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Ferrari, la vera Gran Turismo. L’ultima evoluzione del cuore 12 cilindri aspirato è un opera d’arte d’ingegneria: 830 cv, 340 orari
Ne parla come del figlio prediletto, esaltandone l’anima e il cuore, l’armonia estetica e l’indomito carattere. Per Flavio Manzoni, responsabile del Centro Stile Ferrari, Purosangue ha rappresentato una sfida titanica, un tuffo dentro pianeti inesplorati. «È stato il progetto più complesso mai affrontato – racconta - . Realizzare per la prima volta una Ferrari a quattro porte, a ruote alte e con quattro veri sedili, non era facile. E raggiungere un punto così alto in performance e in comfort è un risultato strepitoso, frutto del lavoro di team».
Manzoni rivive il lungo processo creativo, concretizzato in quattro anni: «Per la prima volta non siamo partiti da una vettura esistente per ridisegnarla e migliorarla, ma abbiamo iniziato da un foglio bianco. Ogni dettaglio è stato frutto di studio per realizzare la Ferrari che non c’era, con caratteristiche di architettura totalmente diverse. Volevamo creare uno spazio interno estremamente ampio, lavorare sulla versatilità di utilizzo del prodotto e anche sull’accessibilità. Abbiamo concepito la vettura come se fosse una berlinetta, con una forma molto scultorea ma nello stesso tempo snella e dinamica».
Il risultato è questo gioiello che si fa ammirare, non solo per le spettacolari porte posteriori che si aprono controvento “a libro” (welcome doors). E ci fa sognare. Un sogno da 390mila euro (ma si arriva facilmente al mezzo milione inserendo optional come il kit al carbonio) e che si farà comunque attendere per almeno due anni, vista la waiting list già gonfia di prenotazioni. La nuova Purosangue è agile, a dispetto dei 4,98 metri di lunghezza e 2 di larghezza. Se a Maranello hanno bandito il concetto di Suv (nonostante i 185 mm di altezza da terra) è perché questa nuova Ferrari è molto di più, qualcosa di assolutamente diverso da tutte le offerte sul mercato, non solo dalle rosse viste finora. Indicativa la scelta di non puntare sull’elettrificazione, alla faccia delle tendenze dominanti.
Sulla Purosangue si gusta ancora l’emozione pura, a partire dal sound inimitabile del motore da 6,5 litri V12 aspirato in posizione centrale-anteriore, che regala 725 cavalli di potenza e 716 NM di coppia. È il più iconico propulsore di Maranello, ovviamente ottimizzato per servire a dovere questa Purosangue di nome e di fatto. Il 12 cilindri consente una velocità massima di oltre 310 km l’ora, con un’accelerazione da 0 a 100 in soli 3,3 secondi.
Guidare la nuova Ferrari vuol dire fare un pieno di adrenalina. È “leggera” nonostante il notevole peso di 2.033 kg. Il cambio doppia frizione a 8 rapporti è reattivo, la power transfer unit collegata davanti al propulsore consente un’inedita modalità di trasmissione 4x4. Il motore è progettato per garantire la massima coppia già ai bassi regimi, l’80% da 2100 giri/minuto. Se le prestazioni sono al top assoluto, altrettanto audace e seducente è il look. Il frontale, senza la classica calandra, evidenza alle estremità le luci diurne, incastonate tra due coppie di prese d’aria. Il lungo cofango sfoggia muscoli bombati. L’aerodinamica è una delle chiavi vincenti, con ogni elemento di carrozzeria attivo per gestire i flussi, dall’ala sul cofano (aerobridge) agli archi ruota. La posizione di guida è più alta rispetto al resto della gamma.
Purosangue svela un comportamento dinamico impeccabile grazie (anche) alle quattro ruote sterzanti indipendenti e, soprattutto, alle sospensioni attive che gestiscono trasferimenti di carico e rollio in curva. Combinano l’azionamento di un motore elettrico a 48 volt con un ammortizzatore idraulico in un sistema integrato che utilizza accelerometri e sensori di posizione su ciascuna sospensione. Il peso è perfettamente ripartito tra i due assi per un comportamento neutro e confortevole (anche sulle asperità o sulla neve). Con il manettino al volante (5 posizioni che regolano anche il settaggio sospensioni) si seleziona la dinamica. Nell’abitacolo lussuoso e hi-tech (con materiali ecosostenibili come l’Alcantara composta al 68% da poliestere riciclato) spicca la plancia a doppio cockpit. Il passeggero anteriore ha un display da 10,2” con tutte le informazioni per “partecipare” alla guida. Davanti al volante c’è il display primario da 16”. Al centro, un’interfaccia rotante fuoriesce al tocco. Di serie l’abilitazione ad Android Auto e Apple CarPlay al posto del tradizionale navigatore.