È una city car ma si trasforma in velivolo e, persino, in treno a più carrozze

Ecco Pop.up, l'utilitaria Italdesign-Airbus che prende il volo

di Rachele Grandinetti
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Non è fantascienza: è realtà all'avanguardia. D’altronde, nell’era del self-driving non dovrebbero più sorprenderci le nuove idee che cercano di farsi strada. Al Salone di Ginevra, Airbus e Italdesign hanno presentato Pop.up, un sistema di trasporto - perché definirla auto è decisamente riduttivo - che coniuga il viaggio su quattro ruote e quello aereo.

È un progetto in fase di sperimentazione ma è concreto e disegna il futuro della mobilità. A pochi mesi dall’annuncio, Pop.up ha fatto il suo ingresso al Salone per raccontare il nuovo modo di concepire i trasporti perché siano intelligenti e, soprattutto, sostenibili. L’auto, infatti, è elettrica, ciò vuol dire che si sposta a emissioni zero. Il problema traffico, però, non è “solo” una questione ambientale. L’incremento previsto nell’arco dei prossimi 15 anni è preoccupante e l’urbanistica tradizionale non sarà più in grado di far fronte al caos. Sempre più aziende, quindi, scelgono di mettere sul mercato prodotti versatili.

Sembrava una roba da "Ritorno al futuro" e invece le auto volanti sono atterrate nel presente. Così, all’occorrenza, il conducente può scegliere quale spazio sfruttare per muoversi più agevolmente. Pop.up è legata ad un’applicazione dotata di intelligenza artificiale che propone ai passeggeri a bordo (di cui riconosce il volto) la soluzione più conveniente in base a tempo e traffico valutando anche un abbinamento aereo-terrestre.

Ma Pop.up non viaggia da sola: in versione city car, infatti, si può agganciare ad altre Pop.up creando una sorta di treno a più carrozze. Mathias Thomsen, Direttore Generale della divisione Urban Air Mobility di Airbus, ha dichiarato: «Aggiungere la terza dimensione a reti di trasporto fluide e multi-modali migliorerà senza dubbio il nostro modo di vivere migliorando il nostro modo di spostarci. Per progettare e realizzare soluzioni efficaci per spostamenti via aria e via terra serve una collaborazione tra il settore aerospaziale e quello automobilistico, oltre alla partecipazione degli enti statali per le infrastrutture e la normativa».

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Mercoledì 8 Marzo 2017 - Ultimo aggiornamento: 09-03-2017 19:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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