AL-HOFUF – Emozioni senza fine nella Dakar 2023 riservata alle moto con i primi tre della generale in appena un minuto e mezzo. L'argentino Kevina Benavides (Ktm) ha vinto tredicesima tappa, la prima di questa edizione del rally raid, la quarta rimasta in famiglia, visto che il più giovane fratello Luciano (Husqvarna) se ne è aggiudicate tre. Oggi è finito anche sul podio, terzo a 57''. Fra i due Benavides si è inserito il debuttante sudafricano Michael Docherty (Husqvarna). Toby Price (Ktm) ha chiuso quinto a 2:28'' e Skyler Howes (Husqvarna) settimo con un ritardo superiore al minuto. Paolo Lucci (Ktm) ha ribadito il suo secondo miglior risultato, sedicesimo.
Nella generale l'australiano ha salvato la testa della corsa, che adesso guida con appena 12'' su Benavides, Howes viaggia a 1:13'' da Price. Il quarto, Adrien Van Beveren (Honda) si ritrova a quasi 16 minuti. Lucci ha guadagnato due posizioni portandosi al 15^ posto quando alla fine della Dakar 2023 mancano la sola tappa di domani, 281 chilometri di trasferimenti e 136 contro il tempo.
Il brasiliano Marcelo Medeiros si è imposto anche nella prova di oggi riservata ai quad, questa volta davanti a Giovanni Enrico e Franciso Moreno Flores. Il quinto posto di Alexandre Giroud a quasi 7 minuti dal vincitore non compromette la sua classifica visto che continua a vantare oltre 40 minuti sull'argentino Moreno Flores. Alla vigilia della tappa conclusiva, anche il podio di Pablo Copetti è cementato: viaggia a più di un'ora e 20 dal secondo, ma ha anche oltre 55 minuti sul quarto.
Martin Macik, con un Iveco della Mm Technology, l'ha spuntata fra i truck davanti a Janus Van Kasteren (Iveco) e Jaroslav Valtr (Tatra): l'olandese ha rimediato 3:35'', il ceco 10:31''. Gli italiani Claudio Bellina, Bruno Gotti e Giulio Minelli hanno chiuso di nuovo nella Top 10, noni. La tappa di oggi ha cambiato la classifica generale perché alle spalle di Van Kasteren, seppur con quasi un'ora e 17 minuti di ritardo, Macik ha superato Martin Van Der Brink (Iveco), scivolato al terzo posto a quasi un'ora e mezzo dal ceco.
«Siamo terzi», esulta Daniele Bottallo il navigatore della Toyota Bj71 del 1988 guidata dal 66enne meccanico di Faenza Paolo Bedeschi. L'equipaggio italiano parte domani per salire sul podio della Dakar Classic, più corta rispetto a quella originale, al comando della quale ci sono sempre due equipaggi spagnoli. «Un'emozione grandissima», dice Bedeschi. «Ce l'abbiamo fatta – insiste Bottallo – abbiamo superato tutte le difficoltà e i problemi tecnici e di percorso: oggi diluviava e c'era un fango pazzesco, praticamente “si navigava” a vista nel senso più vero del termine».