Con l’acquisizione di Share Now, perfezionata circa un anno fa, Free2Move è ora in grado di garantire al gruppo Stellantis una leadership globale nel campo della mobilità del futuro destinata a proporre un utilizzo dell’auto sempre più efficiente e personalizzato, capace di rispondere alle esigenze di ciascun cliente, che si tratti di un’azienda o di un privato. Un’ambizione che non è una semplice dichiarazione d’intenti, ma trova conferma in fatti inoppugnabili come i dati di mercato che attribuiscono alla domanda di mobilità flessibile in crescita impetuosa.
Basti pensare alle rilevazioni – risalenti ai primi otto mesi del 2022 – che hanno certificato un raddoppio, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, delle iscrizioni a Free2Move e di un aumento del 52% di quelle a Share Now, pioniere del car sharing a flusso libero in Europa, nato nel 2019 dalla fusione tra Drive Now del gruppo Bmw e Car2Go riconducibile a Mercedes e ora solido leader delle specifico mercato.
Con l’entrata nei suoi ranghi della nuova realtà, il fornitore di mobilità “su misura” del gruppo amplia la sua platea di clienti, portandola a 6 milioni di persone distribuiti tra quelli che per Stellantis sono i mercati domestici: Europa e Stati Uniti. Si tratta di un passo importante sulla strada indicata dal piano strategico “Dare Forward 2030” che entro la fine del decennio prevede di raggiungere 15 milioni di clienti, realizzando un fatturato netto di 2,8 miliardi di euro. Intanto, è già stato messo a frutto il primo risultato dell’arrivo di Share Now, i cui 14 Mobility Hub attivi in altrettante importanti città europee sono andati ad aggiungersi alle 9 (numero destinato a crescere rapidamente) omonime strutture che operano negli Usa. Dove tra l’altro a gennaio, all’ultimo CES di Las Vegas (il più importante appuntamento mondiale con l’hi-tech), è stata presentata la 500e, contestualmente all’anteprima mondiale del Fiat Metaverse Store destinato a supportare – trasferendo al domicilio dei clienti l’intera esperienza di acquisto – il lancio negli States, previsto per il primo trimestre del 2024, della city car 100% elettrica del brand italiano. Un esempio di come Free2Move condivida l’impegno del gruppo nella transizione energetica, affidandosi a un’icona della mobilità urbana come testimonial del cammino verso un futuro affidabile, sostenibile, capace di combinare moda e funzionalità.
Un quadro che ovviamente non riguarda il solo mercato americano, ma tutti quelli in cui opera il brand che attualmente si rivolge alla clientela business e privata con una flotta che grazie all’apporto della new entry è cresciuta a 450.000 auto e offre un completo ventaglio di servizi che vanno dal noleggio tradizionale al car sharing e all’abbonamento. Sono tutte opzioni che permettono a Free2move di offrire ai clienti nuove prospettive grazie alla connettività che caratterizza i Mobility Hub ai quali abbiamo già accennato. Si tratta di una soluzione all-in-one che raggruppa nella stessa app tutte le tipologie di noleggio, che possono essere sottoscritte per pochi minuti, qualche ora, settimane, mesi piuttosto che in abbonamento. È quest’ultimo il contesto in cui opera “Car on Demand”, la frontiera più avanzata e flessibile di un mondo dell’auto che punta a sostituire il concetto di proprietà con quello di utilizzo. Evoluzione che, secondo l’istituto di ricerca Boston Consulting Group, potrebbe creare entro il 2030 un mercato nell’ordine di 30-40 miliardi di dollari.
Una torta davvero ghiotta, che giustifica ampiamente l’entusiasmo con cui il Ceo di Free2Move Brigitte Courtehoux ha salutato l’entrata “in famiglia” di Share Now: «Siamo complementari e l’unione delle nostre competenze ci permetterà di avere il know-how necessario per innovare concretamente il mercato mondiale della mobilità». Puntando a esserne, ovviamente, leader. Ambizione condivisa dal suo pari grado in Share Now Olivier Reppert: «Continueremo a progredire insieme per soddisfare le aspettative dei nostri clienti e garantire una mobilità sempre più sostenibile, innovativa e flessibile».