Audi ha ingaggiato come nuova sede del suo laboratorio di idee Audi City Lab un simbolo architettonico del capoluogo lombardo, la Torre Velasca, ridisegnandola con sfolgoranti giochi di luce

Design Week, l'auto dà spettacolo al Fuorisalone del Mobile: glamour e creatività

di Giampiero Bottino
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MILANO - Chi lamenta l'assenza di un salone dell'auto a Milano probabilmente non ha occasione di visitare il capoluogo lombardo durante la settimana del design che fa da cornice al Salone del Mobile, richiamando da ogni parte del mondo folle di appassionati e addetti ai lavori, una fiumana brulicante che, se paralizza i quartieri più caldi, non risparmia nessun angolo della città, vista la capillare diffusione dei Fuorisalone (la guida dedicata ne elenca 385) che per sette giorni sembrano riportare la città ai tempi della “Milano da bere”.


Una evento globale al quale l'industria automobilistica partecipa in modo massiccio, rivaleggiando numericamente con gli specialisti del settore nel quadro di una presenza che trova la manifestazione principale nell'imponente impegno dell'Audi, che ha ingaggiato come nuova sede del suo laboratorio di idee Audi City Lab un simbolo architettonico del capoluogo lombardo, la Torre Velasca, ridisegnandola con sfolgoranti giochi di luce senza peraltro rinunciare alla tradizionale location di via Montenapoleone, trasformata anche quest'anno in uno show room a cielo aperto nel quale, protetti da contenitori trasparenti, facevano bella mostra di sé i modelli più recenti e rappresentativi della galassia dei quattro anelli.


A proposito di prodotti, Audi ha approfittato dell'occasione per svelare al pubblico italiano la Q2, il modello più compatto nell'articolata e ricca famiglia dei Suv di Ingolstadt. Fresca reduce dall'anteprima mondiale del Salone di Ginevra, arriverà in autunno con sei motorizzazioni, tre a benzina (3 cilindri 1.0 e 4 cilindri 1.4 e 2.0) e altrettanti turbodiesel 1.6 e 2.0, e potenze comprese tra 116 e 190 cv. Negli spazi della Torre Velasca la “regina degli anelli” ha poi ribadito la propria visione della mobilità del futuro con la h-tron quattro concept, una vettura da 312 cv che grazie alle fuel cell a idrogeno abbinate alle batterie agli ioni di litio promette un'autonomia di 600 km a emissioni zero. Da parte sua la Lancia, seppur non direttamente coinvolta con allestimenti specifici, ha scelto la concomitanza per presentare la Ypsilon Mya, ennesima edizione di un modello che proprio alle serie speciali deve buona parte della sua eterna giovinezza e del suo inossidabile successo. Un'auto che, per stile ed eleganza, nella settimana del design ci sta a pennello.
 


Automobili in pole position anche per Toyota che ha giocato su due fronti. Da un lato, quello dei prodotti concreti, con la prima italiana del Suv compatto C-Hr, la cui nuova generazione si contraddistingue per il rivoluzionario look da coupé e per la declinazione più evoluta della propulsione ibrida che - assieme all'architettura Tnga (Toyota new global architecture) al debutto proprio con questo modello - concorre a combinare il piacere della guida con un livello estremamente ridotto di consumi ed emissioni. Dall'altro lato, i designer giapponesi hanno dato libero sfogo a creatività e fantasia con la concept car Setsuna, intrigante ipotesi di due posti scoperta con la carrozzeria costituita da pannelli di legni diversi sottoposti e trattamenti raffinati e assemblati a incastro, senza chiodi né colla, secondo le tecniche tradizionali della falegnameria giapponese.

Sempre nel mondo Toyota, l'allestimento come sempre raffinato del marchio di lusso Lexus non ha proposto nessuna auto “vera”, ma la presenza della concept car a fuel cell Lf-Fc era tanto invasiva quanto virtuale. Nella prima sala, 16 sgabelli laccati riproducevano la tecniche di verniciatura e finitura della futura ammiraglia a idrogeno, la cui silhouette veniva composta quasi magicamente, nella sala successiva, dal sofisticato allestimento costituito da sottili e flessibili filamenti in plastica trasparente.


Nella terza e ultima sala, infine, un'installazione funzionante con la tecnologia Lexus delle celle combustibili a idrogeno introduceva all'esperienza culinaria proposta dallo chef stellato (in Italia) Joji Tokuyoshi con due assaggi ispirati alla cultura gastronomica del Sol Levante che sottolineavano il potere dell'acqua pura, l'unica emissione di un'auto a idrogeno.
Vetture protagoniste negli allestimenti Jaguar-Land Rover, incentrati sulle ultime novità. La Range Rover Evoque Convertibile, al centro di un'installazione realizzata in collaborazione con Odo Fioravanti Design Studio, era presente sia in carne e ossa, sia nei tre wireframe, colorate sculture tubolari realizzate in alluminio dai designer del brand che riproducono in scala 1:1 la struttura della vettura. Suv, il primo nella storia del marchio, sotto i riflettori anche nello spazio Jaguar, con la nuovissima F-Pace affiancata da tre vivaci e coloratissime “gemelle” realizzate secondo le tecniche del “light wrapping” da un team di allievi dello Ied, l'Istituto europeo di Design di Torino.
 

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Mercoledì 20 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 23-06-2017 11:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA