La Seat Arona TGI

Seat scommette sul metano anche per i Suv. A Parigi l’Arona TGI con 3 serbatoi e autonomia record

di Sergio Troise
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PARIGI - Per abbattere consumi ed emissioni non c’è soltanto l’opzione ibrida o quella elettrica. Merita di essere battuta anche la pista del gas, in particolare quella del metano, il più pulito tra i carburanti in commercio non derivati dal petrolio. Ne sono convinti in casa Seat, marchio spagnolo di proprietà Volkswagen, che al Salone di Parigi presenta in anteprima mondiale l’Arona TGI, primo Suv al mondo alimentato a metano.

La decisione della Casa spagnola guidata dall’italiano Luca De Meo fa seguito alle precedenti esperienze maturate su altri modelli (Leon, Ibiza, Mii) e rientra nel piano di riduzione delle emissioni nocive imposto dalle sempre più stringenti normative europee. “Con questo quarto modello alimentato a metano – fa notare la Casa – mettiamo in circolazione un SUV di medie dimensioni in grado di ridurre la produzione allo scarico di CO2 del 25% e di abbattere le emissioni di NOX fino al 75%”.

La nuova versione della Arona verrà prodotta nello stabilimento di Martorell, nei pressi di Barcellona, considerato il “cuore pulsante” della Seat, ormai avviata con convinzione sulla strada del gas naturale compresso come alternativa a benzina e gasolio. “Si tratta, tra l’altro, di una tecnologia compatibile con l’utilizzo di biometano rinnovabile di qualità garantita” ha tenuto a ricordare De Meo nell’immediata vigilia del Salone francese.

Il motore base della nuova Arona TGI è il tricilindrico turbo a benzina 12 valvole da 1.0 litri del modello TSI con potenza ridotta, in questo caso, da 115 a 90 cv, e una coppia massima di 160 Nm (contro 200) tra i 1.900 e i 3.500 giri. La velocità massima dichiarata dalla Casa è di 172 km/h (contro i 182 della versione alimentata esclusivamente a benzina) e il passaggio in accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 12,8 secondi (contro i 9,8 della Arona a benzina).

Come tutte le auto a metano, la Arona TGI è dunque un po’ più pigra e meno scattante della sorella a benzina di pari cilindrata. Tuttavia è fuor di dubbio che l’auto si farà apprezzare per la capacità di ridurre consumi ed emissioni, per l’accresciuta autonomia e per la riduzione dei costi di gestione. In proposito, vale la pena sottolineare che la Arona TGI dispone di ben tre serbatoi per il metano, per una capacità totale di 14,3 kg: quanto basta per assicurare un’autonomia di 400 km, cui può sommarci, in caso di necessità, quella garantita dall’alimentazione a benzina, che è di 160 km.

Ma aldilà dell’autonomia, in casa Seat tengono a ricordare che “il metano è anche più economico della benzina e risulta perciò più vantaggioso rispetto ai combustibili tradizionali”. Se non bastasse, la Casa spagnola ricorda che “non essendo il metano un derivato del petrolio, non è soggetto a imprevedibili fluttuazioni di prezzo”. E ancora: “Il gas naturale compresso – ricordano i tecnici spagnoli - è più efficiente di Diesel, benzina e GPL, l’energia generata con 1 kg di metano equivale infatti a 2 litri di GPL, 1,3 litri di gasolio e 1,5 litri di benzina”.

Avendo approfondito nel tempo le variabili legate all’uso di un’auto a metano, alla Seat hanno previsto anche alcuni accorgimenti legati alle condizioni climatiche e ad altri fattori esterni che potrebbero influire sul rendimento del motore e sulla sua efficienza. E a Parigi è stato dunque spiegato che nonostante l’Arona TGI utilizzi il metano come fonte primaria di alimentazione, al momento della messa in moto l’auto parte a benzina. Perché? Per ovviare al problema costituito dall’avviamento in condizioni climatiche rigide. E’ provato infatti che in situazioni di temperatura esterna inferiore a -10° conviene fare così. Dopo l’avviamento a benzina, dunque, si attiva di seguito un processo di riscaldamento dell’iniettore del gas e si passa infine all’alimentazione a metano non appena le condizioni lo permettano.

E se la riserva di metano si esaurisce e non ci sono nelle vicinanze distributori di gas? Nessun problema: l’auto passa in automatico all’alimentazione a benzina, con uno scarto che la casa definisce “talmente fluido da risultare impercettibile per gli occupanti della vettura”. Un indicatore luminoso nel quadro strumenti darà comunque l’informazione dell’avvenuto cambio di alimentazione.

La Seat Arona TGI sarà disponibile dopo il Salone di Parigi negli allestimenti Reference, Style, XCellence e FR, con ben 68 combinazioni di colori possibili. Rispetto alle già note versioni a benzina e Diesel, la TGI conserva intatte le dimensioni (con 4.138 mm di lunghezza è 79 mm più lunga della Ibiza e 99 mm più alta) e mantiene un’ampia altezza dal suolo e una posizione di guida alta. Si riduce invece la capacità del vano bagagli, che passa da 400 a 282 litri. Ancora presto per conoscere i prezzi.

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Sabato 29 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 30-09-2018 14:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA