La Porsche Carrera Dakar

Porsche, la zampata della 911: la Carrera fa rivivere la leggendaria Dakar

di Mattia Eccheli
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Sempre più elettriche (80% dei volumi entro la fine del decennio), comunque esclusive anche in versione “convenzionale”. La svolta della casa di Zuffenhausen procede con successo e anche grazie alla Taycan, della quale il 7 novembre è stato prodotto il centomillesimo esemplare, Porsche ha contabilizzato un ritorno sulle vendite ancora in aumento e pari al 18,9%. Come Model Year 2023, l’ammiraglia elettrica ha una nuova omologazione.
Grazie ad una serie di «ottimizzazioni tecniche» che ne hanno migliorato l’efficienza l’autonomia è cresciuta in media del 10%. Nel caso della declinazione 4S la percorrenza raggiunge i 512 chilometri. In pratica la sola Turbo S da 761 cavalli (fino a 260 km/h di velocità massima e da 0 a 100 all’ora in 2,8 secondi) resta sotto i 500 km certificati, indipendentemente dalla versione.

Da alcuni mesi, infatti, la gamma è stata ampliata con una terza variante, la Sport Turismo. Con la inedita 911 Dakar esibita al Los Angeles Auto Show Porsche offre una declinazione Suv del modello più iconico per celebrare il successo nel rally raid del 1984: l’altezza libera da terra arriva a 190 millimetri con gli equipaggiamenti di serie. L’angolo di dosso è paragonabile a quello di un fuoristrada, mentre la velocità di punta (170 orari su sterrato) resta quella di una sportiva. Verrà prodotta in soli 2.500 esemplari, una cinquantina dei quali destinati all’Italia, e costerà 231.000 euro.

Il motore è il tremila biturbo da 480 cv della GTS. A puristi della guida e amanti dei motori convenzionali, Porsche propone la declinazione “T” della 911 a listino fra il 1968 e il 1973 e ripresa nel 2017. La Touring, leggera nel peso (i sedili posteriori non sono previsti) e un po’ meno nel prezzo (quasi 129.000 euro), amplia la gamma e si inserisce tra la Carrera e la Carrera S, combinando il sei cilindri a doppia sovralimentazione della prima (385 cv, 450 Nm di coppia e fino a 291 km/h) con il cambio manuale a 7 marce della seconda. Nel domani elettrico di Porsche c’è la prossima Macan, le cui consegne iniziali sono previste entro l’estate del 2024. La nuova generazione sarà la prima Porsche a nascere sulla Ppe, la piattaforma premium elettrica condivisa con Audi.
L’architettura a 800 Volt prevede non solo la trazione integrale, la sola proposta finora ai clienti della Macan, ma anche quella posteriore. I manager di Zuffenhausen non si sbilanciano, ma le dimensioni della batteria, circa 100 kWh, e il «significativo minor peso rispetto alla Taycan», fa stimare un’autonomia vicina ai 600 chilometri.

La potenza massima arriverò ai 450 kW, 612 cv, con 1.000 Nm di coppia. In attesa della possibile hypercar, della quale i vertici hanno ripetutamente escluso l’arrivo prima del 2025, il costruttore si concentra sul motorsport immaginando con la Gt4 e-Performance, evoluzione da pista della Mission R, un modello per le corse dei privati. Dei 1.088 cv di cui è accreditata, in gara ne resterebbero 612 con prestazioni paragonabili a quelle della 911 Gt3 Cup.

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Mercoledì 30 Novembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 05-12-2022 18:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA