La Dacia Jogger

L’impennata di Dacia. Da Duster a Sandero fino alle novità Jogger e Spring

di Sergio Troise
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Da marchio low cost a membro effettivo del piano Renaulution voluto da Luca De Meo (il Ceo italiano del colosso francese): sta cambiando in fretta la vita di Dacia, brand rumeno di proprietà Renault che ha avviato il processo di modernizzazione con prodotti in linea con le tendenze di questa fase storica, elettrificazione compresa. L’evoluzione riguarda fabbriche, digitalizzazione, concessionarie, marketing e, soprattutto, il prodotto, con la condivisione sempre più accentuata di pianali, motori, tecnologie, e la salvaguardia della strategia “best value for money”. Il nostro Paese è stato posto al centro del progetto, e infatti un anno fa è nata a Roma Dacia Italia, che dopo 12 mesi ha registrato risultati eccellenti: il 1° marzo 2021 il marchio rumeno era 12° sul mercato e 8° nelle vendite a privati; a un anno di distanza si è posizionato 6° e sul podio nelle vendite a privati con una penetrazione dell’8,36% (+3,7 punti sul 1° marzo 2021). 

La spinta decisiva è venuta dal rinnovamento della gamma, incentrato sull’arrivo della nuova Sandero nella versione Streetway e della Stepway ad assetto rialzato (dominatrici nel segmento B); sul nuovo SUV Duster (in posizione dominante nel segmento C) e sul recente lancio della multispazio Jogger. Nel conto rientra inoltre il debutto nella mobilità a zero emissioni con la Spring, protagonista di un piano di democratizzazione della mobilità elettrica che ha fruttato la leadership nelle vendite a privati. La produzione in Cina ha consentito di ridurre i costi, e infatti il listino parte da 20.650 euro (riducibili quando sono attivi gli incentivi governativi). Inoltre l’auto viene data gratuitamente ai clienti Dacia come courtesy car, in modo che tutti possano scoprire contenuti e prestazioni di questo mini crossover di segmento A (è lungo un soffio più di 3,70 metri) che offre 4 posti, vano bagagli da 290/620 litri e dotazioni complete, compresi i comandi da remoto e la frenata d’emergenza. Le zero emissioni sono affidate a un powertrain da 33 kW/44 cv/125 Nm abbinato a una batteria al litio da 27,4 kWh e l’autonomia oscilla tra 230 e 306 km.

Sul fronte tradizionale la novità del momento è la Jogger, auto che nasce sulla collaudata piattaforma CMF-B (la stessa di Dacia Sandero e di Renault Clio e Captur), ma in grado di rompere gli schemi proponendosi a prezzi accessibili (tra 14.650 e 18.350 euro) come una versatile auto per famiglia con le misure compatte di un segmento C, l’abitabilità di una multispazio a 5 o 7 posti, il volume di carico di una station wagon e le caratteristiche di un crossover. Per contenere consumi ed emissioni, la Jogger si affida per ora al GPL, ma entro il 2023 arriverà una versione ibrida, che adotterà il propulsore Renault a benzina 1.6 associato a due motori elettrici (un “e-motor” ed uno starter ad alta tensione) con una trasmissione multimode priva di frizione.
Se non bastasse bolle in pentola anche il progetto Bigster, SUV destinato a collocarsi al di sopra del Duster. Ma non arriverà prima del 2023.

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Venerdì 1 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 13-07-2022 10:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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2022-07-13 17:50:07
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