La nuova Mercedes Classe C durante la prova su strada

Classe C la più Mercedes delle Mercedes:
come un'ammiraglia la nuova generazione

di Sergio Troise
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LUVIGLIANO - In trent’anni ne sono state prodotte più di 10 milioni. La Classe C di seconda generazione è dunque la Mercedes più nota e diffusa, e rinnovarla non poteva ridursi ad una operazione di routine. A Stoccarda lo sapevano bene, perciò hanno messo in campo, per la terza generazione, un progetto innovativo molto serio, fondato su parametri che tenessero conto di esigenze imprescindibili, legate non solo allo stile, all’eleganza, alle dotazioni, valori storici del marchio con la stella. Se ne son resi conto i visitatori del Salone di Ginevra, trovatisi di fronte ad una berlina di classe media oggettivamente migliorata sotto molteplici aspetti, fino a diventare una sorta di Classe S compatta.

Rivoluzione a tutto campo. La nuova Classe C è dunque più bella nel design, più grande nelle dimensioni (con 4686 mm è cresciuta di 9 cm, guadagnandone anche 8 nel passo e 4 in larghezza); più aerodinamica (Cx 0,24); più leggera (è dimagrita di 100 kg); più sportiva (baricentro basso e nuove sospensioni); più confortevole (all’interno si sta come su un’ammiraglia); più sicura (i sistemi di assistenza alla guida arrivano alla soglia del pilota automatico di tipo aeronautico); più efficiente (i consumi si sono ridotti del 20%). Naturalmente la nuova Classe C è dotata anche di tecnologie all’avanguardia in materia di infotainment e connettività, plasticamente rappresentate dal sistema CarPlay della Apple che campeggia su un maxi schermo a centro plancia riproducendo le icone dell’iPhone.

Già in vendita nelle concessionarie. Dopo la passerella sotto i riflettori del Palexpo ginevrino, in Italia la nuova Classe C è stata avviata alla commercializzazione nell’open weekend del 15/16 marzo e, successivamente, in occasione delle XXII Giornate di primavera del FAI, il Fondo Ambiente Italiano per la valorizzazione delle bellezze del Belpaese, sponsorizzato da Mercedes. Con motori benzina e diesel da 1,6 a 2,2 litri, tutti 4 cilindri Euro 6 a iniezione diretta, la gamma sarà disponibile con potenze comprese tra un minimo di 116 ed un massimo di 204 cavalli, mentre il listino oscillerà tra 32.553 e 45.340 euro. Tra gli allestimenti previsti spicca l’Exclusive, che rilancia la classica stella sul cofano, oggetto di culto per i fedelissimi del marchio tedesco e, purtroppo, anche per i ladri di tutto il mondo. In una fase successiva arriveranno anche le versioni a trazione integrale 4Matic, la station wagon e la coupè; a maggio, intanto, sarà il turno dell’ibrida.

Produzione globale, con tanta Italia dentro. La nuova Classe C sarà prodotta negli stabilimenti Mercedes di Brema (Germania), Pechino (Cina), East London (Sudafrica) e, per la prima volta, di Tuscalosa (Stati Uniti). Sarà dunque più che mai una world car in grado di rispettare gusti e standard di qualità dei paesi più diversi. Particolare interessante, e gratificante per noi italiani, è forte il contenuto di made in Italy. Il Centro Stile Mercedes di Como ha firmato gli interni, riproducendo in pratica una Classe S in scala ridotta, mentre Fontana Group di Lecco ed MA Automotive di Rivoli forniscono alluminio e leghe composite presenti in percentuale del 48% (contro il 10% della Classe C precedente) nella carrozzeria e nella scocca. Ciò contribuisce in misura determinante alla riduzione di peso: con 1395/1595 kg la nuova Classe C è infatti la più leggera della categoria, in vantaggio rispetto alle storiche concorrenti Audi A4 e BMW Serie 3. Un plus oggettivo, quest’ultimo, che può giocare un ruolo importante nella corsa a tre sul mercato delle berline di categoria premium, che a fine 2013 ha visto Mercedes al terzo posto, ma in rimonta su Audi (seconda) e BMW (prima). Ancora: il made in Italy è presente sulla Classe C anche con la Miko di Gorizia, titolare del brevetto per il riciclaggio di plastica e poliestere necessari a realizzare la microfibra ecologica di sedili e rivestimenti. Infine, l’italiana Brembo fornisce impianti frenanti realizzati in esclusiva, assicurando una riduzione di peso del 15%, oltre che una efficienza collaudata ai massimi livelli, ovvero in Formula 1 (con Mercedes e non solo). Basti dire che lo spessore dei dischi della Classe C non supera i 2,5 mm, contro una media compresa tra 6,5 e 9.

All’interno come su un’ammiraglia. Tra le berline di rappresentanza di Mercedes, la Classe C dovrebbe rappresentare la “piccola” di famiglia. Ma il ruolo è stato delegato alla Classe CLA tre volumi, in quanto la nuova Classe C è cresciuta di ben 9 cm ed ha ormai le dimensioni della Classe E di due generazioni fa. Considerando anche la cura messa negli arredi e nelle dotazioni, a bordo ci si sente come su una più impegnativa (e più costosa) Classe S, circondati da legni pregiati, alluminio satinato, pelli sofisticate e una infinità di gadget tecnologici, tra i quali vale la pena ricordare il climatizzatore che riconosce le gallerie sfruttando il navigatore satellitare.

Al debutto motori da 1,6 litri. La nuova Classe C presenta, come detto, motorizzazioni benzina e diesel, tutte a iniezione diretta e già in regola con la normativa euro 6. Alla base della gamma a benzina ci sarà (ma solo a partire da maggio) il “piccolo” 1.6 4 cilindri della C180 (35.664 euro), in grado di sviluppare una potenza di 156 cv/250 Nm limitando i consumi ad appena 5,0 litri/100 km e le emissioni di CO2 a 116 gr/km, ma assicurando comunque prestazioni adeguate, con velocità di 225 km/h e accelerazione 0-100 in 8,2 secondi. Un gradino più su si collocherà, sempre da maggio, la C200 (38.592 euro) con motore 2.0 litri da 184 cv, mentre è già nelle concessionarie la più potente C250 da 211 cv (43.228 euro): i due modelli, disponibili sia con cambio manuale a 6 marce, sia con l’automatico 7Gtronic, sono in grado di assicurare i medesimi valori di consumo ed emissioni, con 5,3 litri/100 km e CO2 a 123 gr/km, ma con prestazioni leggermente diverse: 225 km/h e accelerazione 0-100 in 7,5 secondi per la C200; 250 km/h e 0-100 in 6,6 secondi per la C250.

Diesel da record. Sul fronte dei motori a gasolio, tradizionalmente il più apprezzato in Italia, spiccano invece la C200 con motore da 136 cv (36.900 euro, disponibile da maggio) e la C220 BlueTec (disponibile da subito a 39.670 euro) con propulsore 4 cilindri 2,1 litri da 170 cv/400 Nm capace di abbattere i consumi di gasolio allo sbalorditivo livello di 4,0 litri/100 km, e le emissioni di CO2 a quota 103 gr/km. Tutto ciò su un’auto in grado di raggiungere la velocità di 234 km/h e di passare da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi. Ma ancora meglio, sul versante eco, farà (da maggio) la C180 diesel BlueTec da 116 cv, che andrà a collocarsi sulla soglia d’ingresso della Classe C, con un prezzo di 32.553 euro e con valori di consumo e di emissioni (ancora non ufficiali) da record: 3,8 litri/100 km e 99 gr/km di CO2. Al top della gamma a gasolio, infine, la C250 BlueTec (già disponibile), che adotta il medesimo motore della C220, ma con potenza declinata a 204 cv e prestazioni da sportiva: la velocità di punta dichiarata è di 247 km/h e l’accelerazione sullo 0-100 di 6,6 secondi. Il tutto – vale la pena sottolinearlo - senza però incidere gravemente su consumi ed emissioni, anche in questo caso al top, con 4,3 litri/100 km e 109 gr/km di CO2. Da maggio sarà disponibile, come detto, anche la sofisticata C300 BlueTec Hybrid con un motore termico da 204 cv ed un elettrico da 27.

Al volante feeling immediato. La posizione di guida è ben regolabile, grazie alla conformazione dei sedili e ai comandi elettrici per le regolazioni, che riguardano anche il volante. Per ottimizzare la seduta, si può agire anche sui poggiatesta, che sono scorrevoli in orizzontale e regolabili in altezza. La strumentazione è chiara e razionale, valorizzata dalla presenza dell’head-up display che proietta le informazioni sul parabrezza (una novità per la Classe C, ma disponibile solo come optional). Sopra la console, inoltre, cattura subito lo sguardo il display sospeso sulla plancia. Nel poggiamano sul tunnel centrale spicca invece l’innovatiovo touchpad collocato sopra la manopola del controller: come uno smartphone, permette di utilizzare varie funzioni, e dopo un minimo di adattamento il suo funzionamento si rivela abbastanza semplice.

Su strada comportamento sincero. La nuova Mercedes Classe C ha uno sterzo elettromeccanico che combina la servoassistenza in funzione della velocità: provata l’auto (una C220 BlueTec) su un percorso misto, si è rivelato pronto e diretto, in grado di assecondare anche una guida sportiva. Il comportamento dinamico rivela agilità, buona reattività e precisione negli ingressi in curva. A tutto ciò contribuisce un sistema di sospensioni in alluminio molto evoluto, costituito da un asse anteriore a quattro bracci e posteriore a cinque.

Guida per tutti i gusti. Con queste sospensioni, sono disponibili tre assetti diversi: Comfort, Ribassato (di 15 mm) e Sport. A richiesta, non mancano sospensioni pneumatiche Airmatic, in grado di regolare elettronicamente il comportamento dell’auto, interpretandone le “esigenze” legate al carico o alla velocità. Ciò detto, la guida può essere personalizzata grazie ad un pulsante che consente di scegliere tra le modalità Eco, Comfort, Sport e Sport+, che intervengono sulle risposte dello sterzo, dell’acceleratore, del cambio, delle sospensioni. La prima favorisce la riduzione dei consumi, ma risulta assai poco stimolante; la seconda e la terza regalano un po’ di verve in più, ma tutto sommato non si discostano troppo l’una dall’altra, mentre in modalità Sport+ la guida diventa divertente: si perde la funzione eco start/stop e si consuma un po’ di più, ma l’auto offre sensazioni piacevoli, con reazioni più nervose e gratificanti. Volendo c’è anche una quinta modalità, Individual, che memorizza le preferenze del guidatore riservandogli regolazioni “su misura”. Qui il comfort incontra il dinamismo, esaltando le migliori qualità dell’auto.

Chicche tecnologiche. Tra gli automatismi previsti, c’è perfino la doppietta negli scali di marcia con cambio manuale. Noi però abbiamo potuto provare soltanto la versione della C220 BlueTec con cambio automatico, dotata di una levetta sul piantone dello sterzo (in stile americano) e di paddles al volante. Quanto al rendimento del motore e alle prestazioni, sulla C220 BlueTec da noi provata abbiamo apprezzato la buona distribuzione della coppia (400 Nm tra 1400 e 2800m giri), in grado di assicurare una solida spinta sin dai regimi più bassi. Apprezzabili anche l’elasticità e la capacità di progressione, mentre sorprende una certa rumorosità ai regimi meno alti, riscontrabile soprattutto dal posto di guida.

Sicurezza e assistenza alla guida. Sono più di venti i sistemi di supporto a disposizione del guidatore. Mutuati dalle vetture Mercedes di classe superiore, fanno parte del sistema Intelligent Drive e contribuiscono in misura notevole al miglioramento della sicurezza e del comfort. Tra i tanti, vale la pena ricordare l’Attention Assist che segnala disattenzione o stanchezza al guidatore; il Collision Prevention Assist Plus, che riconosce il pericolo di tamponamento e attiva la frenata automatica; il riconoscimento del rischio d’investimento di un pedone, con relativa frenata automatica fino a 50 km/h. La nuova Classe C evita anche di abbagliare veicoli provenienti in senso contrario, riconosce i segnali stradali, i divieti di accesso e di sorpasso, i limiti di velocità e, con il Park Assist, fa da sola le manovre di entrata e uscita dai parcheggi.

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Venerdì 21 Marzo 2014 - Ultimo aggiornamento: 26-06-2017 10:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA