Un'immagine della Fiat 500X

Fiat 500X, arrivano nuove immagini
è già conto alla rovescia per il lancio

di Diodato Pirone
  • condividi l'articolo

TORINO - La Fiat 500X, l’atteso mini-suv del Lingotto gemello della Jeep Renegade, sarà presentato ufficialmente al salone di Parigi il 2 ottobre.

Fiat giorno dopo giorno continua a svelarne dettagli come nel nuovo breve video appena messo in circolazione nel quale si riconosce il frontale dell’auto e le fanalerie. Dell’auto, che sarà costruita a Melfi, in Basilicata, sulla stessa linea della Renegade che ha affiancato la catena di montaggio della Punto, si sa già quasi tutto. Si rivolgerà ad un pubblico totalmente diverso da quello della Renegade che pure ha la stessa meccanica e la stessa piattaforma, quella della 500L. Lungo circa 420 cm e piuttosto alto (quasi 170 cm) il nuovo mini suv "made in Italy" avrà uno stile più glamour e dinamico, con il lunotto assai inclinato e interni piuttosto raffinati.

Al Lingotto e a Melfi, dove circolano i primi esemplari delle pre-serie, denifiscono la 500X, non senza orgoglio ma sicuramente senza complessi d'inferiorità: “Semplicemente bellissima”. La “X” del resto è destinata a far fare un altro salto alla Fiat nella sua “cinquecentizzazione”. Una brutta parola che il marketing del Lingotto usa per definire il riposizionamento della Fiat in una fascia medio alta del mercato dell'auto sfruttando fascino e capacità di penetrazione commerciale di un marchio celeberrimo come quello della mitica “500”.

La 500X , assieme alla Renegade, segna anche un grande passo avanti sul piano della qualità produttiva di Fiat. La fabbrica di Melfi è stata completamente ristrutturata con un investimento di un miliardo di euro, metà di provenienza Jeep. Sono arrivati 600 robot e un sistema metrologico di controlli in grado di "passare al setaccio" un’intera scocca in meno di un’ora per verificare eventuali scostamenti, anche millimetrici, dai parametri e ritarare subito i computer.

Rivoluzionata anche la linea di montaggio poiché gli operai lavorano con i computer disposti in ognuna delle circa 400 stazioni di fissaggio. Sui touch screen, come se fossero impiegati, gli operai non solo firmano le loro operazioni ma propongono anche soluzioni e miglioramenti ai mille problemi che nascono in fase di montaggio. Gli operai capi-squadra (team leader, uno ogni sei operai) non lavorano sulla linea ma governano la loro squadra, concedono permessi e intervengono per controllare la qualità del prodotto e del processo di lavorazione che deve essere veloce ma non faticoso. Si tratta di veri e propri micro-manager - una figura professionale operaia nuova per Fiat - che producono qualità e aumento della produttività dal basso. Una sfida d'alto profilo per la Fiat Chrysler italo-americana di Sergio Marchionne per cui la 500X non è una macchina come le altre.

  • condividi l'articolo
Mercoledì 24 Settembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 14:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA