Sèbastien Loeb, 48 anni il prossimo 26 febbraio, prova un nuovo assalto alla Dakar, una delle gare più prestigiose nella quale non è ancora riuscito ad imporsi

Loeb "il cannibale" con la Hunter T1+ all'assalto della Dakar, il grande raid che non ha ancora vinto

di Mattia Eccheli
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Nato per vincere. Con la scuderia Bahrain Raid Xtreme e con il buggy Hunter T1+ della Prodrive, Sèbastien Loeb, 48 anni il prossimo 26 febbraio, prova un nuovo assalto alla Dakar, una delle gare più prestigiose nella quale non è ancora riuscito ad imporsi. Ci è comunque già andato vicinissimo nel 2017, al suo secondo tentativo, quando venne preceduto per appena 5'' dal solo Mister Dakar, il connazionale Stéphane Peterhansel. Nel 2019 si è classificato terzo. A gennaio, con il team del Golfo, era stato costretto al ritiro: quella del 2022 sarà la sua sesta partecipazione.

Nella sua nuova avventura “il cannibale” non avrà tuttavia più al suo fianco il fido navigatore Daniel Elena, che a 50 anni ha preferito concentrasi sulla sua attività imprenditoriale. Al posto del co-pilota monegasco, Loeb ha scelto il 45enne belga Fabian Lourquin, per il quale occupare il sedile destro di un'auto da rally è una tradizione di famiglia. Prima di lui, che ha affiancato Mathieu Serradori, il padre Jean-Marie aveva “scortato” campioni come Jean-Louis Schlesser, Josep Maria Servia e Giniel de Villiers (in gara con il team Toyota Gazoo).

Il nome di Loeb è di quelli che “pesano” nel motorsport, non solo nel rally. Il francese potrebbe rientrare nel Wrc nel 2022 con la scuderia M-Sport, che dalla prossima stagione impiegherà la nuova Ford Puma, vettura con la quale il fuoriclasse transalpino ha già effettuato dei test. Il palmares del “cannibale” è impressionante, anche in pista: oltre ai nove titoli mondiali assoluti di rally consecutivi e 79 gare iridate vinte (senza contare i successi giovanili) e alle due affermazioni nel rallycross, ci sono anche sei successi nel Wtcc, quattro vittorie nella Gt Series e un secondo posto alla 24h di Le Mans (2006).

La polivalenza e l'affidabilità del francese (che ha anche una propria scuderia) è confermata dalla longevità del suo primato nell'esclusiva e avventurosa cronoscalata Pikes Peak: il record di 8:13.878 ottenuto nel 2013 al volante della Peugeot 208 T16 espressamente messa a punto per il tracciato americano ha resistito per cinque anni. Per l'eclettico Loeb non c'è partecipazione senza vittoria e quello della Dakar è un trofeo che vuole ancora collezionare. La preparazione all'evento del 2022 è stata tuttavia funestata lo scorso novembre da un incendio scoppiato nel corso di un rifornimento nel quale è rimasto gravemente ustionato un meccanico della squadra. L'annunciata partecipazione all'Abu Dhabi Desert Challenge è stata così annullata.

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Mercoledì 8 Dicembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 23-12-2021 08:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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