MILANO - La condivisione ha smembrato il possesso. Un punto di partenza che potrebbe sembrare poco edificante rispetto al progetto promosso da PSA Italia: Free2Move. La traduzione letteraria vien da sé, mentre cosa ci sia dietro questa singolare iniziativa è decisamente più articolato. Anche perché nel titolo si fa riferimento al termine “lease”, che si riferisce a quelle branchia di Free2Move e che si appresta al debutto, che si occuperà essenzialmente di noleggio a lungo termine. Una formula dedicata sia ai privati, sia ai titolari di partita iva, sia alle flotte aziendali.
Free2Move apre le porte della mobilità al Gruppo PSA. Ma prima di giungere al car-sharing, si è deciso di iniziare proprio con il noleggio a lungo termine (Free2Move Lease). Una decisione dettata da un mercato di settore in rialzo, dato che i numeri parlano di una crescita costante negli ultimi 4 anni. Nel 2016 è stata registrata una quota del 12,3% sul mercato automotive totale. Tradotto in parole povere, significa che di materiale su cui lavorare ce n’è ancora parecchio.
Infatti il “piano” Lease è tuttora in via di definizione. Tant’è che non è da escludere l’ipotesi che ci possa essere la possibilità di scegliere la vettura in funzione della particolare esigenza: una C3 per la settimana in città e, nel caso, una 3008 per la gita fuori porta. Si tratta solo di ipotesi, perché di fatto il programma non è ancora stato lanciato. Considerazioni legate maggiormente al cliente privato. Nel mentre l’offerta Free2Move Lease per i Clienti BtoB, si completa con una serie di servizi dedicati, gestibili con l’impiego di applicazioni. Come Free2Move Connect Fleet, che utilizza i dati provenienti dalla centralina telematica del costruttore installata a bordo, per ridurre i costi di gestione della flotta. E come Free2Move Fleet Sharing, che presenta un servizio di car-sharing dedicato ai professionisti.