La Opel Insignia Grand Tour

Opel Insignia, Grand Tourer o Sports Tourer l'ammiraglia del Fulmine alza ancora l'asticella

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

FRANCOFORTE – C'erano una volta la Kapitan, la Admiral e la Dipolmat. Poi, più tardi, sono arrivate la Vectra e la Signum che da quasi 10 anni sono state sostituite dalla nuova ammiraglia Opel Insignia. Con la prima generazione la casa del Fulmine ha trasferito nella classe non premium tecnologie e funzioni fino a qual momento riservate solo ad una cerchia piuttosto ristretta di danarosi clienti dei segmenti di mercato più esclusivi. Con la seconda generazione, quella che debutta adesso, il costruttore conferma questa strategia, che anzi amplifica forte del successo di un modello già commercializzato in oltre 900.000 esemplari.
 

 

Ispirata ad alcuni elementi stilistici della concept Monza, la nuova Insignia (disponibile solo come Grand Tourer a 5 porte e Sports Tourer, ma non più a 4 porte) è ancora più bella e meglio equipaggiata, ma sempre accessibile. Soprattutto rispetto alle rivali tedesche: la divisione marketing fa notare come, a parità di dotazioni, l'ammiraglia del Fulmine costi almeno un terzo in meno rispetto alla concorrenza. In Italia, Opel ha scelto addirittura di ridurre il listino delle varianti a gasolio con una forbice rispetto al modello uscente che oscilla tra i 650 dell'entry level (Advance Turbo D da 2.0 litri e 110 cavalli con cambio manuale a 6 marce da 30.250 euro) e gli 850 della Innovation con la declinazione da 136 cavalli (da 33.050 euro) sia con la trasmissione automatica sia con quella manuale. Il prezzo include un importante aggiornamento delle dotazioni di serie, delle quali fanno parte adesso il freno di stazionamento elettrico, il keyless, l'Intellilink R 4.0, le luci diurne a Led, i Led posteriori e l'OpelEye. Con la scelta di sforbiciare il costo delle versioni a gasolio, Opel lascia intendere la direzione che verrà imboccata nel futuro e conferma la determinazione nel mantenere l'altissimo tasso di fedeltà dei clienti di Insignia.

Sviluppata sulla nuova piattaforma condivisa con la ormai ex casa madre Gm, la E2, la rinnovata ammiraglia guadagna diversi centimetri in lunghezza (4,9 metri la 5 porte e praticamente 5 la Sports Tourer). Con 92 millimetri di passo in più offre molto spazio agli occupanti. Allo stesso tempo perde fino a 175 chilogrammi di peso, che arrivano a 200 sulla familiare. Sotto il cofano (attivo, per migliorare la protezione dei pedoni) propone la nuova unità turbo da 1.5 litri da 165 cavalli (quella da 140 non è a listino in Italia) che arriva dall'Ungheria e che rappresenta il nuovo entry level a benzina della gamma subentrando al “vecchio” 1.6 litri. Il costruttore assicura una riduzione dei consumi fra il 3 ed il 10%.
 

Più bassa di 3 centimetri e più larga di 1, la Insignia è più reattiva su strada. Chi la vuole “esagerata” non deve fare altro che optare per i due top di gamma – i 2.0 litri turbo: benzina da 260 cavalli con la nuova trasmissione automatica a otto rapporti e diesel da 170 con il cambio manuale a sei marce – con il rivisitato telaio felx-ride a tre modalità di guida e la trazione integrale con il Torque Vectoring. Con il sistema Twinster messo a punto assieme alla Gkn Opel si congeda dal differenziale posteriore per avvalersi di una doppia frizione che distribuisce la coppia dove serve limitando l'intervento dei freni. Ma già con il più piccolo turbo benzina da 1.5 litri (comunque 250 Nm di coppia) si avverte l'impronta più “spavalda” dell'auto, che offre una seduta decisamente bassa ed un aumentato piacere di guida.

Quello che non c'è di serie si può avere a richiesta (dai sedili ergonomici Agr contro il mal di schiena al parabrezza ed ai sedili riscaldabili, per la prima volta anche quelli esterni posteriori), inclusi diversi sistemi di assistenza alla guida. Insignia porta sul mercato anche i proiettori IntelliLux a matrice di prossima generazione con un maggior numero di fari Led, cioè 32, il doppio rispetto a quelli disponibili su Astra. Un'ammiraglia, insomma, si riconosce anche da come illumina la strada: gli abbaglianti, ad esempio, arrivano a 400 metri. Ma il sistema è anche in grado di regolare il fascio di luce in base alle situazioni, allargandosi, restringendosi o perfino cambiandone la distribuzione.
 

  • condividi l'articolo
Sabato 1 Aprile 2017 - Ultimo aggiornamento: 15:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti