Dieter Gass, numero uno di Audi Motorsport

Gass (Audi Motorsport): «Vogliamo trionfare con nuove soluzioni anche in FE»

di Nicola Desiderio
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Una vita vissuta sulle piste con un’eredità impegnativa. Dieter Gass è il numero uno di Audi Motorsport ed è il successore di Wolfgang Ullrich, l’uomo che ha condotto la casa di Ingolstadt nella fase più gloriosa della sua storia, segnata da innumerevoli trionfi tra cui ben 13 edizioni della 24 Ore di Le Mans, corsa abbandonata alla fine del 2016 proprio per puntare alle monoposto elettriche.
«Audi è stata sempre attiva nelle competizioni – afferma il manager tedesco – con l’obiettivo di provare nuove tecnologie e di svilupparle come la trazione integrale, i motori ad iniezione diretta, i diesel e l’ibrido. Ora l’oggetto è la mobilità elettrica ed è dunque logico che vi sia un riflesso nelle nostre attività sportive. Per questo, siamo stati il primo costruttore tedesco a partecipare alla Formula E che è il palcoscenico migliore per dimostrare le prestazioni delle auto elettriche e per suscitare emozioni».

Le monoposto si sono dimostrate nettamente più veloci dell’anno scorso ai test di Valencia. In che cosa sono migliorate?
«Noi possiamo influire solo in alcuni aspetti, per questo anche il più piccolo dettaglio è fondamentale. Abbiamo lavorato su efficienza, peso, packaging e infine sul software. Per quanto riguarda i tempi sul giro, buona parte del miglioramento è dovuta alla configurazione leggermente differente del circuito».

Avete confermato entrambi i piloti. Avere un team unito e consolidato è un vantaggio anche in una fase di evoluzione della categoria?
«Abbiamo confermato Daniel Abt e Lucas di Grassi prima che la stagione si chiudesse e siamo l’unico team che ha la stessa coppia di piloti fin dal debutto. La Formula E è una categoria che presenta molte sfide ed è molto stressante, perché ti costringe ad improvvisare nel corso dell’unica giornata di gara. Alla luce di questo, siamo convinti che una coppia di piloti ben affiatata, fuori e dentro l’abitacolo, è un vantaggio».

Mercedes e Porsche sono state lentissime a Valencia, ma velocissime nelle simulazioni di gara. Pretattica o forza reale?
«A Valencia ogni team ha seguito un proprio programma specifico. Per esempio, noi non ci siamo concentrati sul tempo sul giro, ma su altri fattori e per questo penso che i risultati non siano particolarmente indicativi. Solo le prime qualifiche di Ad Diriyah ci daranno una visione reale delle forze relative in campo».

Per la monoposto Gen3 il regolamento tecnico è ancora in corso di definizione e si parla di ricarica rapida, trazione integrale e altro ancora. Qual è la posizione di Audi al proposito?
«I primi 5 anni di Formula hanno dimostrato che gli organizzatori, la FIA e i costruttori stanno gestendo i regolamenti e i loro ulteriori sviluppi in modo molto giudizioso. Per noi, come costruttore, è importante poter dimostrare la nostra competenza tecnica anche nelle competizioni. Allo stesso tempo, dobbiamo avere sempre un occhio ai costi così che potremo mantenere l’attuale livello di competitività».

L’obiettivo sportivo è sicuramente vincere, ma qual è quello tecnico della Formula E? E quando vedremo i frutti di questo lavoro su un’Audi di serie, magari supersportiva?
«Il confronto sulle piste per accelerare lo sviluppo dei modelli destinati ai clienti rimane un caposaldo del DNA di Audi e abbiamo uno scambio continuo con i nostri colleghi che curano lo sviluppo dei modelli di serie, anche se questo non è visibile direttamente. L’impegno in Formula E si adatta perfettamente alla “Roadmap E” che prevede il lancio di oltre 30 modelli elettrificati entro il 2025. Abbiamo iniziato nel 2018 con la E-Tron, continueremo con la E-Tron Sportback e nel 2020 vedremo una sportiva spettacolare, la E-Tron GT».
 

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Giovedì 21 Novembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 20:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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