L'assistente vocale di Mercedes

Hey Mercedes, l’assistente vocale dotato d'intelligenza artificiale sale sulla Classe A

di Alberto Sabbatini
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ROMA - Hey Mercedes… Dal prossimo mese potrete rivolgervi così alla vostra Mercedes Classe A per “risvegliare” l’assistente vocale a bordo dell’auto. Il 12 maggio, giorno in cui la nuova compatta tedesca arriverà nelle concessionarie italiane, sarà in qualche modo una data storica per l’evoluzione dell’automobile. Perché per la prima volta sarà commercializzata un’auto con sistema di intelligenza artificiale a bordo comandato mediante un assistente vocale. E, cosa più importante, è che la Classe A fornirà di serie si suoi clienti per il primo anno questo servizio, compreso nel prezzo d’acquisto della nuova Classe A. Dal secondo anno invece il collegamento a internet, indispensabile per l’assistenza vocale, si dovrà pagare a parte.
 

 

A questo punto voi obietterete che già alcune auto danno la possibilità di collegarsi ai vari software vocali di Google o di Amazon. È così, ma non si tratta altro che di una interfaccia fra telefono ed auto. La vera novità di Mercedes, invece, è che l’assistente vocale ed il raffinato software di intelligenza artificiale la casa tedesca non li ha presi in prestito dai giganti americani della new technology, ma se li è realizzati in casa. È in grado di ricevere i vostri comandi in ventitré lingue diverse ed interagire con voi rispondendo alle vostre domande oppure eseguendo i facili compiti che gli darete mentre state guidando: che sia impostare una meta sul navigatore oppure azionare alcune funzioni dell’auto, dal clima alle luci e così via.

Come si chiama? Manco a dirlo, Mercedes. Già: mentre Apple, Google, Amazon e Microsoft si sono scervellati negli anni scorsi per inventare un gradevole nome femminile con cui battezzare il proprio assistente vocale, la marca tedesca ha la fortuna di averlo già in casa un nome femminile da utilizzare. Il più noto di tutti: proprio Mercedes. All’inizio del XX secolo, Mercedes era il nome della figlia di uno dei clienti più facoltosi delle vetture Daimler e da allora il costruttore tedesco ha deciso di usarlo per identificare le proprie auto. A quel punto è stato ovvio per i tedeschi decidere di far diventare “Mercedes” anche il nome dell’assistente vocale del proprio marchio.

Come funziona “Mercedes”? Come tutti gli altri assistenti vocali sul telefonino. Basta schiacciare il tasto con l’icona della voce sul volante oppure pronunciare a voce alta il comando che la invoca: “Hey, Mercedes!” (In italiano diventerà “Ehi, Mercedes”). E porre la vostra domanda. “Mercedes” in pochi istanti vi risponderà.

Proprio come Siri, Alexa e l’assistente di Google, “Mercedes” non è un mero esecutore di comandi vocali ma sfrutta un raffinato software di intelligenza artificiale. La differenza è importante perché un esecutore vocale sa eseguire un numero prefissato di comandi pre-registrati in memoria e niente di più. Un sistema di intelligenza artificiale, invece, interpreta il comando, lo elabora e interagisce con l’interlocutore secondo una certa logica. Per esempio, con “Mercedes” basta dire: “Hey, Mercedes ho caldo!” e automaticamente il sistema accenderà il climatizzatore e abbasserà la temperatura dell’auto.

Un sistema di intelligenza artificiale inoltre “apprende” giorno dopo giorno. Impara a comprendere meglio le sfumature linguistiche. Basta un esempio: ”Mercedes” si risveglia in qualsiasi lingua invocandola con la frase “Hey, Mercedes”. Ma oggi, che il sistema non è ancora diffuso sul mercato, bisogna pronunciare la parola Mercedes all’inglese, cioé leggendo la “c” come “s”: ovvero dire: “Ehi, Mersedes”. Questo perché anche se comprende l’italiano, non distingue ancora certe sfumature poiché non ha appreso abbastanza e quindi fa ricorso alle impostazioni-base che gli sono state date. Ma quando tra qualche settimana diversi utenti italiani avranno acquistato la Classe A e avranno interagito con “Ehi, Mercedes”, il sistema saprà riconoscere meglio le sfumature della lingua italiana; a furia di sentirsi dire dai clienti “Ehi, Mercedes”, imparerà a riconoscere la parola pronunciata all’italiano con la lettera “c”.

La vera differenza tra un esecutore vocale e un sistema di intelligenza artificiale è che quest’ultimo è in grado di imparare e fare ricerche su internet per dare risposte precise. Insomma, non è un sistema “stupido”, ma sa apprendere e migliorarsi nell’interazione e nella qualità delle risposte. Per questo motivo i dispositivi di assistenza vocale avanzati sono definiti “intelligenza artificiale”. La chiave è nel fatto che le istruzioni, il vocabolario delle varie lingue e tutte le informazioni che il dispositivo usa per interagire con l’utente, risiedono sui potenti server collocati da qualche parte negli Usa. Accade così con tutti i sistemi implementati negli smartphone. Non crediate che il software di intelligenza artificiale (IA) sia dentro il telefonino: non avrebbe abbastanza memoria né capacità di calcolo. Il software intelligente è nel cloud. Tutte le volte che voi interrogate sul telefonino Siri, Alexa o Google, il vostro comando viene trasmesso via internet in tempo reale al cloud di un server centrale, il linguaggio viene analizzato da potenti computer dove gira il software IA e la risposta rispedita in pochi millisecondi al vostro telefono, dove Siri la traduce con la sua gradevole voce femminile. Per questo motivo che gli assistenti vocali non funzionano se il segnale 3G del telefonino è disattivato. Anche “Hey, Mercedes” agisce così. Infatti in ogni Classe A c’è una schedina dati dedicata al sistema (che l’utente non può utilizzare per altri scopi). La differenza è che il software non è sui server di Google o di Amazon, ma su quelli Mercedes.

Se a questo punto vi chiedete quale sia la differenza tra Siri, Alexa e “Mercedes”, la risposta è semplice: il sistema creato dai tecnici di Stoccarda è finalizzato soprattutto all’uso in automobile. Ed interagisce con i comandi dell’auto. Siri e Alexa magari sanno rispondere a una domanda sull’ultima giornata di calcio di serie A e snocciolarvi i risultati delle partite e la classifica di campionato (perché ricerca le informazioni su internet), mentre “Hey Mercedes” ancora non sa farlo. Però Siri non sa ordinare al navigatore dell’auto di dirigervi verso il benzinaio più vicino o verso una certa pizzeria, mentre “Hey Mercedes” sì. Google o Alexa non sanno accendere le luci della Classe A oppure aumentare la temperatura a bordo dell’auto, “Hey Mercedes” sì. Quello a cui non sa ancora rispondere, potrà sempre impararlo nel tempo.

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Venerdì 27 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 28-04-2018 18:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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