Audi, Qatar Investment Authority si allea con i Quattro Anelli per l'avventura in F1 dal 2026
Audi, tecnologia al top. I Quattro Anelli lanciano due piattaforme, la PPE elettrica e la PPC che è il massimo della termica
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MILANO - Ancora una volta grande successo per Audi che, con la sua presenza alla Milano Design Week 2023 attraverso l’House of Progress in corso Venezia 11 si è confermata elemento centrale nel racconto del design e dell’innovazione al Fuorisalone. L’installazione The Domino Act di Gabriele Chiave al luxury hotel Portrait ha infatti fatto registrare un afflusso di pubblico degno di nota, toccando i 101.000 visitatori dal 17 al 23 aprile. Audi è presente alla Milano Design Week dal 2014 per momenti di confronto e scambio in grado di generare conoscenze trasversali e apertura di pensiero, contribuendo alla rigenerazione di luoghi iconici. Un racconto a più voci grazie alla presenza di personaggi che hanno al centro del loro operato l’attitudine al futuro: momenti di scambio durante i quali sono messe a confronto realtà diverse ma complementari per cercare di esplorare il futuro della mobilità e dare risposte alle esigenze del domani. Dieci anni fa, a fianco di Interni come co-producer del Fuorisalone, Audi ha avviato la sua presenza istituzionale in occasione della settimana del design con Audi City Lab aprendo le porte del primo temporary hub nel cuore del Quadrilatero. Ha poi proseguito, edizione dopo edizione, ad animare location uniche e in più casi aperte per la prima volta al pubblico.
Sede delle attività Audi, l’House of Progress ha raccolto dallo scorso anno l’eredità del format Audi City Lab. Durante la Design Week la vision Audi ha preso forma con dibattiti e talk che partendo dalla centralità dell’uomo, hanno raccontato come innovazione e progresso debbano muoversi in sintonia con gli altri asset del brand, quali intelligenza artificiale, mobilità a zero emissioni, carbon neutrality ed economia circolare. Valori che sono stati interpretati dalle installazioni di designer e architetti di fama internazionale. Dalla creazione di Moritz Waldemeyer in via Montenapoleone all’apertura della Torre Velasca illuminata dal light designer Ingo Maurer, ai capolavori artistici di Yuri Suzuki prima e dello Studio Mad Architects poi in corso Venezia 11. Dall’installazione dell’architetto Hani Rashid ‘accompagnatà dalla performance del maestro Ludovico Einaudi presso l’Arco della Pace, fino all’opera United For Progress di Mario Cucinella Architects all’interno della Bam (Biblioteca degli Alberi Milano) e all’installazione a cura di Marcel Wanders in via della Spiga, per non dimenticare nel 2022 la House of Progress di piazza Cordusio. Con la presenza di questo aprile al Portrait con The Domino Act di Gabriele Chiave, Audi ha infine voluto sottolineare il saldo legame con la Milano Design Week e con la città, simbolo di innovazione e internazionalità.
Nel corso degli anni la Casa di Ingolstadt ha inoltre dato vita ad anteprime nazionali per il pubblico valorizzando quella vetrina d’eccezione che è rappresentata dalla Milano Design Week: dalla show car Prologue alla Q2, dall’anticipazione del futuro della mobilità con AIcon Concept alla Gran Turismo RS 5, dalla prima Bev e-Tron e alla successive Q4 e-Tron e A6 Avant e-Tron concept protagoniste della mobilità elettrica. Per finire con gli avveniristici concept Grandsphere e Skysphere concept, anticipazione del design Audi del futuro, con cui il marchio dei Quattro Anelli ha materializzato la propria visione di progresso in un format di comunicazione sintesi di innovazione tecnologica, emozione e cultura umanistica.