GTZero è un omaggio alla storia di Italdesign con una visione sul futuro - ha detto Filippo Perini, head of design dell'azienda torinese

Italdesign GTZero, a Ginevra celebra la tradizione con un concept avveniristico

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GINEVRA - La nuova Italdesign celebra la storia dell'Azienda e il suo enorme contributo all'evoluzione del progetto automobilistico (oltre 200 modelli forniti alle industrie, oltre a un numero ancora superiore di lavori ingegneristici) con la concept futuribile GTZero, che prefigura possibili applicazioni di una piattaforma modulare idonea ad ospitare sistemi elettrici o ibridi e in grado di offrire un abitacolo con configurazione variabile 2+2 oppure 3+1. «GTZero è un omaggio alla storia di Italdesign con una visione sul futuro - ha detto Filippo Perini, head of design dell'azienda torinese -.

È la nostra visione per un classico, la Gran Turismo, che guarda alla tradizione dei carrozzieri italiani, ma è aggiornata alle tecnologie e alle esigenze di domani ed emette zero emissioni di CO2, da cui il nome GTZero». In questa auto del domani si ritrovano soluzioni già presenti in alcune concept car del passato: i flap attivi sul cofano anteriore sono, ad esempio, una citazione dell'Alfa Romeo Scighera del 1997, mentre il cofano lungo, i parafanghi pronunciati e la coda spiovente sono un omaggio alla Daewoo Bucrane del 1995.

L'impostazione da sportiva da poter usare con la famiglia richiama invece la Ferrari GG50. La coda tronca e la continuità delle linee richiamano infine la Bizzarrini Manta, che nel 1968 segnò il debutto della Italdesign. Basata su un telaio modulare monoscocca in carbonio con batterie integrate, la GTZero è dotata di un powertrain elettrico composto da tre motori, due sull'asse anteriore, uno sul posteriore, in grado di erogare una potenza complessiva di 360 kW con trazione integrale e quattro ruote sterzanti. Raggiunge una velocità massima limitata a 250 km/h e ha un'autonomia di circa 500 km, con l'80% della carica raggiungibile in circa 30 minuti di collegamento alla rete elettrica.

La forma slanciata e dinamica della Gran Turismo si combina con un abitacolo accogliente e generoso: trovano infatti posto due adulti e due bambini o, avanzando il sedile del passeggero, tre adulti ed un bambino, alle spalle del guidatore. Lo sbalzo posteriore ridotto, il muso allungato e l'altezza contenuta ne caratterizzano il carattere sportivo, mentre la conformazione shooting-brake consente di riporre comodamente tre bagagli nel vano posteriore e altri due in quello anteriore, rendendo GTZero un'auto perfetta anche per viaggi di medio e lungo raggio.

Less is more un concetto sul quale si è fondato gran parte del design industriale degli ultimi anni, è stato applicato nell'abitacolo, che colpisce proprio per l'estrema pulizia delle linee e l'essenzialità delle soluzioni adottate. L'andamento della plancia è scandito da tre grandi bocchette che sfruttano appieno un'innovativa tecnologia di ventilazione (utilizzata per alcuni ventilatori domestici di alta gamma, mai sperimentata in una vettura), in cui il flusso d'aria è generato dall'ergonomia della bocchetta stessa, che garantisce una aerazione omogenea e diffusa ed un design estremamente minimale e sofisticato.

Altra caratteristica dell'abitacolo è l'assenza di pulsanti, con l'unica eccezione del freno di stazionamento. Tutti i controlli sono demandati a superfici vetrate con controllo multitouch: a seconda di quante dita vengono appoggiate su di esse, appaiono differenti menu ed impostazioni.
 

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Venerdì 4 Marzo 2016 - Ultimo aggiornamento: 21:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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