L'Anas e Radio Italia

Sicurezza stradale e smart road: l’ANAS in campo con campagne, contest musicali e progetti avveniristici

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

NAPOLI - Troppo strade insicure, troppi automobilisti imprudenti, troppi incidenti, troppe vittime della strada. Se ne parla da sempre, tra la gente e nei palazzi della politica, ma prevale nella nostra società un senso di sfiducia, se non di vero e proprio scoramento di fronte al perpetuarsi di ritardi, inefficienze e disgrazie che compromettono un reale cambiamento della situazione.

Eppure qualcosa di buono si fa. Non mancano benemerite iniziative mirate a modificare la situazione, in alcuni casi supportate da investimenti di grande importanza. In gran parte se ne fanno carico le case automobilistiche, progettando e mettendo in produzione dispositivi per la sicurezza e sistemi di assistenza alla guida che soltanto qualche anno fa nemmeno avremmo potuto immaginare; ma da qualche tempo sono “scesi in campo” anche altri soggetti. Come l’ANAS, che ha avviato programmi molto interessanti: il progetto smart road (strade intelligenti) e la campagna sulla sicurezza stradale intitolata “Quando guidi, guida e basta”.

Quest’ultima, nata nel 2015, è stata sviluppata con la collaborazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Polizia Stradale, con l’obiettivo di far comprendere come i comportamenti scorretti rappresentino un pericolo per se stessi e per gli altri quando si è al volante. La distrazione costituisce, infatti, una delle principali cause di incidente stradale, e tra i principali fattori di distrazione vi è l’uso del cellulare o smartphone alla guida.

Secondo gli esperti, scrivere un messaggio equivale a 10 secondi di distrazione e a percorrere 300 metri senza guardare la strada; fare un selfie distrae dalla guida per 14 secondi; per consultare un social network occorrono 20 secondi (a 100 km/h significa percorrere cinque campi da calcio al buio).

Per divulgare, soprattutto tra i giovani, il claim “Guida e Basta, Anas aderisce con la sua campagna a numerose iniziative di carattere culturale, sociale, sportivo e musicale. In tale percorso è nato anche un contest musicale, giunto alla sua seconda edizione, per invitare giovani artisti a realizzare canzoni inedite dedicate al tema della sicurezza. Con il brano inedito “(In)sicurezza” hanno vinto l’edizione 2019 i Punto.Exe, due giovani rapper, Rocco Velucci e Christian Di Lena, originari di Tolve, in provincia di Potenza: con le loro esibizioni hanno già contribuito concretamente a divulgare il messaggio prendendo parte a numerose manifestazioni, tra cui il concerto di Roma del primo maggio e Radio Italia Live di Milano.

Nell’ambito della campagna Anas si inserisce anche l’iniziativa #LaVitaVale promossa da Davide Cucchi, padre di Valentina, una ragazza investita e uccisa il 13 dicembre 2014 davanti alla sua abitazione, mentre si accingeva ad attraversare la strada in compagnia di due cugini. E’ in fase di sperimentazione, inoltre, una nuova app denominata proprio #laVitaVale in ricordo di Valentina: attraverso l’utilizzo di uno smartphone, l’applicazione potrà avvisare e segnalare il sopraggiungere di veicoli in prossimità di attraversamenti pedonali.

Il progetto Smart Road riguarda invece le infrastrutture, ovvero le strade, che – secondo la visione dell’Anas – “devono essere capaci di parlare agli utenti e ad esse stesse”. In questo caso parliamo di un futuro tutto da costruire, con l’introduzione e lo sviluppo sempre più diffuso di sistemi di connettività in movimento, l’ampliamento delle infrastrutture viarie e l’aumento della capacità di esercizio per mezzo della tecnologia. Con questa visione le moderne arterie stradali diverranno Green, dotate di vie di comunicazione dati e di energia, completamente integrate nella rete intermodale dei trasporti e delle informazioni.

Nel corso di un incontro con la stampa organizzato in collaborazione con Daimler Marcedes (non a caso proprietaria del marchio Smart) l’azienda (controllata da FS) delegata alla costruzione, gestione e manutenzione delle reti stradali e autostradali italiane, ha tenuto a sottolineare di “aver iniziato a concepire le Smart Road con grande anticipo in Europa”. L’obiettivo dichiarato è “dotare il Paese di una rete stradale efficiente, in progressivo miglioramento e aperta alle nuove sfide del futuro, dall’alimentazione elettrica alla guida assistita e oltre, come nel caso dei veicoli senza conducente”.

L’implementazione di “strade intelligenti” sarà sostenuta dall’infrastrutturazione delle strade con reti in fibra ottica, per la cui realizzazione sono state già determinate spese ingenti: l’investimento complessivo del programma Smart Road Anas è infatti di un miliardo di euro. Sarà messo in atto con una prima fase realizzata nei prossimi tre anni, per una spesa di circa 250 milioni euro, anche grazie a contributi europei (nell’ambito del Programma Operativo PON Infrastrutture e Reti 2014-2020 del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti).

La prima fase riguarda alcuni dei più importanti nodi stradali del Paese: l’itinerario E45-E55 Orte-Mestre, in Veneto la statale 51 “di Alemagna”, in Sicilia la Tangenziale di Catania e la A19 Autostrada Palermo- Catania, nel Lazio le autostrade A90 Grande Raccordo Anulare di Roma, A91 Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino e la A2 Autostrada del Mediterraneo. Proprio la A2 sarà la prima Smart Road italiana: i primi interventi tecnologici, avviati già a settembre 2018, interessano il tratto autostradale compreso tra Morano Calabro (Cosenza) e Lamezia Terme (Catanzaro) per un totale di circa 130 km e prevedono l’infrastrutturazione di base, mediante l’installazione delle reti a grande comunicazione in fibra ottica ed energia elettrica, con minimo impatto sulla viabilità.

Anas tiene a far sapere che il progetto Smart Road è sostenibile energeticamente. È prevista tra l’altro la realizzazione di apposite aree denominate Green Island in cui verrà prodotta energia elettrica rinnovabile, fotovoltaica e/o eolica ogni 30 km circa. Dalle isole verdi verrà distribuita energia pulita che alimenterà tutti gli apparati della Smart Road; saranno installati sistemi di ricarica veicoli e sistemi di ricarica di droni per il monitoraggio e le ispezioni di opere civili strategiche e per utilizzare gli stessi per una sorveglianza continua della strada stessa anche a fini di pubblica sicurezza.

E ancora: la Smart Road Anas, oltre a garantire i servizi C-ITS (Cooperative Intelligent Transport Systems) individuati dalla Comunità Europea e basati sulle comunicazioni V2I (Vehicle-to-Infrastructure) e V2V (Vehicle-to-Vehicle), sarà predisposta per integrare la prossima tecnologia 5G.

Attraverso l’applicazione dei processi di trasformazione digitale si punta a ottenere la riduzione dell’incidentalità, un maggior comfort di viaggio, la gestione e il miglioramento delle condizioni di traffico e di eventi straordinari di criticità, la resilienza delle reti di trasporto, l’interazione digitale con i territori attraversati, l’interoperabilità con veicoli connessi.

Tutto questo – vale la pena sottolinearlo - pone le basi per la graduale circolazione dei veicoli a guida autonoma. Ma da quando sarà possibile levare del tutto le mani dal volante e affidarsi totalmente al pilota automatico, in totale sicurezza, è presto per dirlo. Forse tra non molto, forse in tempi lunghi, forse mai…

  • condividi l'articolo
Venerdì 19 Luglio 2019 - Ultimo aggiornamento: 13:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti