Cacciatore e segugio morti a Roccadaspide, trovata una fune di fortuna fatta coi teli delle olive

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, durante una battuta di caccia da solo, non ha più visto il suo segugio, fino a notarlo abbaiare impaurito e infreddolito all’interno del pozzo.

Il pozzo
Il pozzo
di ​ Antonio Vuolo
Domenica 24 Dicembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 13:39
3 Minuti di Lettura

Ha tentato di salvare il suo cane, che era caduto in un pozzo, ed ha perso la vita insieme al suo fedele amico a quattro zampe. La tragedia si è consumata, ieri pomeriggio, a Roccadaspide, in località Massano. La vittima è Mario Coviello, di 63 anni, originario del posto, che ha perso la vita nel tentativo di recuperare l’animale, caduto in un pozzo profondo circa 8 metri con all’interno almeno 3 metri d’acqua. A dare l’allarme, preoccupati perché non rientrava a casa, sono stati i familiari. Poco dopo l’amara scoperta

Per il 63enne ed il suo cane non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i sanitari dell’ambulanza della Croce Rossa di piazza Santini, i vigili del fuoco di Agropoli, agli ordini del capo-distaccamento Angelo Picariello, insieme ai carabinieri della stazione di Roccadaspide, coordinati dalla Compagnia di Agropoli, diretta dal capitano Giuseppe Colella. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, durante una battuta di caccia da solo, non ha più visto il suo segugio, fino a notarlo abbaiare impaurito e infreddolito all’interno del pozzo. Il 63enne non ci ha pensato due volte, attivandosi immediatamente per cercare di recuperarlo. Quindi, si è ingegnato, recuperando diversi teli per la raccolta delle olive presenti nel terreno circostante, attraverso i quali ha creato due funi di fortuna per calarsi all’interno del pozzo. Giunto sul fondo della cavità e recuperato il cane, ha provato a risalire, perdendo però l’equilibrio e scivolando, probabilmente anche a causa del peso del segugio, nell’acqua fredda, dove poi purtroppo è deceduto insieme al cane.

A dare l’allarme sono stati i familiari preoccupati per il mancato rientro a casa del 63enne. Resta da capire, ora, se l’uomo sia morto per annegamento o ipotermia, essendo il pozzo profondo e l’acqua gelida. Accanto al pozzo, è stato recuperato anche il fucile della vittima. Indagini, intanto, in corso da parte dei militari dell’Arma della Compagnia di Agropoli per accertare eventuali responsabilità, visto che il terreno è di proprietà privata. L’area, dove si è consumata la tragedia, è stata, infatti, posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria. La notizia della morte di Mario Coviello ha lasciato sgomenta l’intera comunità di Roccadaspide. Il 63enne, operaio edile e grande appassionato di caccia, era residente in località Carretiello.

Video

L’uomo era sposato ed aveva una figlia. Sgomento anche in tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere ed apprezzare le qualità umane dello sfortunato 63enne, che ha sacrificato la sua vita nel tentativo di mettere in salvo il suo fedele amico a quattro zampe.

© RIPRODUZIONE RISERVATA