Sulla nuova A4 allroad debutterà un nuovo schema 4WD, studiato per ridurre consumi ed emissioni di 0,3 litri/100 km rispetto all'attuale

Audi quattro ultra, la trazione integrale con efficienza totale che riduce i consumi

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INGOLSTADT - Al Salone di Ginevra Audi presenterà la sua nuova trazione integrale "quattro ultra", dove la seconda parola sta a indicare la particolare efficienza del sistema, che è dedicato alle auto con motore longitudinale. Debutterà sulla nuova Audi A4 allroad a metà 2016, per arrivare poi su tutta la gamma, limitatamente ai motori con non più di 500 Nm di coppia.

Rispetto alla trazione "quattro" attuale consuma 0,3 L/100 km in meno, il che vuol dire che a parità di auto e di motorizzazione il consumo medio delle quattro ruote motrici rispetto alle due sale solo di 0,2 L/100 km (ora di 0,5 L/100 km). Allo stesso tempo, però, il comportamento dinamico rimane invariato rispetto al sistema odierno. Questo accade grazie all'interazione tra componenti di nuova concezione e una logica di gestione più sofisticata. Nello specifico, la nuova trazione integrale ha un funzionamento predittivo e intelligente, grazie ai sensori che monitorano costantemente i dati relativi alla dinamica, alle condizioni stradali e al comportamento di guida.

Il risultato è una trazione quattro sempre pronta ad entrare in funzione, ma che in condizioni di marcia standard, con bassi carichi aderenza ottimale, si comporta come una trazione anteriore. Così, le quattro ruote motrici vengono attivate on-demand, rimanendo scollegate quando non servono, a tutti vantaggio dei consumi.

Il funzionamento del sistema prevede che ogni 10 millisecondi vengano rilevati e analizzati dati diversi, come l'angolo di sterzata, l'accelerazione trasversale e longitudinale e la coppia del motore; così l'attivazione della trazione integrale si realizza attraverso tre step: proattiva, predittiva e reattiva. Nel primo livello, che si basa esclusivamente su questi dati, la centralina rileva il punto in cui una delle ruote raggiunge il limite di aderenza. Il calcolo viene effettuato con un anticipo di circa 0,5secondi e se la ruota registra un grado prestabilito del limite di aderenza, la trazione integrale viene attivata. Nel secondo livello, poi, la centralina considera soprattutto lo stile di guida del conducente, lo stato dell'ESC, la modalità driveselect impostata e il riconoscimento del rimorchio.

Nel terzo livello, quello che si usa più raramente, il sistema reagisce a cambiamenti improvvisi del coefficiente di attrito, che si verificano per esempio quando gli pneumatici passano dall'asfalto asciutto a una lastra di ghiaccio. Quando la trazione integrale è attiva, poi, viene costantemente calcolato il rapporto di distribuzione ottimale della coppia motrice tra assale anteriore e posteriore e la stessa viene distribuita di conseguenza.

La maggiore efficienza, infine, è dovuta alle due frizioni integrate nella catena cinematica. Quando il sistema passa alla trazione anteriore, la frizione anteriore multidisco posizionata all'uscita del cambio disinserisce l'albero posteriore. Inoltre nel differenziale posteriore c'è una frizione di separazione che viene aperta, riducendo la principale causa di perdita di coppia nella parte posteriore della catena cinematica. Il peso totale del sistema è aumentato solo di 4kg rispetto al precedente.
 

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Domenica 28 Febbraio 2016 - Ultimo aggiornamento: 17:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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