La sesta generazione della BMW M5

BMW M5, la berlina sportiva senza compromessi: 600 cv e prestazioni da brividi

di Nicola Desiderio
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MONACO - Dopo la Serie 5 berlina e la Touring, era inevitabile che fosse il suo turno. Ecco la BMW M5 di sesta generazione, pronta a riprendersi lo scettro tra le berline alto di gamma ad elevate prestazioni, come la Mercedes-AMG E63, l’Audi RS6 e consolidare un tradizione che fa affondare le radici di questo modello nel 1984.
 

 

Integrale o posteriore, con un pulsante. La nuova M5 si riconosce ovviamente dallo stile, ma senza esagerare, caratterizzandosi in particolare per alcuni particolari funzionali ed estetici come le finiture in nero opaco, le prese d’aria e le carreggiate allargate e il supporto a doppio braccio per i retrovisori esterni. Per ridurre il peso e abbassare il baricentro, il tetto è in fibra di carbonio dando così ulteriore rigidità alla scocca costruita in acciaio e alluminio. Dal punti di vista telaistico, le sospensioni hanno geometrie e tarature specifiche, in particolare per gli ammortizzatori a controllo elettronico con 3 modalità (Normal, Sport e Sport Plus) e lo sterzo mentre debutta per la prima volta il nuovo sistema di trazione integrale M xDrive che permette 3 diverse modalità di guida: 4WD, 4WD Sport e 2WD con il quale la M5 diventa una trazione posteriore pure consentendo ai piloti veri di sfruttare al massimo le potenzialità del differenziale posteriore a controllo elettronico capace di ripartire in modo continuo la coppia da 0 a 100% sui due lati. Anche il controllo elettronico di stabilità permette 3 diverse modalità (DSC, MDM e Off) permettendo al pilota di ottenere dalla M5 il massimo della sicurezza o del piacere di guida.

Finisce la coppia, inizia la potenza. Le ruote hanno cerchi da 19 pollici di diametro, con canale da 9,5 anteriore e 10,5 posteriore, rispettivamente con pneumatici 275/40 R19 e 285/40 R19, ma si possono avere anche i cerchi da 20”. I freni, con dischi in ghisa e tazze in alluminio, hanno pinze a 6 pistoni anteriori e posteriori flottanti a singolo pistoncino, ma si può avere anche l’impianto con dischi carboceramici che diminuisce il peso di 23 kg, ma soprattutto le masse non sospese, a tutto vantaggio della dinamica di guida. Ma il pezzo forte è ovviamente la specialità di casa, ovvero il motore. Il V8 di 4,4 litri è stato ampiamente rivisto con turbocompressori nuovi, iniezione a pressione più elevata (350 bar) e con un nuovo impianto di scarico con risuonatore di Helmholtz per dargli una sonorità (anch’essa regolabile) e un’erogazione esemplari: 750 Nm da 1.800 e 5.600 giri dove iniziano i 600 cavalli mantenendosi costanti fino a 6.700. Il cambio è l’automatico-sequenziale a 8 rapporti opportunamente rivisto per l’utilizzo sportivo. Anche in questo caso, il pilota può scegliere tra 3 diverse modalità per avere tempi e risposte differenti.

Nata sulla pista, arriva a Francoforte. Il risultato parla chiaro: la nuova BMW M5 raggiunge 250 km/h autolimitati che possono diventare 305 con l’M Driver’s package con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi e da 0 a 200 km/h in 11,1 secondi, ma con consumi davvero contenuti per queste prestazioni (10,5 litri/100 km pari a 241 g/km di CO2). Ma è sulle qualità di guida che hanno puntato i tecnici tedeschi attraverso lunghi test condotti presso la pista privata di Miramas, in Francia, e al Nurburgring anche con la consulenza del pilota Timo Glock. Il debutto è atteso per il Salone di Francoforte prima del debutto commerciale cui sarà dedicata la speciale versione First Edition, disponibile fino a gennaio, prodotta in soli 400 esemplari e dotata di un allestimento particolarmente ricco.

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Domenica 27 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 06-09-2017 11:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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