la Toyota bZ4X

Toyota, pronto il debutto del Suv a batterie. Imminente il lancio della bZ4X sulla prima piattaforma “full electric” di Nagoya

di Nicola Desiderio
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La mobilità del futuro è emozione e deve essere per tutti. Ma se così deve essere, non può essere elettrificata al 100%. È Il paradosso di Toyota, il costruttore che ha creduto per primo nell’elettrificazione e presenta contemporaneamente la bZ4X, la GR86 e la nuova Aygo X. Da un lato, la prima auto delle Tre Ellissi basata su una piattaforma nativa per auto elettriche, dall’altro la terza generazione di un modello che, munito ancora di soli pistoni, punta di nuovo sul segmento più basso del mercato, quello che praticamente tutti i costruttori stanno abbandonando perché poco redditizio, ma che in Italia vale ancora il 17% e oltre un milione di unità all’anno in tutta Europa.

In mezzo la nuova piccola coupé che tiene alta la passione per la guida con il suo motore boxer 4 cilindri 2.4 da 234 cv, la trazione posteriore, un peso contenuto e un listino accessibile incorporando nel nome le iniziali del Gazoo Racing che ha vinto e vuole vincere ancora nel WEC, a Le Mans, nel WRC e alla Dakar. Tra i due estremi c’è soprattutto l’ibrido che permette a Toyota di avere le emissioni di flotta più basse e continuerà ad essere ancora per qualche anno il punto di incontro ideale tra l’abbattimento delle emissioni e dei consumi e la necessità di muoversi.
Il manifesto ideale di questa filosofia è la Yaris che, oltre ad essere l’auto senza spina più virtuosa sul mercato (64 g/km di CO2), è anche la GR da 261 cv a trazione integrale che dà vita ad un monomarca rally ed è derivata da quella che vince nel WRC.

Pronta a superarla nei numeri, almeno in Italia, è la Yaris Cross, il suv lungo 4,18 metri che condivide con la sorella il sistema ibrido (3 cilindri 1.5 più elettrico da 116 cv), ma ha più spazio, un bagagliaio da 397 litri e anche la trazione integrale. Punto di contatto è anche la piattaforma GA-B che fa da base anche alla Aygo. Qui la lunghezza è di 3 e 70 e l’aggiunta di X (leggasi “cross”) al nome è dovuto alla “suvizzazione” che si esprime in un’altezza di 1,51 metri (+5 cm) e in grandi ruote montate su cerchi da 18”, ciliegina sulla torta di uno stile accattivante e colorato anche all’interno. Crescono il bagagliaio (231 litri, +60), la dotazione di sicurezza e la connettività con sistemi infotelematici aggiornabili a distanza, pienamente compatibili con qualsiasi smartphone e dotati di schermi da 7” o 9”. Rimane identico il motore: l’indistruttibile 3 cilindri mille da 72 cv con cambio manuale a 5 rapporti o automatico CVT. All’estremo opposto la bZ4X, suv che nasce sulla piattaforma e-TNGA destinata a supportare altri 5 modelli completamente elettrici.

Lunga 4,69 metri, è a trazione anteriore (150 kW) o integrale (160 kW), ha una batteria da 71,4 KWh che garantisce fino a 450 km di autonomia e un’efficienza di almeno il 90% per 10 anni o 240.000 km. Si ricarica fino a 150 kW o anche con il tetto fotovoltaico che fornisce energia per 1.800 km all’anno inoltre si potrà avere con lo sterzo by-wire, dunque senza collegamento meccanico tra volante e ruote. Un gradino sotto per grado di elettrificazione è la RAV4 plug-in hybrid capace di uno 0-100 km/h in 6 secondi, consumare 1 litro/100 km per 22 g/km di CO2 e andare in elettrico per almeno 75 km. E ad allargare ulteriormente la gamma delle Toyota a ruote alte arriverà anche la nuova Corolla Cross, dotata del sistema full-hybrid di quinta generazione, ancora più piacevole da guidare e ancora più efficiente per fare un altro passo verso l’abbattimento delle emissioni. All’orizzonte c’è sempre l’idrogeno, non solo per auto fuel cell come la Mirai, ma anche come combustibile per auto con motore a pistoni, anche per le competizioni. Come sempre, ragioni ed emozioni.

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Martedì 30 Novembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 23-12-2021 08:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA