La nuova Skoda Superb in versione Scout

Skoda Superb, l’ammiraglia che non ti aspetti. È anche ibrida plug-in e c'è la versione Scout

di Mattia Eccheli
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VIENNA - Il “gioiello dell’Elba” è un’ammiraglia che in quanto a spazio e funzionalità sembra proprio non avere rivali. E che continua ad offrire un eccellente rapporto tra prezzo, qualità e dotazioni. L’aumento del listino, che si spiega anche con la decisione della filiale italiana di importare solo gli allestimenti più “nobili”, è giustificato da generose dotazioni di serie. In particolare per quanto riguarda la sicurezza, che per la casa delle Freccia Alata non deve essere un optional. In autunno comincia la commercializzazione della rinnovata Skoda Superb, peraltro già ordinabile a partire dai 34.100 euro della berlina (8 millimetri di lunghezza in più, 4,87 metri): per la più gettonata familiare (4,862, 6 mm in più) occorrere aggiungere 1.100 euro. 
Regina dello spazio, la wagon che arriva dalla Repubblica Ceca misura qualche centimetro in meno di un comparabile e blasonato modello tedesco, rispetto al quale offre un bagagliaio più capiente, che oscilla fra i 650 ed i 1.950 litri. Un volume decisamente interessante, soprattutto nel segmento delle flotte che assorbe l’82% della produzione.

Venduta in quasi 1,3 milioni di esemplari dal 2001, quando la macchina era stata lanciata attingendo alla storia del costruttore, che aveva prodotto una Superb tra il 1934 ed il 1949. Gli stessi occupanti beneficiano di una grande libertà di movimento per gambe e spalle. Con l’aggiornamento della terza generazione, già commercializzata in 530.000 unità, l’ammiraglia di Mlada Boleslav guadagna sia la versione Scout, quella ispirata ai Suv, sia la motorizzazione plug-in. Entrambe le soluzioni costituiscono una “prima volta” per la Superb. La prima è offerta solo a trazione integrale con cerchi da 18’’ ed un’altezza da terra maggiorata di 15 millimetri e si distingue per i classici elementi riservati ai fuoristrada. Il prezzo è di 46.200 euro con motore Tdi da 2.0 litri e 190 cavalli, trasmissione Dsg e impostazioni di guida specifica per l’offroad. Si tratta di una versione che completa la gamma tenendo in considerazione la domanda di un mercato voracissimo di Suv e di (quasi) tutto quello gli assomiglia. Si tratta di una ulteriore evoluzione della gamma, che all’inizio del Terzo Millennio la Superb era limitata alla sola berlina. Solo successivamente era arrivata anche la familiare. 

La seconda, codificata come iV e con un sistema da 218 cavalli e batteria da 13 kWh, sarà disponibile dopo il lancio con un listino che non è stato ancora definito. L’autonomia complessiva è di circa 850 chilometri, inclusi i 55 a emissioni zero. Già dal nome dell’entry level, che è l’Executive, si capisce che le Superb “italiane” non sono modelli qualsiasi. E, infatti, di serie dispongono di funzioni come Front Assist con riconoscimento dei pedoni, Lane Assist, Cruise Control adattivo (fino ai 210 km/h), Traffic Jam Assistant, Side Assistant, Rear Traffic Alert, l’Emergency Assistant e rilevatore di stanchezza del guidatore. Sono standard anche i gruppi ottici anteriori Full Led, il navigatore Amundsen con schermo da 8”, i sensori di parcheggio e, tra le altre cose, i vetri posteriori oscurati. 

Gli altri allestimenti sono Style, SportLine e L&K. In Italia non è un problema ottenere gli interni senza il finto legno riservato per il cruscotto, una soluzione non indispensabile. L’ammiraglia ci conferma una vettura razionale ed equilibrata, capace anche di regalare emozioni al volante, soprattutto se con la Scout si lasciano le strade asfaltate. Ma la Superb è nata per soddisfare altre esigenze: quelle dei grandi spostamenti. Silenziosa ed efficiente, dispone di un eccellente impianto frenante e di motori in grado di rispondere alle richieste più disparate. Non solo l’Italia si aspetta molto dal turbodiesel da 2.0 litri da 150 cv in versione Evo, anticipato come precursore di una nuova famiglia di unità a gasolio estremamente efficienti. Il listino parte dai 35.850 euro della berlina con cambio manuale. 

La Superb non può fare a meno della gamma Tdi: nel 2018 i diesel hanno rappresentato oltre due terzi dei volumi (68,4%). Il cambio Dsg a 7 marce (la sola Superb iV monta della versione a 6 rapporti), disponibile con tutti i motori, assicura cambi adeguati ed una progressione eccellente, anche se nelle accelerazioni brusche ai bassi regimi è leggermente meno pronto, almeno quando è accoppiato al turbodiesel da 190 cv, che è poi il gratificante top di gamma con 400 Nm di coppia se si esclude il sovralimentato a benzina da 2.0 litri e 272 cv a trazione integrale, Questa unità è accreditata di una percorrenza di 12,5 km/l calcolati nel ciclo Wltp e di uno spunto da 0 a 100 in 5,5 secondi. L’entry level è il Tsi da 1.5 litri da 150 cv. L’altro motore a listino nel Belpaese è il Tdi da 1.6 litri da 120 cv con Dsg.
 

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Martedì 1 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 02-10-2019 13:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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