La Ferrari 488 Pista, la regina incontrastata del salone di Ginevra 2018

Dalla strada alla Pista, la nuova Ferrari 488 senza rivali sul palcoscenico di Ginevra 2018

di Nicola Desiderio
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GINEVRA - C’è ancora spazio per la passione, anche in un salone dell’automobile tutto sommato ristretto quanto a spazi come quello di Ginevra, ma dove solitamente si trova di tutto e il meglio anche della sportività. La copertina va sicuramente alla Ferrari 488 Pista, la V8 più potente nella storia del Cavallino con 720 cavalli, 80 kg in meno e un’aerodinamica derivata dall’auto che corre (e vince) nel WEC.
 

 

Anche Porsche attinge alle corse di durata e, per festeggiare i suoi 70 anni, le infonde nella nuova 911 GT3 RS: livrea neroverde e 520 cv dal suo 6-boxer 4 litri che canta fino a 9.000 giri/min. Si prepara a rientrare nel WEC anche la BMW con la Serie 8 e, in attesa di vedere la Coupé di serie, ecco il concept della Gran Coupé a 4 porte, pronta a sfidare la Panamera e la nuova Mercedes-AMG GT4. Per la nuova stella di Affalterbach ci sono due opzioni sotto il cofano: V8 4 litri da 585 cv o 639 cv e 6 cilindri in linea 3 litri ibrido da 435 cv. Buone notizie anche da Sant’Agata Bolognese, con la Lamborghini Huracàn Performante Spyder, e da Woking con la McLaren Senna: meno di una dozzina di quintali per 800 cavalli e altrettanti kg di deportanza a 250 km/h, ma soprattutto un nome che neppure ai francesi fa pensare alla Francia.
 

 

E a proposito dell’altro Tricolore, la Bugatti ha a Ginevra la Chiron Sport, dotata di un nuovo differenziale per il torque vectoring e 18 kg in meno per far fare meno fatica ai 1.500 cavalli del suo W16 8 litri quadriturbo. Quanto costa cambiare i suoi tergicristalli in fibra di carbonio non fa parte delle preoccupazioni di chi spende 2,65 milioni per un bolide da 420 km/h. Non scherza neppure la Valkyrie AMR, versione ancora più estrema della hypercar di Aston Martin progettata insieme alla Red Bull. Sarà prodotta in 25 esemplari e il suo V12 6.5 ibrido eroga 1.100 cavalli per altrettanti chili. Ma a Ginevra ci sono anche altri due modi di essere sportivi, due nostalgie diverse.

Una si chiama Toyota Supra, presto tornerà sulle strade, ma sugli stand si presenta come concept in veste da gara. L’altra è la Stratos, ma non è la Lancia che vinse il campionato mondiale rally dal 1974 al 1977, bensì un’esclusiva fuoriserie che sarà realizzata dalla Manifattura Automobili Torino in soli 25 esemplari da 550mila euro. Oggi, come allora, il motore è Ferrari: nel 1973 era il V6 2.4 da 190 cv della Dino, oggi è il V8 della F430. Sì, c’è ancora spazio per i ricordi.

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Lunedì 12 Marzo 2018 - Ultimo aggiornamento: 21:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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