La nuova Honda Civc Type-R in pista

Honda, la Type-R più veloce di sempre:
a tutto gas dalla pista alla strada

di Sergio Troise
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GINEVRA - Dopo l’anteprima al Salone di Parigi 2014, ecco la Honda Civic Type-R sulla passerella di Ginevra 2015, pronta a spiccare il volo, in estate, sul mercato (ristretto) delle compatte sportive a quattro porte: una elite di vetture di chiara ispirazione racing, destinata a qualificare chi le produce e chi le acquista. Sono infatti auto speciali, utilizzabili tutti i giorni su normali percorsi urbani anche se hanno l’aspetto (e molti contenuti) delle auto da pista, e solo qui possono essere sfruttate al meglio. Non per niente la Honda è impegnata nel WTCC, il campionato mondiale Turismo, dove ha maturato molte esperienze trasferite ora nell’auto di serie.

Dotata del nuovo motore turbo VTEC 2.0 litri da 280 cv, la nuova sportiva giapponese si caratterizza per un design grintoso, una tecnologia d’avanguardia ed una aerodinamica molto sofisticata. Il risultato – a detta degli uomini Honda – “è la Type R più estrema mai realizzata”. La velocità massima dichiarata è di 270 km/h, la più alta tra le berline sportive a trazione anteriore. Ma non è questo il valore più signficativo. In casa Honda tengono a enfatizzare piuttosto la ricerca fatta sull’aerodinamica.

A parte la vistosissima ala posteriore, la nuova Civic Type R ha la parte inferiore quasi completamente piatta. Grazie anche ad un grande diffusore posteriore ciò permette al flusso d’aria sotto al veicolo di ottimizzare l’aderenza e creare un effetto aspirante che tiene incollata la vettura alla strada. Se non bastasse, un’ampia fessura anteriore e le fiancate laterali profonde contribuiscono alla gestione del flusso d’aria riducendo la perdita di aderenza, mentre il paraurti anteriore è stato sagomato appositamente per impedire che si formi turbolenza attorno alle ruote anteriori, abbassando di conseguenza la resistenza aerodinamica e migliorando la stabilità alle alte velocità.

Anche la gestione del calore ha influito sull’affinamento del design. Si è lavorato perciò su griglie e fessure posizionati sul frontale, sui paraurti, i passaruota, le fiancate. Accorgimenti necessari a tenere sotto controllo le temperature del motore, ma anche l’impianto frenante, realizzato appositamente per Honda dagli specialisti italiani della Brembo. Nella parte anteriore, le pinze a quattro pistoni applicano una forza frenante ai dischi forati da 350 mm. I nuovi cerchi in lega da 19 pollici, unici per la Type R, completano i cambiamenti estetici riempiendo gli archi passaruota e alloggiando i super freni di cui s’è detto.

Il motore 4 cilindri 2.0 litri VTEC a iniezione diretta viene dotato per la prima volta di impianto di sovralimentazione. Ciò ha favorito l’impennata della potenza a quota 280 cavalli e le prestazioni velocistiche da record. Ma il valore aggiunto che ci si aspetta da un’auto di questo tipo è il divertimento di guida. Che dovrebbe essere assicurato dalle qualità del telaio, dal sistema di sospensioni adattive a controllo elettronico con quattro punti di ancoraggio e dal sistema ad assi sterzanti che riduce al minimo l’effetto della coppia sullo sterzo. Il tutto dovrebbe essere esaltato, inoltre, dalle immancabili diavolerie elettroniche che caratterizzeranno le dotazioni: è sicuro, a tal proposito, che sarà possibile utilizzare una sorta di manettino per regolare comportamento e reazione dell’auto. E – rivelano alla Honda – “in modalità R+ verrà esaltata la guida estrema”.

Escluso però il cambio sequenziale con paddles al volante. Per la Civic Type R è stato scelto un semplice manuale a 6 marce. Il team di sviluppo ha spiegato questa opzione come “la scelta giusta per ottimizzare il piacere di guida”. Secondo Suehiro Hasshi, capo di Ricerca e Sviluppo per il modello Type R, “il cambio manuale consente al guidatore di selezionare la marcia desiderata, passando ad esempio dalla quinta alla terza in prossimità di una curva. La Civic Type R è stata studiata pensando proprio agli appassionati della guida, e siamo certi che sia questa la scelta migliore”. Inutile dire che è anche una scelta che consente di contenere i costi, come impone tra l’altro la vocazione europea di quest’auto, sviluppata e realizzata secondo lo stile di guida europeo e costruita presso lo stabilimento inglese di Swindon.

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Mercoledì 18 Marzo 2015 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 15:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA