La nuova Opel Astra

Nuova Astra, una rivoluzione targata Opel

di Giampiero Bottino
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Le aspettative create dalle anticipazioni generosamente diffuse da Opel erano talmente elevate da sembrare persino eccessive. Ma alla prova dei fatti, o meglio della strada, la nuova Astra a risposto nel migliore dei modi sfoggiando una personalità stilistica intrigante, una dinamica più che convincente e contenuti tecnologici ai vertici della categoria di competenza, cioè il segmento C che è il più importante e affollato del mercato europeo.

Basta un’occhiata alle linee incisive e decise del nuovo linguaggio stilistico “bold and pure” (audace e puro) tenuto a battesimo dalle più recenti versioni dei Suv Mokka, Crossland e Grandland, per capire che la berlina compatta è reduce dal più radicale cambiamento dei suoi 30 anni di più che onorata carriera, confermando di essere la bandiera della trasformazione di un brand che, pur fedele alla filosofia automobilistica tedesca di cui è l’unico rappresentante nel gruppo Stellantis, intende garantire ai clienti un’esperienza inedita giocando la carta dell’emozione in aggiunta alle tradizionali doti di concretezza e affidabilità.

Sulle ben tenute e poco affollate strade portoghesi la sesta generazione dell’Astra ha dimostrato che il look aggressivo non è solo un’espressione di facciata, ma è coerente con il temperamento di un’auto piacevole da guidare, brillante ed equilibrata nel rispondere alle sollecitazioni di sterzo e acceleratore, comoda e accogliente grazie ai sedili certificati Agr, da sempre un vanto della marca tedesca, e alla versatilità della piattaforma Emp2 che tra l’altro mette la nuova Astra in condizione di affrontare al meglio le sfide del futuro.

Il ricorso alla piattaforma multi-energia del gruppo Stellantis ha infatti aperto la strada all’elettrificazione della gamma, per ora con la versione Plug-in Hybrid che su strada ha convinto per la capacità di combinare le prestazioni e il rispetto dell’ambiente grazie alla scelta tra le modalità di guida Electric, Hybrid e Sport. Il sistema da 180 cv complessivi – ma entro l’anno arriverà anche in versione da 225 cv – abbina il benzina 1.6 da 150 cv al motore elettrico da 110 cv e spinge la vettura fino alla velocità massima di 225 km all’ora, che scendono a 135 qualora si opti per viaggiare in modalità solo elettrica. In questo caso, le esaurienti informazioni specifiche sulla propulsione ibrida che l’innovativo display Pure Panel ha fornito durante il test hanno evidenziato un’autonomia elettrica non lontana da quella dichiarata, che sfiora i 60 km.

Se la versione Phev spalanca davanti alla vettura di Rüsselsheim le strade del futuro sulle quali si avvierà anche l’Astra-e 100% elettrica attesa sul mercato nel 2023, la nuova berlina Opel – alla quale è pronta ad affiancarsi anche la station wagon Sports Tourer – non dimentica chi intende restare fedele ai motori convenzionali, anch’essi capaci di esibire eccellenti doti dinamiche sia con il 3 cilindri 1.2 a iniezione diretta di benzina declinato nelle versioni da 110 e 130 cv (quest’ultima con l’alternativa del cambio automatico a 8 marce al posto del manuale a 6 rapporti), sia con il 4 cilindri 1.5 turbodiesel da 130 cv, anch’esso disponibile con entrambi le varianti di trasmissione.

Forte di un panorama di soluzioni di connettività, infomobilità e assistenza alla guida tra i più completi del segmento, la nuova Astra a 5 porte si presenta al pubblico italiano con cinque varianti di allestimento – nell’ordine Edition, Elegance, Business Elegance, GS Line e Ultimate – e con un listino che parte da 24.500 euro per arrivare ai 42.300 della top di gamma, l’ibrida plug-in da 180 cv in configurazione Ultimate

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Lunedì 14 Febbraio 2022 - Ultimo aggiornamento: 15-02-2022 10:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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