Opel GT Concept è l'elogio della purezza, l'esaltazione della semplicità. É un esercizio di stile con soluzioni innovative, tipo quella delle portiere che si infilano dentro la carrozzeria dietro le ruote anteriori

Opel GT Concept, linee essenziali e soluzioni innovative per questo elogio della purezza

di Mattia Eccheli
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GINEVRA – Gli angoli, questi sconosciuti: nessuna sporgenza, né fuori né dentro. Opel GT Concept potrebbe essere la sportiva del futuro della casa del Fulmine. Il condizionale è d'obbligo perché malgrado gli apprezzamenti che il costruttore tedesco fa sapere di aver ricevuto, la sua produzione in serie è ancora circondanata da un punto interrogativo: “Non tutto quello che mi piace poi si può realizzare”, ammette Karl-Thomas Neumann, CEO di Opel Group. “Farò di tutto perché venga prodotto”, sorride Tina Mueller, capo del marketing e influentissima manager della società.


Opel GT Concept è l'elogio della purezza, l'esaltazione della semplicità. É un esercizio di stile con soluzioni innovative, tipo quella delle portiere che si infilano dentro la carrozzeria dietro le ruote anteriori (con pneumatici voluttuosamente rossi come la Motoclub 500 del 1928) e che rendono semplice l'accesso all'abitacolo (1,18 metri di altezza totali). La stessa plancia splendidamente libera è un salto nel futuro, anche perché i comandi sono vocali o tattili. Niente manopole o pulsanti.


Visto che erano stati chiamati a creare un concept, i designer coordinati da Mark Adams non hanno dovuto concentrarsi su “dettagli” come i tergicristalli o come l'apertura del cofano. Circa i retrovisori, assenti anche quelli, Adams precisa: “Sono sostituiti da telecamere, un'opzione consentita in Europa con la fine del 2016”. Opel GT Concept è una due posti coupé da 3,85 metri di lunghezza e 1,68 di larghezza. Sembra nata nella galleria del vento, figlia di una leggera brezza che coccola le superfici splendidamente lisce. La casa tedesca, del resto, non la immagina come un tuono perché il motore centrale montato anteriormente è un turbo “delicato” a tre cilindri da 1.0 litro da 145 cavalli. Con 210 chilometri all'ora di velocità massima è comunque una sportiva a trazione posteriore in grado regalare grandi emozioni.


Grazie all'interfaccia uomo macchina HMI, la sportiva che forse verrà ha un sistema attivo che si adegua al guidatore e non il contrario: “Il risultato è un dialogo in cui la vettura risponde con voce affascinante ed è per esempio in grado di scegliere la musica, il percorso o la temperatura più adatti al momento”. In pratica, sintetizza Opel, è come “un amico seduto accanto a noi”. Anche la trasmissione è avveniristica, perché il cambio ha una funzione di autoapprendimento.
 

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Giovedì 10 Marzo 2016 - Ultimo aggiornamento: 11-03-2016 12:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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