MILANO – L'EPrix di Roma dello scorso 13 aprile è stato premiato come l'Evento Sportivo dell'anno nell'ambito del Best Events Awards. Nel 2018 si era classificato terzo nella stessa categoria preceduto dalla cerimonia inaugurale della finale di Champions League e dal Campionato Mondiale di pattinaggio di figura organizzato a Milano e secondo fra gli eventi delle pubbliche istituzioni.
La Formula E, insomma, catalizza l'attenzione non solo dei costruttori (nove quelli rappresentati: nessuna altra classe del motorsport ne conta così tanti) e del pubblico, ma anche delle giurie specializzate. La Formula 1 resta nel cuore dei tifosi italiani che non hanno né un pilota (Lucas di Grassi, Audi Sport Abt, ed Edoardo Mortara, Rokit Venturi, sono brasiliano e svizzero, ma hanno il doppio passaporto) né un marchio nazionale (se si eccentua la Geox, che è sponsor della Dragon Racing) da seguire nella rassegna iridata riservata alle monoposto elettriche, ma la Formula E sta crescendo a grande velocità.
Nella capitale, lungo il circuito dell'Eur dove il neozelandese Mitch Evans (Panasoni Jaguar) pupillo di Mark Webber ha centrato la sua prima affermazione nella specialità si sono radunati 35.000 spettatori. Presso il Roma Convention Center “La Nuvola” sono stati contabilizzati 12.000 ingessi. La Filmmaster Events, agenzia di grandi eventi internazionali, è stata premiata per l'ideazione e l'organizzazione della corsa.
La tappa italiana è stata confermata nel calendario della Formula E per il terzo anno consecutivo. Sarà la prima tappa europea del circuito articolato quest'anno su 14 appuntamenti in 12 città (per gli attuali problemi politici, la prova di Santiago del Cile è ancora in dubbio) di quattro continenti: i primi due e gli ultimi due ePrix si corrono sugli stessi circuiti, in Arabia Saudita ad Ad Diriyah (già disputati con successi di Sam Bird, Envision Virgin, e Alexander Sims, Bmw i Andretti) e nel Regno Unito, a Londra. Nel 2020 a Roma s correrà il 4 aprile.