Audi, Qatar Investment Authority si allea con i Quattro Anelli per l'avventura in F1 dal 2026
Audi, tecnologia al top. I Quattro Anelli lanciano due piattaforme, la PPE elettrica e la PPC che è il massimo della termica
Audi, tecnologia al top. I Quattro Anelli lanciano due piattaforme, la PPE elettrica e la PPC che è il massimo della termica
HA'IL – Che sarebbe stata una tappa impegnativa lo si sapeva (la Alula Ha'il è fra le tre più lunghe della Dakar 2023), ma che, sportivamente parlando, avrebbe assunto tratti quasi “drammatici” non era prevedibile. Un contributo fondamentale a rendere durissima la frazione è arrivato dalla pioggia torrenziale, che ha costretto gli equipaggi, le scuderie e le squadre di assistenza e soccorso a fare gli straordinari con una riduzione del percorso a 377 chilometri.
Nelle prova riservata alle auto, dal diluvio è emerso il nuovo Nettuno del deserto, il francese Guerlain Chicherit con l'Hunter della ProDrive impiegato dalla Gck Motorsport. Navigato dal connazionale Winocq, si è imposto in 3.22:57 precedendo di quasi 3 minuti e mezzo il sudafricano Henk Lategan al volante di uno dei pick-up Hilux del team Toyota Gazoo e di oltre 6 l'argentino Orlando Terranova, pure lui alla guida di un Hunter, schierato però dalla Bahrain Raid Xtreme. Monsieur Dakar, Stéphane Peterhansel, con l'elettrica ad autonomia estesa Audi Rs Q e-tron E2 è riuscito a chiudere con il quarto crono, seppur a quasi 8 minuti dal vincitore di giornata, lasciandosi alle spalle il campione di casa, il saudita Yazeed Al Rajhi con l'Hilux dell'Overdrive.
Altri outsider, come il sudafricano Brian Baragwanath con il veicolo della Century Racing (sesto), come il lituano Vaidotas Zala, sempre con l'Hunter, ma della Teltonika Racing (settimo) e il polacco Jakub Przygonski con la Mini Jcw della X-Raid (ottavo) sono riusciti a limitare danni. La Audi è riuscita a piazzare nella Top 10 di giornata anche Mattias Ekström, reduce da una seconda tappa ancora più dura. Lo svedese ha chiuso a 20 minuti dal vincitore. I piloti di testa hanno faticato parecchio (un eufemismo): il principe del Qatar Nasser Al-Attiyah è arrivato tredicesimo con il pick-up della scuderia ufficiale Toyota con un ritardo di 21 minuti, il motivatissimo Sèbastien Loeb (Brx) trentaduesimo con un fardello di altri 35 minuti e Carlos Sainz (Audi Sport) ha dovuto fare i conti con un distacco di quasi un'ora.
La classifica provvisoria virtuale premia Al-Attiyah, che ha preso il comando della corsa, e premia anche Toyota che oltre al primo posto occupa anche il secondo con Al Rajhi, che insegue a 3:20''. Peterhansel ha scalato la classifica e si è portato sul podio, anche se a quasi 11 minuti dalla vetta. La “sorpresa” è il francese portacolori della MD Rally Simon Vitse quarto assoluto a poco più di 4 minuti dalla terza piazza. Poi ci sono due piloti della Century Racing, Baragwanath e Mathieu Serradori, tallonati da Giniel De Villiers (Toyota Gazoo). Lo spagnolo Sainz è stato costretto a cedere il comando ed è ora ottavo a 33 minuti dal principe del Qatar, ma a poco più di 12 minuti dal podio del compagno di scuderia.