La Porsche Taycan GTS tra i cordoli del circuito Llucmajor di Maiorca

Porsche Taycan GTS, un’elettrica tra i cordoli. In pista con la nuova berlina a batteria. Precisa ed efficace, ma sa anche “giocare”

di Angelo Berchicci
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MAIORCA - Con la Taycan, lanciata nel 2019, Porsche è stato il primo costruttore di auto di lusso ad abbracciare l’elettrico. Un vantaggio della prima mossa che perdura per la Casa di Zuffenhausen, tutt’oggi l’unico brand tradizionale di supercar ad avere in gamma un modello a batteria (ma Ferrari e Lotus hanno quasi recuperato il gap). Porsche, quindi, può pensare già alla seconda vettura elettrica, la nuova generazione della suv Macan, e nel frattempo completare la gamma della Taycan, introducendo le versioni GTS per la berlina e per l’inedita variante di carrozzeria Sport Turismo (con coda di tipo shooting brake ma senza gli accenni offroad della Cross Turismo). Da quando sono entrate a far parte della nomenclatura Porsche nel 2008 (anche se nascono nel lontano 1963 sulla 904), le tre lettere GTS indicano le versioni maggiormente votate al piacere di guida, quelle dove i tecnici tedeschi si sono concentrati sulla dinamica più che sulle prestazioni pure, come accade invece per le Turbo.

Sulla Taycan la sigla GTS incontra per la prima volta un powertrain a batteria, composto - come per le altre versioni a trazioni integrale della berlina - da due motori elettrici, in grado di ripartire istantaneamente la coppia dove serve. Ad alimentare il tutto troviamo l’accumulatore di maggiore capacità offerto da Porsche, quello da 93.4 kilowatt, che grazie a un nuovo schema di gestione dei flussi energetici (in veleggio i propulsori vengono quasi completamente disattivati) riesce a portare la Taycan berlina oltre il muro dei 500 chilometri di percorrenza, per l’esattezza 504 chilometri nel ciclo misto WLTP. Se schema elettro-meccanico e batterie non sono una novità, lo è lo step di potenza, che è specifico per la versione GTS e si posiziona e metà strada tra Taycan 4S Performance e Turbo, grazie a un picco di 598 cavalli nelle partenze con Launch Control (517 durante la marcia) e 850 newtonmetri di coppia, per uno 0-100 in 3.7 secondi e una velocità massima di 250 chilometri orari.

E la dinamica di guida? Per quella i tecnici Porsche hanno realizzato un setup ad hoc delle sospensioni pneumatiche adattive PASM, oltre a una messa a punto specifica per l’asse posteriore sterzante opzionale. Approccio conservativo anche per l’estetica: qualche dettaglio in nero lucido, cerchi specifici bruniti e rivestimenti interni in Race Tex, tessuto sostenibile che ricorda la pelle scamosciata, pur senza essere di origine animale. Insomma, la GTS non rappresenta una rivoluzione rispetto alle altre Taycan ma un’attenta opera di affinamento, come è nelle corde di un brand che da 58 anni continua a migliorare uno dei modelli più longevi della storia, l’iconica 911.

E tra i cordoli del circuito Llucmajor di Maiorca ci rendiamo conto che i rimandi alla storica coupé non sono poi fuori luogo. In pista, infatti, la Taycan GTS berlina riesce come per magia a far quasi sparire i suoi 2.295 chili di peso, dimostrando una reattività da sportiva di razza. L’auto entra in curva senza alcuna esitazione e senza concedere nulla al sottosterzo, mentre in percorrenza il rollio è reso praticamente impercettibile grazie al gran lavoro degli ammortizzatori pneumatici e del sistema di bilanciamento attivo PDCC Sport (disponibile su richiesta). La trazione integrale con Torque Vectoring permette di trovare sempre la motricità ottimale e proietta l’auto fuori dalle curve con estrema rapidità, anche in caso di bassa aderenza. La spinta in avanti fornita dalla coppia istantanea toglie il fiato, e per fortuna viene tenuta facilmente a bada dai freni carboceramici opzionali, potenti e sempre in grado di resistere al fading. L’asse posteriore sterzante, infine, aiuta a dissimulare le dimensioni non proprio compatte della Taycan e la rende agile anche nelle curve più strette.

Grazie alla tanta tecnologia la vettura è estremamente precisa ed efficace tra i cordoli, ma allo stesso tempo riesce a rivelarsi non asettica: se si esagera con il gas, infatti, nella modalità di guida Sport Plus il controllo di stabilità PSM diventa meno rigoroso e permette alcuni gradi di “libertà” al posteriore. Nel complesso, la Taycan GTS può vantare una dinamica raffinata e coinvolgente, e dimostra che - quando a mettervi mano è un brand come Porsche - le sportive elettriche non solo possono dire la loro negli “spari” sul dritto, ma anche permettersi una gita in pista (magari per un trackday domenicale) senza sfigurare. A patto di avere a disposizione nelle vicinanze delle colonnine rapide. In tal caso, grazie all’impianto da 800 volt che accetta fino a 270 kilowatt in corrente continua, alla Taycan bastano 5 minuti per ricaricare 100 chilometri alla massima velocità. Performance estreme anche in questo caso.

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Martedì 30 Novembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 01-12-2021 09:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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