Tiguan eHybrid

Le Volkswagen plug-in, l’autonomia s’impenna. Al volante di Tiguan, Passat e Golf con la nuova tecnologia della parte elettrificata

di Nicola Desiderio
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In Volkswagen si scrive eHybrid e si legge ibrido plug-in. Così infatti si chiamano le versioni elettrificate ricaricabili della Golf, della Passat e della Tiguan che portano questo tipo di propulsione ad un livello superiore con autonomie ad emissioni zero che arrivano a 144 km e totali fino a 1.000 km. Trattasi insomma di un bel balzo in avanti per questa forma di ibrido che sulla carta assicura la sintesi migliore tra gli spostamenti abituali in elettrico e la libertà di poter compiere lunghi viaggi. A patto ovviamente di ricaricare la batteria regolarmente e non cedere alla pigrizia e all’abitudine di fare rifornimento solo dal benzinaio. Oltre a questo, occorre dire che in molti casi l’interpretazione di questa tecnologia ha portato ad avere vetture che offrivano autonomie in elettrico poco convincenti e, una volta scariche, consumi nettamente superiori a quelle delle corrispondenti versioni “pure” a causa del peso aggiuntivo.

La Volkswagen sembra invece aver risolto entrambe le questioni grazie a tre fattori: una batteria con celle prismatiche NMC nettamente più capiente (19,7 kWh netti rispetto ai 10,6 kWh precedenti), ma grande esattamente come quella precedente; una potenza di ricarica di 11 kW (invece che a 3,7 kW) o addirittura a 50 kW in corrente continua; e un diverso equilibrio tra la parte termica e quella elettrica. Per la prima, il precedente 1,4 litri è stato sostituito da un sofisticato 1,5 litri ad iniezione diretta che funziona a ciclo Miller con turbocompressore a geometria variabile. La macchina elettrica da 85 kW e 330 Nm è sempre integrata nel cambio a tripla frizione – una serve a disaccoppiare i due motori – a 6 rapporti. Due i livelli di potenza: se il 4 cilindri ha 110 kW, il sistema eroga in totale 204 cv e 350 Nm di coppia, se invece ha 130 kW il sistema arriva ad erogare rispettivamente 272 cv e 400 Nm. Ne vengono fuori percorrenze ad emissioni zero da record: 126 km per la Tiguan, 135 km per la Passat e addirittura 144 km per la Golf che scendono a 132 km per la versione da 272 cv che si guadagna la denominazione GTE per le sue prestazioni (230 km/h, 0-100 km/h in 6,6 s.). E non è che la versione da 204 cv vada piano (220 km/h, 0-100 km/h in 7,2 s) con dati di omologazione straordinari: così come per la Tiguan e la Passat, parliamo di consumi in decimali di litro e di emissioni di CO2 ad una cifra.

L’unica rinuncia è sulle rispettive capacità di carico: per la Golf si passa da 380-1.237 a 273-1.129 litri, per la Tiguan da 652-1658 a 490-1.486 litri e per la Passat da 690-1.920 a 510-1.770 litri. E poi c’è un aggravio di peso che è, a seconda del modello e degli allestimenti, va da 200 a 300 kg. Quanto invece a tecnologia di bordo ci troviamo di fronte alle campionesse delle rispettive categorie: chicche come i fari a matrice di Led da 19.200 diodi l’uno, sistemi infotelematici con schermi da 12,9” o 15” con l’integrazione di ChatGPT, sistemi di parcheggio automatici, Adas avanzati e sospensioni con ammortizzatori controllati elettronicamente in estensione e compressione non si trovano così facilmente anche su vetture di classe ben superiore. Un patrimonio che, insieme al sistema eHybrid, è fattore comune dei tre i modelli grazie al fatto di essere basati tutti sulla piattaforma MQB Evo.

Abbiamo potuto guidarli sulle strade della Valpolicella, tra Verona e il Lago di Garda con la volontà di verificarne i consumi in elettrico, ma soprattutto in modalità ibrida, tradizionale tallone d’Achille delle plug-in. Ebbene proprio in queste condizioni le tre Volkswagen, oltre alle loro percorrenze in elettrico, dimostrano che la tecnologia dell’ibrido ricaricabile ha fatto passi importanti. I prezzi? Non sono da saldo: per una Golf eHybrid ci vogliono almeno 42.250 euro, ovvero 4.500 euro più del diesel e 9mila più del benzina mild-hybrid da 150 cv. A parziale consolazione, con 200 euro in più si prende l’allestimento Edition Plus che offre un controvalore di 2.700 euro. Ancora meglio va per la Tiguan: 200 euro per 5.000 euro di accessori e anche per la Passat la scelta degli allestimenti superiori è particolarmente premiante.

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Lunedì 30 Dicembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 12:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA