Volkswagen, il ceo Blume: «Situazione è grave, servono misure urgenti. Vanno abbassati i costi»
Volkswagen, iniaziato lo sciopero ad oltranza. Sindacato IG Metall minaccia una lotta mai vista
Volkswagen Tayron: una sette posti dallo spazio infinito. Attesa per la nuova T-Roc
ROMA - C’è un’auto da corsa più scattante di una Formula E e più veloce di una F1. Ed è puramente elettrica. Si chiama Volkswagen ID.R. Assomiglia ad uno dei tanti prototipi a ruote coperte per Le Mans ma non è omologato per le gare Fia. È un prototipo estremo ed elettrico. È stato costruito dalla Volkswagen come esercizio di tecnologia per sperimentare a che limiti fisici si può arrivare con la propulsione elettrica. Tutto risale al 2017, quando la Volkswagen si è ritirata dal mondiale rally dopo aver vinto tutto. I tedeschi cercavano una nuova sfida tecnologica.
Poiché da pochi mesi si lavorava sulla ID, prima vettura stradale Volkswagen di serie a propulsione elettrica, è stato deciso di realizzare una versione racing della ID con un obiettivo ambizioso: costruire il prototipo da corsa più estremo possibile e andare in giro per il mondo ad abbattere con la potenza extra del motore elettrico record automobilistici considerati insormontabili.
Il progetto ha preso rapidamente forma. Linea aerodinamica come un prototipo di Le Mans, scocca in carbonio, due motori elettrici da 680 cavalli e 650 Nm di coppia e peso complessivo dell’auto sotto i 1100 kg, batterie comprese. In 250 giorni la ID.R è venuta pronta. Il pilota prescelto è stato il francese Romain Dumas, vincitore di Le Mans ma anche esperto di salite e rally. L’uomo ideale per guidare la ID.R su tracciati diversi. L’ambiziosa sfida della Volkswagen ID.R era delineata: battersi da sola contro la storia del motorsport ed il cronometro.
La prima sfida vinta è stata nel luglio 2018: la salita del Pikes Peak, negli Stati Uniti. Un percorso sulle montagne del Colorado di 19,99 km con 156 curve a strapiombo fino ai 4300 m dell’arrivo e una pendenza media del 7%. Dumas, con la ID R. ha sbriciolato di 16” il record esistente percorrendo la ventina di km in 7’57”148.
Dagli Usa, la Volkswagen ID.R si è spostata in Europa per lanciare la sfida alla mini salita di Goodwood, in Inghilterra. Si tratta di un tratto di strada lungo meno di 2 km nel parco che ospita il Festival of Speed di Goodwood, il più importante ritrovo di auto e moto da strada e da corsa del mondo. È tradizione che tutti i veicoli esposti alla fiera si cimentino nello “strip”, la breve salita che porta in cima. Una esibizione più che una vera corsa, ma siccome vi partecipano piloti di ogni tipo, dai gentleman ai campioni del mondo F1, lo spirito competitivo la rende una vera gara dove nessuno ci sta a perdere. Ebbene, Dumas e la Volkswagen ID.R hanno ottenuto in 39”90 il record anche lì, togliendolo a una McLaren F1 del 1999.
Per il record più ambizioso la Volkswagen si è spostata su un circuito vero. Il più famoso e terribile di tutti. Il vecchio Nurburgring. Che i piloti chiamano l’Inferno Verde. Quello che nel 1976 fu teatro del famoso incidente in cui Lauda rimase bruciato in volto. Il Nurburgring è un temibile banco di prova per tutte le auto del mondo, da corsa e da strada che si cimentano nel giro secco. Perché un buon tempo sul giro del Ring dimostra meglio di qualsiasi pubblicità le qualità dinamiche di un’automobile. La ID.R s’era data un obiettivo ambizioso: il suo target era il 6’11”13, il record assoluto di una macchina da corsa sul vecchio Ring. Compiuto nel 1986 dal tedesco Bellof, con una Porsche 956 nelle prove della 1000 Km. Però mentre nel giugno 2018 la VW si preparava, il record è stato battuto da una Porsche 919 Hybrid guidata da Timo Bernhard, allestita appositamente dalla marca tedesca per questo scopo.
Poi la Volkswagen ha tentato la sfida con la ID.R elettrica: Dumas ha girato sul vecchio Ring a una velocità media di 206,9 km/h con punte massime di 270 km/h riuscendo a migliorare il mitico tempo di Bellof del 1986 con 6’05”336. Secondo crono di sempre sull’Inferno Verde. Non ha battuto il fresco limite della Porsche 919 ma ha stabilito comunque il primato per auto elettriche. L’ultimo record poche settimane fa. Stavolta il teatro è stato la Cina, ovvero i tornanti dei “Cancelli per il Paradiso”. Nome fascinoso per una gara in salita di 10,9 km sulla montagna Tianmen. Lì Dumas e la Volkswagen ID.R hanno frantumato l’ennesimo primato percorrendo le 99 curve della corsa tra ripide pareti rocciose in 7’38”585. Dimostrando che non c’è limite alle ambizioni della mobilità elettrica.