Joaquim Rodrigues si è aggiudicato la frazione ridotta a 155 chilometri per via della pioggia, regalando così anche al costruttore indiano Hero un successo che non aveva mai ottenuto prima alla Dakar

Nelle moto Rodrigues firma il primo successo della Hero. Sotnikov allunga fra i truck, cambio al vertice dei quad

di Mattia Eccheli
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AL QAISUMAH – Nella Dakar riservata alle moto, l'alternanza è una costante. La vittoria parziale, la prima della propria carriera nel rally raid più duro al mondo, è andata a Joaquim Rodrigues. Il portoghese si è aggiudicato la frazione ridotta a 155 chilometri per via della pioggia, regalando così anche al costruttore indiano Hero un successo che non aveva mai ottenuto prima alla Dakar. Alle sue spalle, staccati di poco più di un minuto, l'australiano Toby Price (Red Bull Ktm Factory Racing), e gli americani Mason Klein (Bas Dakar Ktm Racing Team) e Skyler Howes (Husqvarna Factory Racung). Quindi, in quinta posizione, Daniel Sanders (GasGas Factory Team), che pure è rimasto a lungo in testa. Danilo Petrucci (Tech 3 Ktm Factory Team) è rientrato in gara e si è classificato 22° nella tappa a 9.21'' dal vincitore.

Nella generale assoluta Sam Sunderland (GasGas Factory Racing) con la Ktm resta al comando, ma con appena 4'' di vantaggio sul francese Adrien Van Beveren (Monster Energy Yamaha Rally Team) che gli ha rosicchiato quasi 3 minuti. In terza posizione si è issato così l'austriaco Matthias Walkner (Red Bull Ktm Factory Racing) che viaggia con un minuto e mezzo di ritardo e che ha beneficiato dei 10 minuti di penalità rimediati da Sanders, adesso quinto a 8.54'' (quarto assoluto è Howes a 3.55''). Paolo Lucci (Solarys Racing) si conferma il migliore degli italiani (30° a 1:13.56), mentre Giovanni Gritti (Rs Moto Racing Team) è scivolato al 47° posto.

La sopresa nella gara riservata ai truck è l'inserimento di un equipaggio non russo fra i primi tre, almeno nella tappa. L'olandese Janus Van Kasteren, portacolori del Petronas Team De Rooy Iveco, si è classificato terzo a poco più di 3 minuti dal vincitore, ossia Dimitry Sotnikov (Kamaz). Il compagno di squadra e connazionale Andrey Karginov ha chiuso in seconda posizione. Gli altri due equipaggi del costruttore russo si sono piazzati quarto e settimo: Anton Shibalov e Eduard Nikolaev. L'Italtrans Racing ha chiuso ventesima. Nella generale non è cambiato molto perché la Kamaz è padrona della Dakar con Sotnikov a precedere Nikolaev (a 11.45''), Karginov (a 19.44'') e Shibalov (a 27.0''). Il primo degli "altri, il ceco Ales Loprais, ha perso terreno e viaggia a 20 minuti (15 sono di penalità) dalla quarta posizione e deve guardarsi le spalle da Von Kasteren che è a poco più di un minuto e mezzo. Gli italiani Bellina, Gotti e Minelli sono 17° a oltre 3 ore e 41 minuti.

Cambio al vertice della graduatoria dei quad dopo il successo di tappa di Pablo Copetti (Del Amo Motorposrts Yamaha). Il 46enne argentino naturalizzato statunitense ha vinto la terza tappa davanti al transalpino Alexandre Giraud (Yamaha Racing Smx Drag'on) e al sudameircano Manuel Andujar (7240). Nella generale l'ex leader lituano Laisvydas Kancius (Story Racin Sro) è scomparso dai radar dopo i problemi riscontrati oggi. Copetti ha preso il suo posto al comando della gara con quasi 15 minuti e mezzo di vantaggio su Giraud e oltre 29 sul russo Aleksandr Maksimov (Chyr Mari), che ha già accumulato 17' di penalità.

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Martedì 4 Gennaio 2022 - Ultimo aggiornamento: 06-01-2022 09:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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