
Mercedes EQE, la Stella illumina EVA pianale delle elettriche a lungo raggio

Operazione riscatto Mercedes: a Montecarlo debutta la versione B della W14 per Hamilton e Russell

Nuove voci su Hamilton in Ferrari, ecco maxi offerta. Le indiscrezioni dall’Inghilterra subito smentite dalla Mercedes

Mercedes Vans, ecco la strategia basata sulla piattaforma elettrica Van.Ea. Per superare il 50% di Ev entro 2030

Massimo Nordio (Motus-E): «La comunicazione aiuta la transizione. C’è la necessità di far arrivare dei messaggi chiari al mercato»

Massimo Nordio (Motus-E): «La comunicazione aiuta la transizione. C’è la necessità di far arrivare dei messaggi chiari al mercato»

Aspark Owl, record a ripetizione per l’elettrica giapponese. Con 4 motori da 1.980 cv lancia la sfida alla Rimac Nevera
MODENA - La rivoluzione elettrica è ufficialmente partita, ma non ha ancora attecchito tra coloro i quali impiegano l’auto tutti i giorni, pure per svariati chilometri. Certo qualche impavido c’è e ci sarà sempre, ma probabilmente un qualunque agente di commercio preferisce i tempi e le garanzie del caro e vecchio gasolio (anche oggi nonostante i prezzi alla pompa). Ed è qui che l’avvento di Mercedes EQE potrebbe cambiare radicalmente la percezione di auto elettrica. Che non è più l’auto da ricaricare, ma semplicemente l’auto da guidare. Sicuramente il target e i costi non sono alla portata di tutti, ma di fatto apre uno spiraglio alle lunghe distanze. Questo a patto che la rete di ricarica rapida sia capillare e (soprattutto) operativa. Fatte tali premesse, la nuova ammiraglia della Stella è la seconda vettura della casa tedesca ad essere stata realizzata sulla piattaforma EVA, che dopo EQS e appunto EQE, darà i natali pure al SUV EQS e al SUV EQE. Dettagli di un futuro neppure troppo prossimo. La nuova berlina riprende il formato e la tecnologia della maggiore di cui sopra, sebbene le dimensioni siano leggermente più contenute. Sottolineiamo leggermente, dato che si tratta pur sempre di un’automobile di circa 5 metri di lunghezza.
Il punto di forza è l’autonomia di cui dispone. Stando ai dati dichiarati può vantare sino ad un massimo di 654 km, grazie soprattutto ad un pacco batteria da 90,56 kWh. Certo il peso dell’auto supera le due tonnellate, compensate però da un Cx di appena 0,22. Lo stile è decisamente similare a quello di EQS. Tre volumi leggermente accennati, contemplati in un contenitore particolarmente sinuoso e filante. E non avrebbe potuto essere altrimenti per raggiungere un tale risultato alla voce coefficiente di Drag. A bordo presenta dinamiche simili a quelle della rinnovata Classe C e del modello di punta Classe S. Quindi quadro strumenti digitale dinanzi al guidatore e schermo touch collocato verticalmente al centro della plancia. Soluzione minimalista, ma perfettamente tarata per fornire tutte le informazioni necessarie. Appena sarà disponibile, la clientela di EQE potrà optare anche per l’apparato Hyperscreen. Ovvero il maxi schermo – che poi di fatto sono tre in uno – che segue tutta la lunghezza della plancia. In Italia, in questa prima fase, sarà a listino la versione 350+ a trazione posteriore (dotata di un solo motore elettrico) da 292 cavalli. E c’è pure la più performante variante AMG di EQE, capace invece di 476 cavalli e provvista di due motori elettrici (uno per asse) e quindi di trazione integrale 4Matic. Ma se invece puntate alla parsimonia, prossimamente sarà disponibile la EQE 300+, un po’ meno brillante però attenta ai consumi di energia.
Su strada si distingue per una peculiarità tanto scontata, quanto fondamentale per un approccio verso l’auto elettrica di chi macina chilometri: la comodità, un grande classico Mercedes. E al di là dei dati ufficiali, i 500 km di autonomia sono tranquillamente alla portata di tutti senza prestare per forza troppa attenzione allo stile di guida. L’erogazione è sempre progressiva, mai violenta, neppure nelle modalità più sportive. La versione Lunch Editon di EQE 350+ parte da 93.017 euro.
ACCEDI AL Leggo.it
oppure usa i dati del tuo account