Il nuovo Ferretti 1000

Orgoglio Made in Italy: dopo l’anteprima al Salone di Venezia, allo Yachting Festival brilla la nuova ammiraglia Ferretti 1000

di Sergio Troise
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CANNES - Dopo l’anteprima al Salone di Venezia svoltosi dal 29 maggio al 6 giugno scorsi, viene presentato anche a Cannes, davanti a una platea sicuramente più ampia, il Ferretti 1000, lo yacht più grande mai costruito dal cantiere fondato nel lontano 1968 da Norberto e Alessandro Ferretti e passato nel 2012 sotto il controllo del gruppo cinese Weichai (ma con guida e produzione esclusivamente italiani).

La nuova ammiraglia di Ferretti Yacht misura 30 metri (6,81 il baglio massimo) ed è costruita in materiali compositi, con parti in carbonio che ne valorizzano i contenuti hi-tech. Il progetto è frutto della collaborazione tra il comitato strategico di prodotto presieduto da Piero Ferrari, il dipartimento engineering di Ferretti Group, l’architetto Filippo Salvetti per gli esterni e lo studio Ideaeitalia per il concept degli interni. La costruzione è affidata allo stabilimento Ferretti di Cattolica, dove nel marzo scorso è stata varata la prima unità, destinata a un armatore francese (altri due ordini sono arrivati subito dopo).

Caratteristica di spicco del Ferretti 1000 è la capacità di presentarsi come una barca moderna, all’avanguardia, senza però cedere alla tentazione di uno stile stravagante. Alla base del progetto, l’idea di massima dimensione del comfort e del benessere sia negli spazi esterni che interni, dove domina l’essenza del gusto Made in Italy. Tutto ciò offrendo comunque due possibilità diverse per gli allestimenti interni: il Classic, dai toni morbidi, armonici e dai contrasti leggeri, e il Contemporary, che presenta toni freschi e colori più decisi. “Queste soluzioni – viene spiegato - confermano il sapore internazionale del progetto, che soddisfa i diversi mercati e le diverse esigenze di vita a bordo, rendendo Ferretti Yachts 1000 perfetto per crociere in famiglia o come imbarcazione per il charter”.

Tutto lascia immaginare, insomma, che sia possibile armonizzare la godibilità degli ampi spazi vivibili con la sportività di una imbarcazione che nonostante le dimensioni rimane uno yacht planante, in grado di raggiungere velocità di punta dell’ordine di 28 nodi (24 di crociera). Ciò grazie anche alla motorizzazione affidata a una coppia di propulsori MTU 16V 2000 M96L con potenza di 2638 hp. Volendo, si può scegliere però anche una versione meno potente e meno performante, equipaggiata con due MTU 16V 2000 M86L con potenza di 2217 hp.

Il layout standard prevede 5 cabine, di cui una suite armatoriale sul ponte principale e 4 cabine matrimoniali di analoghe e generose dimensioni sul ponte inferiore. L’armatore potrà comodamente soggiornare nel suo appartamento privato dotato di ogni comfort, compreso il grande bagno definito dal cantiere “una perla di manifattura e bellezza che coniuga marmi e legni alla perfezione”. Non manca la disponibilità di una zona laundry e storage accanto alla cucina (di grandi dimensioni), da cui si accede ai locali riservati all’equipaggio, composti da un’ampia cabina comandante e da due cabine doppie, per accomodare 5 persone.

La configurazione degli interni può contare, ovviamente, anche su una zona living con ampio salone affacciato direttamente sul mare. Le grandi vetrate a tutt’altezza sono apribili su entrambi i lati e, assieme alla porta vetrata di accesso, contribuiscono a creare un effetto di continuità tra interni ed esterni, donando la sensazione di una terrazza sul mare.

Fiore all’occhiello degli allestimenti è anche la cucina multifunzionale: progettata per soddisfare i gusti degli armatori più esigenti, misura ben 10 metri quadri, è fornita di ogni accessorio e può essere messa in comunicazione con la zona pranzo tramite una parete apribile elettricamente che rivela un bancone bar.

Tra i punti di forza della nuova ammiraglia di Ferretti non può essere certo trascurata la “reinterpretazione” del concetto di poppa: 40 metri quadri di spazi vivibili, proprio come su un superyacht che si rispetti. Un vero beach club dove la spiaggetta e il pozzetto sono in comunicazione diretta, creando un’area benessere aperta e a contatto con il mare. Un concept rivoluzionario prevede tra l’altro la comoda risalita quando la spiaggetta è sott’acqua, con tre gradini per lato che si aprono con l’abbassarsi della plancetta, attraverso il prolungamento delle scale dal pozzetto. Non mancano comode poltrone affacciate sul mare, ideali per il relax in rada.

Il garage, accessibile anche da un ingresso indipendente collocato a dritta, può ospitare un tender di 4 metri e mezzo, una moto d’acqua e due seabob. Quanto al pozzetto, è una grande area delimitata a poppa da una balconata in cristallo e acciaio, ed è arredabile con due comodi divani e un tavolo centrale trasformabile in un coffee table o tavolo pranzo. Questa zona può essere ulteriormente arricchita con altri elementi freestanding e – sottolineano i progettisti – “consente di esaltare l’esperienza in rada, essendo priva di elementi architettonici che ostacolano il contatto diretto con l’ambiente circostante”.

Tra gli optional è prevista la fornitura del sistema di stabilizzazione giroscopica combinata alle pinne stabilizzatrici, in modo da garantire massimo comfort e silenziosità durante la sosta in rada e in navigazione. Anche la distribuzione dei movimenti a bordo è stata reinterpretata in maniera innovativa: dal pozzetto si accede al flybridge tramite due scalinate, da cui si può raggiungere la prua, che resta quindi un’area di totale privacy. Entrambi i camminamenti laterali del ponte principale immettono agli interni da cui si può accedere facilmente alla plancia di comando rialzata e di nuovo al fly e a prua, facilitando la circolazione indipendente dell’armatore, dei suoi ospiti e dell’equipaggio.

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Sabato 4 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 07-09-2021 18:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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