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In Giappone “ichiban” vuol dire numero uno e nel 2021 la prima al mondo per le vendite è stata proprio una casa del Sol Levante, la stessa che ha vinto il WEC e la 24 Ore di Le Mans, ha dominato il lungo e largo il WRC e ha trionfato anche alla Dakar. La Toyota è anche la casa che nel 1997 individuò nell’elettrificazione il futuro dell’automobile e, dopo 20 milioni di ibride, si prepara a lanciare un’offensiva da 62,4 miliardi di euro di investimenti per oltre 30 modelli ad emissioni zero entro il 2030. Con le auto elettriche l’obiettivo è arrivare a 3,5 milioni di unità all’anno e al 50% delle vendite in Europa dove la casa di Nagoya nel 2022 punta a raggiungere 1,3 milioni di pezzi (+230mila). Obiettivi ambiziosi, di chi è consapevole dei propri mezzi, a cominciare dalla Yaris Cross, il nuovo piccolo suv ibrido che nei primi due mesi dell’anno è già la Toyota più targata in Italia grazie ad una ricetta apparentemente semplice: prendere tutto il buono della Yaris mescolandolo con la voglia di ruote alte, uno stile accattivante e più spazio per passeggeri. Ma ci sono altre due grandi firme della casa pronte ad alzare la voce e l’altezza. La prima è la Aygo X.
La terza generazione della piccola prende la X, che sta per “cross”, cresce in lunghezza fino a 3,7 metri e ha una maggiore presenza su strada grazie ad uno stile più accattivante e a grandi ruote da 18 pollici. La nuova Aygo X nasce sulla stessa piattaforma di Yaris e Yaris Cross, ha una dotazione di sicurezza mai vista su un’auto di questa categoria e fa a meno dell’elettrificazione in nome di un altro principio fondamentale di Toyota: l’accessibilità. E non è banale in un segmento dove i concorrenti si contano ormai sulle dita di una mano, ma dove la nuova nata vuole essere almeno pari per consumi ed emissioni rispetto alle avversarie mild-hybrid. Merito del noto 3 cilindri mille da 72 cv accoppiato ad un cambio manuale a 5 rapporti o ad un automatico CVT. Il listino parte da 16.500 euro, scontati di 3mila euro in fase di lancio. L’altra è la Corolla Cross. Dunque la famiglia dell’automobile più venduta della storia è pronta ad accogliere un nuovo membro che, con i suoi 4,46 metri di lunghezza, si posiziona al di sotto della RAV4 e offre un’alternativa più orientata alla famiglia rispetto alla C-HR.
Lo stile è meno polarizzante, ma all’interno ci sono più spazio e praticità, il pacchetto per la sicurezza è il più aggiornato che Toyota possa offrire e il sistema ibrido di quinta generazione con motore 2 litri da 197 cv raggiunge un bilancio ancora più favorevole tra prestazioni (0-100 km/h in 8,1 secondi) ed efficienza. La novità più significativa per il 2022 è la nuova BZ4X, la prima auto elettrica nativa di Toyota. Nasce infatti sulla nuova piattaforma eTNGA, ha dimensioni simili alla RAV4 (4,69 metri), ma ha proporzioni più filanti e sfrutta quei famosi 25 anni di esperienza nell’elettrificazione per garantire la batteria per un milione di km con un’efficienza di almeno il 90% dopo 10 anni di vita. Si può ricaricare fino a 150 kW ed ha una capacità di 71,4 kWh, abbastanza per avere 450 km di autonomia sulla versione a trazione anteriore da 150 kW mentre quella a due motori e a trazione integrale da 160 kW promette 410 km.
Grazie al sistema X-Mode, garantisce una motricità eccellente su ogni tipo di fondo, e a richiesta ci saranno anche il tetto fotovoltaico, che assicura energia verde e gratis per 1.800 km all’anno, e lo sterzo by-wire con volante a cloche. Dunque non solo elettrico, ma tanta tecnologia senza dimenticare il cavallo di battaglia di Toyota ovvero l’idrogeno. L’obiettivo è metterlo non solo sulle vetture, ma su qualsiasi mezzo di trasporto (bus, treni, navi, camion, etc). E di utilizzarlo, oltre che come vettore energetico per le celle a combustibile, anche come combustibile sulle auto da corsa come dimostrano la Corolla con il 3 cilindri 1.6 della GR Yaris che corre nel campionato giapponese Super Taiku Series, e il V8 5 litri da 450 cv sviluppato insieme con Yamaha.