La Sportequipe 8 ibrida plug-in

DR, Molise Motor Valley. Periodo magico per il Gruppo di Isernia, sbocciato sulla via della Seta

di Sergio Troise
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C’era una volta una piccola azienda meridionale finita sull’orlo del crac per aver tentato l’impresa, arditissima, di sfidare i colossi dell’auto. Si chiamava DR (dalle iniziali del fondatore Massimo Di Risio), non disponeva di concessionari e vendeva le proprie auto nei supermercati; era del tutto insufficiente la rete di assistenza e non mancarono polemiche legate alla qualità di certi modelli importati dalla Cina e completati (per operazioni marginali) nel piccolo stabilimento di Macchia d’Isernia, in Molise. Svanì nel nulla anche il tentativo di acquistare l’ex impianto Fiat di Termini Imerese e tra il 2012 e il 2013 si arrivò al concordato preventivo e alla ristrutturazione del debito per evitare il fallimento. Incredibile ma vero, oggi questa stessa azienda è la protagonista più sorprendente del mercato italiano: vale il 2% dell’immatricolato, nella prima metà del 2022 ha registrato un +168% rispetto allo stesso periodo del 2021 e ha superato marchi storici come Alfa Romeo, DS, Honda, Mazda, Mini, Opel, Suzuki (e non solo).

Si prevede che a fine anno raggiunga i 400 milioni di fatturato. È in questo contesto che è stata annunciata la creazione di una holding denominata DR Group in grado di controllare 4 marchi: ai già noti DR ed EVO (il primo destinato a modelli fino a 30.000 euro, il secondo a veicoli low cost con prezzi compresi tra 15.000 e 20.000 euro) si sono aggiunti Sportequipe e ICKX. Al contempo è stato avviato il potenziamento dello stabilimento di Macchia d’Isernia, dove circa 400 dipendenti lavorano su tre turni. Avviati anche piani di crescita mirati all’export, inizialmente in Francia, Spagna e Bulgaria, dove dr conta di sfruttare un’arma rivelatasi finora infallibile: la disponibilità di prodotto, che comporta tempi di consegna tra i 20 e i 40 giorni, contro i 6 mesi e più di molti colossi dell’auto.

La base del successo – sarà bene sottolinearlo - sta tutta nel solido accordo di partnership con i cinesi di Chery, Jac Motors e BAIC, i quali forniscono l’intera gamma alla casa molisana, rispettando però le normative europee in materia di sicurezza, emissioni e tecnologia. In Italia viene curata la definizione di aspetti non secondari dello stile (decisamente piacevole) e degli allestimenti (pochi optional, molte dotazioni di serie e buona qualità dei materiali). 
Particolare interessante, i modelli compresi tra 4 e 4,50 metri sono tutti disponibili con lo stesso motore 1.5 ma declinato in varie potenze e – altro aspetto non secondario - con l’opzione gas, che fa della DR 4.0 l’auto a GPL più venduta in Italia nel mese di ottobre. Fa eccezione EVO, il marchio dedicato al primo modello elettrico della Casa molisana: un piccolo crossover (4,1 metri) nato su base Jac, con 5 porte e 5 posti, accreditato di un’autonomia di 300 km a emissioni zero.

Presentati lo scorso giugno al MIMO, sono ora in arrivo anche i primi modelli Sportequipe e ICKX, nuovi brand che fanno del DR Group un produttore generalista. ICKX debutta con il K2, fuoristrada 4x4 duro e puro spinto da un tradizionale turbodiesel da 162 cv abbinato a un cambio automatico doppia frizione; Sportequipe mira invece a sportività, lusso ed ecosostenibilità con 4 nuovi Suv, un pick-up e una citycar elettrica tutti da scoprire.

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Mercoledì 30 Novembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 09:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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