La mostruosa Nissan GT-R LM Nismo che parteciperà alla 24 Ore di Le Mans

GT-R LM Nismo, rivoluzione Nissan: una
trazione anteriore alla 24 Ore di Le Mans

di Nicola Desiderio
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GINEVRA - La Nissan ha svelato con un spot mandato in onda nell’intervallo del Superbowl il volto della GT-R LM Nismo, il prototipo con il quale sfiderà Audi, Porsche e Toyota nel World Endurance Championship e nella sua gara principe, la 24 Ore di Le Mans, aggiungendo ulteriori temi di interesse ad una categoria e ad una corsa che stanno attirando sempre di più l’attenzione dei costruttori.


Obiettivo: continuare a stupire. Sarà come nessun’altra. Lo ripetevano da un anno a questa parte gli uomini Nissan e le loro promesse sono state mantenute: la GT-R LM Nismo ha infatti il gruppo motopropulsore e la trazione anteriore, come nessun altra auto da corsa “vera” e viceversa come la maggior parte delle auto stradali. La Nissan dunque rompe un’altra volta gli schemi dopo averlo fatto nelle ultime due edizioni della Le Mans con la DeltaWing e la Zeod RC: la prima ha dimostrato come leggerezza e aerodinamica possano far andare un’auto con un 1,6 litri da 300 cv più forte con un consumo nettamente inferiore delle supersportive stradali da oltre 600 cv preparate per la pista; la seconda è stata la prima auto a compiere un giro del circuito Bugatti con il solo motore elettrico superando i 300 km/h ad emissioni zero. E poco importa che sia riuscita a fare solo 5 giri: la Nissan ha dimostrato che era possibile osare e lo ribadisce con l’auto che non si limiterà ad occupare il Garage 56, quello riservato a Le Mans alle auto fuori regolamento ammesse per la loro tecnologia d’avanguardia, ma correrà l’intero calendario del WEC.

I cavalli tornano di fronte al carro. La GT-R LM Nismo è spinta da un V6 3 litri biturbo a benzina con bancate a 60 gradi spalleggiato da un cambio sequenziale a soli 5 rapporti e da un motogeneratore in blocco, incaricato di spingere in tandem e di recuperare l’energia in rilascio. È proprio questo l’aspetto che ha spinto gli ingegneri della Nissan a scegliere una disposizione così originale. Con il gruppo motopropulsore concentrato sull’asse anteriore infatti si riesce a recuperare una maggiore quantità di energia cinetica. La Nissan non ha dichiarato quale dispositivo utilizzerà come accumulatore, ma la scelta è stata fatta necessariamente tra tre soluzioni: volano magnete come l’Audi, batteria agli ioni di litio come la Porsche o supercondensatori come la Toyota. La prima e l’ultima sono le più veloci a immagazzinare e rilasciare energia, dunque vista l’impostazione del progetto, dovrebbe essere una di queste ultime due. Non ancora dichiarato neppure il livello di energia recuperata. Lo scorso anno Audi ha optato per 2 MJ per giro, Porsche voleva adottare il livello massimo di 8MJ, ma poi ha optato per 6 MJ come Toyota.

Velocità e accelerazione saranno le sue armi. Vista la scelta radicale del costruttore giapponese, è facile ipotizzare che La GT-R LM Nismo opterà per la soluzione più avanzata di 8 MJ per giro che obbliga ad avere un flusso di carburante inferiore e accumulatori più pesanti, un handicap che deve essere bilanciato per sfruttare al massimo la maggiore spinta all’uscita delle curve consentendo all’auto di raggiungere più velocemente la velocità massima. Sarà curioso vedere come ci riesce un’auto a trazione anteriore, solitamente svantaggiata soprattutto quando sono in gioco potenze e coppie importanti, anche per le reazioni allo sterzo. Per questo le ruote anteriori sono larghe 14 pollici contro i 9 pollici delle posteriori mentre tutte le concorrenti montano la misura più larga su tutte e 4 gli angoli e sono a trazione integrale. Nettamente diverso sarà il gioco tra massa e deportanza: al contrario delle altre, la Nissan avrà il peso maggiore sull’assale anteriore e su quello posteriore il massimo del carico aerodinamico, favorito dalla massima libertà di disegno e dalla maggiore larghezza dell’estrattore. Gli scarichi sul cofano provvederanno a velocizzare il flusso sopra la vettura e intorno all’abitacolo, nettamente più arretrato. Tutto lascia supporre che la GT-R LM Nismo punterà su efficienza, accelerazione e velocità di punta mentre dovrà cedere alle avversarie nei tratti misti.

Il punto di partenza è Marc Gené. Chi sa quali sono i punti forti e quelli deboli della GT-R LM Nismo è Marc Gené, già vincitore alla 24 di Le Mans con la Peugeot nel 2009, primo e unico pilota spagnolo ad aver trionfato a Le Sarthe e grande conoscitore delle gare di durata oltre che dotato di grande esperienza e capacità di sviluppo, tanto da essere collaudatore per la Ferrari. È il primo punto fermo per uno dei due volanti della Nissan per il WEC e la 24 Ore di Le Mans. Gli altri 5 alfieri saranno annunciati più avanti. Si fanno i nomi del francese Olivier Pla, 8 Le Mans alle spalle con le ultime 2 a bordo della Morgan motorizzata Nissan nella categoria LMP2, del britannico Jann Mardenborough, da due edizioni della Le Mans con la Zytec e la Ligier spinte dal V8 giapponese, frutto della Nissan GT Academy e impegnato nel 2014 nella GP3. Infine dovrebbe essere della partita anche Satoshi Motoyama, uomo Nissan a vita, già pilota di Formula 1 con la Jordan nel 2003 e coinvolto in precedenza a Le Mans con i progetti DeltaWing e Zeod RC. In ogni caso, la partecipazione di Nissan nella massima categoria renderà ancora più avvincente il WEC e la 24 Ore di Le Mans e dimostra ancora una volta la bontà di un regolamento che permette un confronto diretto tra soluzioni nettamente diverse tra loro, offrendo divertimento al pubblico ed esperienza tecnologica pronta ad essere trasferita alla produzione di serie. Insomma, ci sarà da divertirsi ancora di più.

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Martedì 17 Marzo 2015 - Ultimo aggiornamento: 21-02-2016 15:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA