzioni della vettura, nuovo Juke dispone anche di un ricco pacchetto di sistemi di assistenza alla guida, spesso connotati dall’attributo “intelligente” che richiama la strategia di evoluzione tecnologica battezzata “Nissan intelligent mobility”.

Per esempio sono di serie sull’intera gamma – ma attingendo al catalogo degli optional l’elenco potrebbe allungarsi – la frenata d’emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti alla prima apparizione su un modello del marchio, la gestione automatica degli abbaglianti, l’allarme e la successiva correzione di rotta in caso di cambio involontario di corsia, il sistema di contrasto al beccheggio e di assistenza alla sterzata, il cruise control e la lettura della segnaletica stradale.

Chiamato a misurarsi con una platea di 24 concorrenti rispetto alla “solitudine” del 2010, quando ha di fatto creato il segmento dei B-Suv, nuovo Juke ha tutte le carte in regola per restare protagonista in una fetta del mercato europeo accreditata di margini di crescita ancora molto ampi, quantificati in un +30% da qui al 2023, quando le vendite dovrebbero toccare i 2,4 milioni di unità rispetto agli 1,9 attuali.
In Italia il nuovo sport utility compatto sbarca con un obiettivo di vendita di 5.000 unità all’anno e viene proposto nei livelli di allestimento Visa, Acenta, Business e N-Connect i cui prezzi partono rispettivamente da 19.620, 20.920, 22.170 e 22.620 euro, mentre al vertice il listino si sdoppia nelle versioni Tekna (24.780 euro), più orientata ai cultori della tecnologia, e nell’inedita N-Design che partendo da 23.820 euro strizza l’occhio alla clientela più sensibile ai contenuti stilistici e alle possibilità di personalizzazione.

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Giovedì 26 Dicembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 27-12-2019 19:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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