GENOVA - Dopo il 14 agosto non era scontato che l’organizzazione del Salone nautico di Genova (aperto ieri, chiuderà martedì) potesse andare avanti senza problemi. La città era in ginocchio, affranta; gli operatori, soprattutto gli stranieri, incerti. Ma la macchina organizzativa era partita da tempo e nessuno s’è fatto prendere dal panico.
«Non ho mai pensato di rinunciare al Salone, sarebbe stato un errore» ha detto Carla Demaria, numero uno di Ucina (l’associazione aderente a Confindustria che rappresenta la gran parte degli operatori del settore), che coraggiosamente ha portato avanti l’allestimento (oltre mille le barche in esposizione), incassando tra l’altro il benestare delle massime autorità del Paese, in testa il presidente Mattarella, che lunedì sarà a Genova e visiterà la rassegna, e il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, che ieri ha partecipato alla giornata inaugurale assieme al vice ministro Rixi e al sottosegretario agli Affari esteri Di Stefano.
Oggi toccherà a Salvini. Ieri, intanto, gli esponenti di governo hanno speso parole di sostegno per Genova e per il suo evento più importante. «Il Salone nautico è il simbolo della forza di una città la cui tradizione e il cui futuro sono legati al mare» ha detto Rixi, mentre Toninelli si è sbilanciato assumendo pubblicamente «l’impegno a liberare risorse straordinarie, perché dietro la costruzione di un’imbarcazione, qualsiasi essa sia, ci sono le mani, le competenze, la tecnologia simbolo del made in Italy».
E ancora: «Compito del sottoscritto è accompagnare il settore in un percorso più semplice, perché la valorizzazione può essere fatta con meno burocrazia, con regole concorrenziali certe, giuste, uguali per tutti».
Le autorità di governo sono state accolte dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dal sindaco di Genova Marco Bucci, entrambi in prima linea nel sostenere il rilancio della Superba dopo i giorni del lutto e del dolore. Ma non è mancato un faccia a faccia con i cittadini costretti ad abbandonare l’area del ponte crollato. Toninelli si è trattenuto a dialogare con Franco Ravera, presidente del comitato sfollati.
Il quale ha poi dichiarato che «il ministro ha mostrato di capire le ragioni del nostro disagio e ha definito ragionevole la nostra proposta di coinvolgimento nella progettazione dell’area che verrà ricostruita nella zona del disastro». Toninelli, poi, ha preso impegno a tornare entro due mesi.
La cerimonia inaugurale del 58° Salone nautico, dunque, non ha potuto non risentire dell’atmosfera che grava su Genova. Lo stesso sindaco Bucci ha tenuto a dire che «non si può dimenticare la grande tragedia». Tuttavia ha aggiunto che «da qui riparte la città» e che «la nautica da diporto è il nostro orgoglio». Un orgoglio condiviso con gli operatori del settore. E infatti la presidente di Ucina, Carla Demaria, ha tenuto a rammentare che «Torino ha perso il Salone dell’auto, mentre Genova ha saputo difendere il suo, che oggi è un simbolo del rilancio della città».
La ritrovata fiducia degli operatori nautici non è – sarà bene chiarirlo – uno stato d’animo, ma si fonda su risultati concreti.
Lo ha ricordato Marco Fortis, presidente di Fondazione Edison, illustrando un rapporto sull’andamento del settore da cui emergono dati incoraggianti: negli ultimi 4 anni, quelli del definitivo rilancio post crisi 2008, la crescita del settore è stata del 60%; nel 2017 il fatturato globale ha raggiunto 3,88 miliardi di euro (+12,8%); l’export si è attestato al 75,6%, mentre il mercato interno, per anni depresso, è cresciuto del 16,1%. In aumento anche l’occupazione (+6,1%) con gli addetti effettivi saliti a 19.600 unità, e i contratti di leasing (+58% nel 2017 e +29% nei primi 5 mesi del 2018). Tra i principali motivi di soddisfazione c’è la leadership nella produzione di yacht sopra i 24 metri: attualmente in Italia ce ne sono 353 in cantiere. In pratica il nostro Paese, da solo, ha in portafoglio più yacht di quanti ne abbiano Turchia, Paesi Bassi, Taiwan, GB e Usa messi insieme. Ed è naturalmente italiana l’ammiraglia del Salone: un magnifico Baglietto di 48 metri in acciaio e alluminio costruito a La Spezia.