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RYIAD - La settima tragica frazione da Riyadh-Wadi Al Dawasir di quasi 750 chilometri è quella della morte di Paulo Gonçalves. Ovviamente in secondo piano la cronaca nuda della vittoria di Carlos Sainz tra le auto e Kevin Benavides nelle moto. Lo spagnolo mette il suo terzo sigillo che segue un copione già visto precedendo, sul traguardo Nasser Al Attiya e Stephane Peterhansel. Due minuti ciascuno di distacco. Da rilevare rilevare il quarto posto di Bernhard Ten Brinke, Toyota, che torna finalmente farsi notare dopo una prima parte di Dakar non certo esaltante.
Bella prova anche di Fernando Alonso che conferma l'upgrade di prestazione. L’asturiano è entrato ormai nell’élite dei piloti “dakariani” con un’autorevolezza ed una velocità sorprendente. Nella generale Al Attiyah non riesce a rimettere la Toyota detentrice davanti alla Mini JCW di Sainz. Tra le moto a Toby Price gli organizzatori restituiscono il tempo che l’australiano ha dedicato a rispondere all’appello d’aiuto di Gonçalves. Circa ottanta, inutili minuti, mentre la vittoria di tappa è andata Benavides. Nella generale Branec è ormai solo in testa al Rally, a 24 minuti resiste Pablo Quintanilla, poi un pugno di piloti sulla stessa linea a circa mezz’ora, Cornejo, Price, Barreda e Walkner