La Mercedes EQE Suv

Mercedes, l'asso in mano è l'efficienza. La Stella punta su interventi per ridurre il consumo e migliorare l’autonomia delle sue elettriche

di Mattia Eccheli
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«Investire in tecnologia si è sempre rivelato redditizio per noi», parola di Markus Schäfer, responsabile di Sviluppo e Acquisti di Mercedes-Benz Group, uno degli uomini forti della Stella. Il manager anticipa l’imminente trasferimento di parte delle soluzioni impiegate per il prototipo Vision Eqxx (8,3 kWh/100 km) sulle compatte della gamma elettrica a partire dal 2024: «La riduzione dei consumi di energia delle auto nate sulla nuova piattaforma sarà significativa», assicura. E snocciola un dato impressionante: sotto i 12 kWh/100 km reali. Efficienza è la nuova parola d’ordine del costruttore di Stoccarda, che si concentra sempre di più sul lusso per corteggiare quel ristretto, ma sempre più ampio numero di milionari che possono spendere molti soldi per un’auto dai contenuti sempre più raffinati.

A margine del MondialParis, presso il Museo Rodin e non al salone, Mercedes ha esibito la declinazione Suv della Eqe, il quarto veicolo sviluppato sulla piattaforma elettrica per i veicoli di lusso e di grandi dimensioni (gli altri tre sono la Eqs, la Eqs Suv e la Eqe). Il sinuoso modello è stato accorciato rispetto alla berlina: è lungo 4,86 metri e ha un passo di 3,03. La Eqe Suv è anche il primo modello a zero emissioni offerto in declinazione Amg (una quindicina di millimetri di lunghezza in più), nonostante venga fabbricato in Alabama, nello stabilimento di Tuscaloosa.
Tradotta sull’inedito Suv della gamma Eq, l’efficienza della Stella include la pompa di calore di serie, oltre che un coefficiente aerodinamico contenuto (0,25). Ai clienti Mercedes offre anche più serenità con il prolungamento della garanzia della batteria da una novantina di kWh: non 7, ma addirittura 10 anni, fino a un massimo di 250.000 chilometri, ossia 90.000 in più rispetto alla media, seppur a determinate condizioni. L’autonomia promessa dal costruttore nel ciclo Wltp arriva fino a 590 chilometri e si ferma fra i 470 e i 488 per le declinazioni Amg 53 4Matic+ da 687 cv e 1.000 Nm di coppia (poco meno di 2.700 kg di peso a secco) e 43 4Matic da 476 e 858. 
L’entry level della Eqe Suv è la 350+ a due ruote motrici da 292 cavalli e 565 Nm di coppia e con 750 kg di carico rimorchiabile. Poi ci sono le 4Matic 350 e 500 da 292 (765 Nm) e 408 cavalli (858) per le quali la percorrenza annunciata è di 558 e 547 km. La capacità di traino di entrambe raggiunge i 1.800 kg. Con il pacchetto Dynamic Plus, la Amg più performante viaggia fino a 240 orari (210 per la 43 4Matic) e passa da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi. Le varianti sono tre: una a trazione posteriore e le altre due a quattro ruote motrici, senza contare le due della Eqe Amg, entrambe a trazione integrale, seppur con caratteristiche differenti. Esteticamente i modelli di Affalterbach si distinguono per la griglia frontale caratterizzata dagli elementi verticali, mentre sul cofano motore, per la prima volta, la targhetta Amg sostituisce la Stella. A differenza della rivale con le insegne dell’Elica, che punta su un generosissimo schermo posteriore, la Stella propone l’Mbux hyperscreen anteriore che si estende per 141 centimetri in larghezza, coprendo quasi per intero la plancia.

I lusso declinato da Mercedes sul nuovo Suv elettrico è stato presentato dal Ceo in persona, Ola Källenius, il quale ha chiamato ospiti illustri per parlare del nuovo sistema audio Dolby Atmos che alza ulteriormente l’asticella del piacere dell’intrattenimento musicale all’interno dell’ovattato abitacolo. Grazie alla collaborazione con la società americana (e con Apple per rendere disponibili oltre 100 milioni di brani) la qualità acustica in auto finirà con l’essere paragonabile a quella di una sala di incisione. Mercedes si è fidata dei propri clienti, che hanno dichiarato di ascoltare la musica molto di più in auto che a casa. Dopo l’esperienza sonora, il costruttore soddisferà anche gli altri sensi, a cominciare dall’olfatto, visto che sul tatto ha già lavorato molto e non smetterà di farlo, ha promesso Schäfer, che ha ricordato i 7 miliardi di investimenti destinati ogni anno dalla Stella a ricerca e sviluppo.

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Mercoledì 30 Novembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 10:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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