
DR, Molise Motor Valley. Periodo magico per il Gruppo di Isernia, sbocciato sulla via della Seta

Nuova DR 3.0, il Suv compatto fa un salto tecnologico e qualitativo. Confermate le motorizzazioni benzina e GPL

DR, Molise Motor Valley. Periodo magico per il Gruppo di Isernia, sbocciato sulla via della Seta

DR, Molise Motor Valley. Periodo magico per il Gruppo di Isernia, sbocciato sulla via della Seta
C’era una volta una piccola azienda meridionale finita sull’orlo del crac per aver tentato l’impresa, arditissima, di sfidare i colossi dell’auto. Si chiamava DR (dalle iniziali del fondatore Massimo Di Risio), non disponeva di concessionari e vendeva le proprie auto nei supermercati; era del tutto insufficiente la rete di assistenza e non mancarono polemiche legate alla qualità di certi modelli importati dalla Cina e completati (per operazioni marginali) nel piccolo stabilimento di Macchia d’Isernia, in Molise. Svanì nel nulla anche il tentativo di acquistare l’ex impianto Fiat di Termini Imerese e tra il 2012 e il 2013 si arrivò al concordato preventivo e alla ristrutturazione del debito per evitare il fallimento. Incredibile ma vero, oggi questa stessa azienda è la protagonista più sorprendente del mercato italiano: vale il 2% dell’immatricolato, nella prima metà del 2022 ha registrato un +168% rispetto allo stesso periodo del 2021 e ha superato marchi storici come Alfa Romeo, DS, Honda, Mazda, Mini, Opel, Suzuki (e non solo).
Si prevede che a fine anno raggiunga i 400 milioni di fatturato. È in questo contesto che è stata annunciata la creazione di una holding denominata DR Group in grado di controllare 4 marchi: ai già noti DR ed EVO (il primo destinato a modelli fino a 30.000 euro, il secondo a veicoli low cost con prezzi compresi tra 15.000 e 20.000 euro) si sono aggiunti Sportequipe e ICKX. Al contempo è stato avviato il potenziamento dello stabilimento di Macchia d’Isernia, dove circa 400 dipendenti lavorano su tre turni. Avviati anche piani di crescita mirati all’export, inizialmente in Francia, Spagna e Bulgaria, dove dr conta di sfruttare un’arma rivelatasi finora infallibile: la disponibilità di prodotto, che comporta tempi di consegna tra i 20 e i 40 giorni, contro i 6 mesi e più di molti colossi dell’auto.
La base del successo – sarà bene sottolinearlo - sta tutta nel solido accordo di partnership con i cinesi di Chery, Jac Motors e BAIC, i quali forniscono l’intera gamma alla casa molisana, rispettando però le normative europee in materia di sicurezza, emissioni e tecnologia. In Italia viene curata la definizione di aspetti non secondari dello stile (decisamente piacevole) e degli allestimenti (pochi optional, molte dotazioni di serie e buona qualità dei materiali).
Particolare interessante, i modelli compresi tra 4 e 4,50 metri sono tutti disponibili con lo stesso motore 1.5 ma declinato in varie potenze e – altro aspetto non secondario - con l’opzione gas, che fa della DR 4.0 l’auto a GPL più venduta in Italia nel mese di ottobre. Fa eccezione EVO, il marchio dedicato al primo modello elettrico della Casa molisana: un piccolo crossover (4,1 metri) nato su base Jac, con 5 porte e 5 posti, accreditato di un’autonomia di 300 km a emissioni zero.
Presentati lo scorso giugno al MIMO, sono ora in arrivo anche i primi modelli Sportequipe e ICKX, nuovi brand che fanno del DR Group un produttore generalista. ICKX debutta con il K2, fuoristrada 4x4 duro e puro spinto da un tradizionale turbodiesel da 162 cv abbinato a un cambio automatico doppia frizione; Sportequipe mira invece a sportività, lusso ed ecosostenibilità con 4 nuovi Suv, un pick-up e una citycar elettrica tutti da scoprire.
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