Toby Price durante i soccorsi a Goncalves

Dakar, tragedia Goncalves: Toby Price si ferma per tentare di salvarlo e perde la leadership

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RIYAD - Torna la tragedia alla Dakar. A cinque anni dall’ultimo incidente mortale nello storico rally, oggi ha perso la vita il motociclista portoghese Paulo Goncalves del team indiano Hero. Il 40enne lusitano, alla sua 13ma presenza alla Dakar, che da quest’anno si svolge in Arabia Saudita, è caduto al km 276 della settima tappa, da Riyad a Wadi Al Dawasir. Il motociclista australiano Toby Price ha perso il comando della corsa, per essersi fermato più di un’ora a soccorrere lo sfortunato collega in attesa dell’unità medica. Goncalves è stato poi trasportato in elicottero all’ospedale di Layla, ma per lui non c’era più niente da fare.

Il generoso Price è invece scivolato al settimo posto. La tragedia di Goncalves riapre il tema della sicurezza della Dakar che negli anni ha segnato la morte di una trentina di piloti e di una quarantina fra giornalisti, tecnici, assistenti di gara e spettatori. Nel 2015 l’ultimo incidente mortale, vittima il polacco Michal Hernik, in Argentina. Una tristissima scia di sangue accompagna questa corsa tanto affascinante quanto pericolosa che si tiene fin dal 1979 e alla quale quest’anno al via da Gedda ha visto 72 piloti di auto, 140 moto, 45 camion e 20 quad. Per tutti loro un percorso, in gran parte desertico e sterrato, di 9mila km diluiti 12 tappe, più altri 5mila km in prove speciali.

In gara anche un protagonista della F1 Fernando Alonso nel team Toyota Gazoo Racing con l’Hilux, con a fianco il 5 volte campione della Dakar Marc Coma. Quest’anno le cose fin dall’inizio non sono andate benissimo, si è infatti verificato un pericoloso incidente nello shakedow, una sorta di prologo spettacolo alla corsa vera e propria. Il pilota ceco Martin Kolomy è uscito di strada ferendosi, ed è stato costretto a abbandonare la gara prima ancora dell’inizio. Dopo un lungo giro per il mondo, quest’anno la Dakar è approdata in Arabia. La corsa una volta si chiamava ‘Parigi-Dakar’ perché partiva dalla capitale francese attraversava diversi paesi africani e il Sahara, e poi si concludeva in Senegal. Dal 1995 la corsa non è più partita da Parigi, ma aveva l’arrivo rimasto sempre a Dakar.

Dal 2009 invece, per motivi di sicurezza, legati ai pericoli ambientali lungo buona parte del territorio africano, la gara si è trasferita nel continente latinoamericano, pur mantenendo lo storico nome di Dakar, un evento che unisce passione per i motori, senso dell’avventura e del rischio, oltre a ingenti interessi economici. Infine, dal 2020 si gareggia in Arabia Saudita.

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Domenica 12 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 14-01-2020 09:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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