Una panoramica delle 500 riunite a Garlenda

Un successo il Meeting di Garlenda dedicato alla 500, 60 anni festeggiati con 1134 Cinquini

di Sergio Troise
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GARLENDA - Si è concluso con uno straordinario successo di pubblico e partecipazioni il 34° Meeting Internazionale della 500, dedicato quest’anno al 60° anniversario della popolarissima auto della Fiat, ma anche al 50° della Gamine (l’originale 500 realizzata da Vignale con carrozzeria Torpedo simile alle auto degli anni Trenta e due soli posti) e al decennale della 500 attuale, quella ridisegnata da Roberto Giolito nel 2007 sugli stilemi dell’antenata.
 

Non è stato battuto il record di iscrizioni del 2007, anno del 50° compleanno, quando nel piccolo centro del Savonese confluirono da tutto il mondo 1.438 esemplari, tuttavia i numeri registrati a conclusione dell’edizione 2017 sono ragguardevoli e indicativi della straordinaria popolarità di questa piccola auto che ha segnato la storia della società e del costume italiani: 1.134 sono state le iscrizioni pervenute agli organizzatori del Fiat 500 Club Italia, il 25% provenienti dall’Italia, il resto da 18 nazioni straniere.

All’estero la 500 gode infatti di una insospettabile popolarità, che arriva fino all’Australia, agli Stati Uniti, al Giappone. In Europa è popolarissima nei Paesi Bassi, mentre da noi le regioni più legate al Cinquino sono la Sicilia (con 55.183 esemplari tuttora “vivi”), la Campania (47.856) e il Lazio (42.516). La classifica per città, vede invece Roma in testa, con 28.976 unità scampate alla rottamazione, davanti a Napoli (22.985) e Catania (14.048).

Al Meeting di Garlenda si sono viste, come tradizione, 500 di tutte le età, dal 1957 ai giorni nostri, con una bella rappresentanza anche di modelli speciali, realizzati da carrozzieri più o meno noti. La storia della 500, infatti, dedica capitoli importanti a realizzazioni diventate oggi di grande interesse collezionistico, come la 500 berlinetta a due posti firmata da Elio Zagato nel 1957, l’Aerodinamica da record del 1958, la Spiaggina realizzata da Ghia, la derivata austriaca con marchio Steyr Puch, la mini coupé Coccinella di Francis Lombardi, l’Albarella di Savio, la micro 4x4 500 Ranger della Ferves, per non dire della succitata Gamine di Vignale e delle sportive con marchio Abarth e Giannini.
 

 

La manifestazione si è conclusa con una grande parata, come tradizione scandita da un festoso contorno di musica, spettacoli e originali iniziative del club promotore. Tra queste, l’assegnazione di una laurea honoris causa alla 500, proclamata “dottoressa” tanto dagli esperti quanto dalla moltitudine dei fan nel corso del vivacissimo show finale. Uno show cominciato sin dalla domenica mattina alle 9, quando le auto si sono concentrate all’Ippodromo dei Fiori di Villanova d’Albenga e sono state schierate in pista raggruppate per luogo di provenienza, per poi formare una festosa carovana con bandiere, striscioni, costumi fantasiosi e clacson mai stanchi di suonare. L’allegra brigata di cinquecentisti si è nutrita di prodotti enogastronomici locali, ha brindato con spumante rigorosamente piemontese e gustato originali biscotti a forma di Cinquino.

A differenza di altri concorsi dedicati alle auto d’epoca, a Garlenda non vengono premiati i restauri più fedeli all’originale né l’eleganza o la raffinatezza della tecnica. Qui si guarda ad altri valori. E infatti sono state premiate, tra le tante, la 500 più Pop (quella di Davide Chersini), e quella che “meglio di ogni altra sa esprimere il senso dell’amicizia” (Guido Cubattolo). La giuria era composta da Donatella Alfonso, scrittrice e giornalista; da Giorgio Amico, storico dell’arte e blogger di Vento Largo; Giuliano Arnaldi, presidente della fondazione Tribale Globale; Silvestro Catelli, presidente del collettivo artistico Zerovolume; Roberto De Capitani, musicista, e Costanza Grandis, architetto. Per ognuna delle 9 auto selezionate il fotografo Fabio Riccardi ha realizzato uno scatto speciale che interpreta l’anima pop di ciascuna vettura. Le foto saranno oggetto di future iniziative e mostre. Se non bastasse, la festa della 500 ha offerto spunto anche per la solidarietà, con la presenza dei rappresentanti di Unicef, Band degli Orsi–Ospedale Gaslini di Genova e Associazione Paraplegici Livorno.

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Lunedì 10 Luglio 2017 - Ultimo aggiornamento: 14-07-2017 21:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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