CANNES - L’occasione è propizia: Yachting Festival di Cannes, prima vetrina internazionale dedicata alla nautica in vista della stagione 2023. Qui Ferretti Group, colosso del made in Italy controllato dai cinesi di Weichai (con Piero Ferrari socio di minoranza) ha esposto una intera flotta di imbarcazioni in rappresentanza dei marchi Ferretti, Riva, Pershing, Itama, CRN, Custom Line, Wally: la crème de la crème dell’intero comparto e, soprattutto, la “materia prima” grazie alla quale la holding quotata alla Borsa di Hong Kong ha conquistato un ruolo importante tra i leader mondiali nella progettazione e costruzione di motoryacht e navi da diporto da 8 a 90 metri.
In occasione del Salone francese è stato ricordato che il valore della produzione (distribuita negli stabilimenti di Forlì, Cattolica, Ancona, Sarnico, La Spezia, Mondolfo) è in crescita costante e che nel primo semestre 2022 i ricavi ammontano a 534 milioni di euro, in aumento del 17% rispetto al primo semestre del 2021. L’EBITDA si attesta a 69 milioni di euro, con una crescita a doppia cifra del 30,2% rispetto al primo semestre nel 2021 (53 milioni di euro). L’utile sale a quota 29,9 milioni con un margine del 5,9% nel primo semestre 2022, in aumento di 40 punti base rispetto al medesimo nel 2021 (5,5%).
In occasione dello Yachting Festival è stato ricordato inoltre che i nuovi ordini raccolti dal 30 giugno ad oggi ammontano a circa 300 milioni di euro, in forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2021, e che il portafoglio ha superato il valore di 1,3 mld di euro (rispetto a 1,016 milioni del 31 dicembre 2021). Tutto ciò nonostante il picco di consegne degli yacht si concentri tipicamente nei mesi di luglio e agosto.
“Da anni – dice l’avvocato Alberto Galassi, Ceo del Gruppo – abbiamo perseguito un solido piano di investimenti in quanto asset centrale della nostra linea strategica. Nel periodo 2018-2021 sono stati investiti in sviluppo prodotto e capacità industriale quasi 300 milioni di euro e ora siamo pronti a nuove sfide, come testimoniano i conti dei primi 6 mesi 2022 a la nostra presenza a Cannes”.
Una presenza dominante, con una flotta di ben 25 imbarcazioni, tra le quali 5 anteprime mondiali per i brand Riva, Ferretti Yachts e Custom Line, oltre al model year 2022 di Itama 62RS. Di spicco l’innovativo flybridge Ferretti Yachts 860, la nuova ammiraglia Custom Line 140, il Wallywhy150, i Riva 102 Corsaro Super, 76 Bahamas Super e l’esclusivo Anniversario, creato dal cantiere in occasione di una ricorrenza leggendaria (i 60 anni del mitico Aquarama), ai quali si aggiunge l’elegante Itama 62RS model year 2022. Se non bastasse, sul fronte dell’innovazione è stato presentato a Cannes anche il Riva EL-Iseo, prima barca full electric dell’iconico marchio originario di Sarnico. In rampa di lancio, inoltre, ci sono tre nuovi progetti per i brand Riva, Ferretti Yachts e Pershing e la nuova flotta di modelli a vela Wally fino a 150 piedi.
L’amministratore delegato del colosso italo-cinese ha tenuto a ricordare, dal palcoscenico internazionale di Cannes, che “nel triennio 2019-2021 sono stati sviluppati 23 nuovi modelli seriali e semi-custom e per il triennio 2022-2024 è stato annunciato il lancio di 24 nuovi progetti per il rinnovo della gamma di tutti i brand del Gruppo”.
Altro valore aggiunto non trascurabile sta nel fatto che l’intera gamma di imbarcazioni (flybridge, runabout, open, coupé, lobster boat, maxi e mega-yacht) viene sviluppata lavorando in stretta collaborazione con architetti e designer di fama internazionale, fra cui Antonio Citterio e Patricia Viel, Filippo Salvetti, Andrea Vallicelli, Alessandro Nazareth, Mauro Micheli, fondatore insieme a Sergio Beretta di Officina Italiana Design, Fulvio De Simoni, Francesco Paszkowski, Nuvolari Lenard, Studio Sessa e Lebanov Design. Un parterre di eccellenze che ha prodotto risultati capaci di qualificare il meglio del Made in Italy nel mondo.
“Da barche bellissime nascono dati straordinari, e viceversa. Questa crescita eccezionale, in un anno per noi veramente magico, ci meraviglia ma non ci sorprende: è il frutto di tanti investimenti, lavoro e programmazione” ha dichiarato Galassi. “Questi primi sei mesi ci lanciano verso un finale d’anno che mi aspetto ancora più clamoroso, in linea con il trend costante che da anni ci mantiene ai vertici. Se penso al nuovo prototipo Riva elettrico e alle tante novità che spingono ancora più in alto i nostri brand, è un piacere assoluto essere qui a Cannes a rappresentare il saper fare unico che solo l’Italia sa esprimere nel panorama nautico internazionale.”
Ma come si spiega questo successo (non solo di Ferretti Group, ma di tutto il comparto) in un periodo funestato da pandemia, guerra, crisi dell’energia, tensioni internazionali?
“Le ragioni – risponde Galassi – sono almeno tre, e due sono legate proprio alla pandemia, che ci ha privato della libertà. Noi produttori vendiamo isole private, dove non ti senti costretto ma libero. Chi aveva la possibilità ha fatto la sua scelta, e ha comprato una barca, che fosse di 10 o 50 metri. Secondo: il virus ci ha fatto capire la fragilità della vita, e la necessità di godersela il più possibile, prima che sia troppo tardi. Dunque chi meditava un acquisto più in là negli anni ha stretto i tempi. Cosa aspetto? Appena possibile me la compro e me la godo. La prova di tutto ciò sta nel fatto che l’età media dei nostri clienti si è abbassata. Terzo punto: nel mondo c’è grande liquidità, come dimostrano le vendite di supercar, auto d’epoca, orologi a tiratura limitata, ville da sogno. Un mio amico che gestisce una compagnia di aerei privati mi dice di non saper come fare per soddisfare la domanda, in crescita continua”.
E le funeste previsioni degli economisti?
“C’è un’economia raccontata sui giornali, anche su giornali autorevoli come il Financial Times o il Wall Street Journal, e poi c’è un’economia reale, quella dei nostri clienti, che sono distribuiti nel mondo e hanno sicura capacità di spesa. Due settimane fa abbiamo venduto un Riva Corsaro a Taiwan. Siamo quotati alla Borsa di Hong Kong e vendiamo i nostri prodotti su scala mondiale, rispettando sempre i tempi di consegna. Grazie alla capacità, alla fantasia e all’intraprendenza dei nostri manager e dipendenti risolviamo sempre anche i problemi di approvvigionamento di materiali provenienti da fornitori esterni. In questo noi italiani siamo imbattibili”.
Anche il mercato dell’auto non ha confini, eppure è in crisi. Come si spiega?
“L’auto incontra grosse difficoltà per un problema politico. A differenza dell’America, dove sono state fatte scelte protezionistiche, l’Unione Europea ha fatto scelte drastiche, lo stop alle motorizzazioni termiche dal 2035 impone investimenti cospicui sull’elettrificazione e ha messo tutti in difficoltà l’obbligo di approvvigionarsi di materiali costosi come il litio per le batterie, che proviene da paesi lontani, ma potrebbe arrivare dalla vicina Ucraina, se non fosse in atto questa guerra con la Russia, che sicuramente ha ragioni economiche, come tutte le guerre. Il nostro comparto – osserva ancora Galassi – è per ora escluso dalle drastiche scelte di Bruxelles, dove si occupano solo di grandi navi e non di nautica da diporto. Ciò detto abbiamo tutti una coscienza ambientalista e anche nel nostro settore, noi di Ferretti Group per primi, lavoriamo allo sviluppo dell’elettrificazione, attraverso l’ibrido e, proprio in questa fase, con un prodotto full electric come il Riva Iseo”.
Ultima domanda: cosa vi aspettate dalle elezioni del 25 settembre?
Risposta secca: “Le nostre imprese sono lontanissime dalle tematiche elettorali”.