La nuova DS 4

DS 4 Pure Tech 180, equilibrio fra design e tecnologia. Si viaggia in prima classe anche senza elettrificazione

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Una tradizione che parte da lontano, cioè da quando nel 1955 l’italiano Flaminio Bertoni stupì il mondo intero firmando l’avveniristico design della Citro‰n DS. Da allora, dopo che quella sigla è stata promossa al rango di brand con la nascita di DS Automobiles, ogni nuovo modello ha legato il nome DS ad orizzonti estetici inesplorati, a dimostrazione di una effervescenza e creatività fuori dal comune. L’unicità dell’esperienza con DS 4 comincia dunque già al momento in cui, da fermo, si ‘leggonò le sue forme e la si apprezza esteticamente. L’ auto impressiona non solo per lo stile ma anche per le sue proporzioni. Pur essendo lunga 4,5 metri e alta 1,47, DS 4 si distacca dalla altre segmento C interpretando un ruolo quasi inedito di ‘crossover coupé’ grazie alla larghezza di 1,83 metri, alle ampie carreggiate e alle grandi ruote, con cerchi che arrivano fino a 20 pollici. Molti gli elementi che parlano della modernità di DS 4, a cominciare - ma occorre che sia notte - dalla personale firma luminosa anteriore, con i due ‘baffì a Led che ne incorniciano il frontale e lo fanno sembrare (quando osservati nello specchietto) un Ufo in avvicinamento. Spiccano anche i raffinati proiettori DS Matrix Led Vision che combinano le luci a matrice e direzionali, per un totale di 98 Led.

La prova di DS 4 in versione benzina 180 Cv comincia osservando l’ auto di lato: il profilo è scultoreo, tipico del Dna della marca, e sottolineato nella sua linearità dalle maniglie a scomparsa high tech. Va ricordato poi che DS 4 utilizza una evoluzione della piattaforma EMP2 di PSA che - grazie alla introduzione di nuove parti in materiali compositi, parti strutturali stampate a caldo ed elementi più compatti - ha liberato più spazio per l’abitacolo e ha dunque permesso una efficace riprogettazione dell’interno. Non appena avviato il 4 cilindri Pure Tech (la cui sonorità è appena percepibile) si scopre che muoversi a bordo di DS 4 è sempre una esperienza fuori dalla norma, quasi da ‘prima classè. Oltre alla funzionalità dei comandi e alla fluidità del cambio automatico a 8 rapporti di serie, si apprezzano comodità e personalità degli elementi di arredo e perfino la presenza di comandi secondari che sono - contrariamente alla tendenza - ancora ‘fisicì e che richiedono solo un pò di allenamento per poter essere rapidamente identificati. Se ne apprezza la finitura ‘grand luxè diamantata, un motivo che riprende il modo della gioielleria e orologeria di lusso francese. Ma non mancano ADAS ed elettronica al servizio del guidatore, come l’Extended Head Up Display, che offre un primo passo verso la realtà aumentata con la proiezione davanti al pilota di informazioni essenziali - come velocità, aiuti alla guida, navigazione e messaggi di avvertimento. O ancora come l’infotainment Iris System, completamente ridisegnato per incorporare l’ergonomia di uno smartphone.

Alla guida di DS 4 Pure Tech 180 si apprezza anche la presenza con sovrapprezzo di 1.000 euro della tecnologia Active Scan Suspension, presente in alcune versioni e che utilizza una telecamera ad alta velocità per ‘vederè e anticipa le irregolarità della strada e trasmette i dati a un elaboratore che agisce su ciascuna delle ruote in modo indipendente rende la risposta più rigida o più flessibile. Correttamente il brand premium di Stellantis lascia agli acquirenti di DS 4 la possibilità di spaziare nella scelta all’interno di tutte le soluzioni di motorizzazione, tradizionali e non. Oltre al propulsore benzina 1.6 PureTech benzina da 180 Cv, oggetto del nostro test, l’ auto può essere ordinata con una variante 3 cilindri 1.5 PureTech da 130 Cv, con l’ottima unità a gasolio BlueHDi 130 per arrivare alla raffinata ibrida plug-in, DS 4 E-Tense 225 che è la sintesi del know how affinato da DS Performance nella conquista dei suoi quattro titoli iridati (piloti e team) conquistati in Formula E.

Quest’ultima versione da 225 Cv è al vertice per consumi ed emissioni omologate - 1,3 litri /100 km e 29 g/km di CO2 nel ciclo combinato WLTP anche per la presenza della batteria da 12,4 kWh, ricaricabile anche da prese domestiche, che consente fino a 55 km di autonomia elettrica (WLTP). Con DS 4 PureTech 180, che dispone appunto di 180 Cv e di una coppia massima di 250 Nm che permettono di scattare da 0 a 100 in 8,9 secondi e - in assenza di limiti - di toccare una punta di 240 km/h, il tutto con consumi omologati di 8,4-7.4 litri per 100 km ed emissioni di CO2 comprese fra 145,5 e 165,5 g/km. Molte, fino al 30 aprile, le offerte per accedere al mondo di DS 4.

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Giovedì 21 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 22-05-2022 16:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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