La hypercar Alpine seguirà il regolamento tecnico LMDh e sarà basata su telaio Oreca. Sarà presentata il 9 giugno a Le Mans e parteciperà al WEC 2024

Alpine presenterà a Le Mans la sua hypercar LMDh per correre nel WEC 2024

di Nicola Desiderio
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Alpine presenterà sua hypercar LMDh (Le Mans Daytona hybrid) nell’immediata vigilia della prossima edizione della 24 Ore di Le Mans prevista per il 10-11 giugno prossimi in vista dell’ingresso nella massima categoria del WEC per la stagione 2024.

Il prototipo sarà presentato alle ore 11:30 del 9 giugno all’interno dell’Alpine Paddock Center allestito all’interno del circuito francese e celebrerà la propria tradizione sportiva con la A290_β, concept presentato di recente e che anticipa la prossima R5 Alpine elettrica. Sarà presente anche la Alpenglow, concept mostrato per la prima volta al Salone di Parigi del 2022, un anno dopo l’annuncio del programma LMDh, e sarà all’interno del Village Hydrogène.

E la prima immagine della hypercar francese sembra rimandare proprio alla Alpenglow che però ha un sistema di propulsione a idrogeno. Anche questo tuttavia è un messaggio a Le Mans dove, secondo quanto già annunciato dall’ACO e della FIA, dal 2026 saranno ammesse auto alimentate a idrogeno, utilizzato sia come vettore energetico con le fuel cell sia come combustibile per i motori a pistoni opportunamente modificati, così come sulla Alpenglow.

Quest’ultima dunque può vantare legami sia con il futuro immediato, rappresentato dalla nuova LMDh, sia con quello più lontano, rappresentato invece dal prototipo con il quale la Alpine potrebbe gareggiare in futuro alla 24 Ore di Le Mans dove dal 2030 la classe regina sarà costituita esclusivamente da vetture alimentate ad idrogeno. Altra chicca celebrativa, sarà il debutto dell’A110 R Le Mans con motore centrale 1.8 da 300 cv e peso al di sotto di 1.100 kg.

L’Alpine parteciperà anche quest’anno alla 24 Ore di Le Mans con due vetture nella classe LMP2 gestite dal team Signatech con il quale ha raccolto risultati di rilievo con tre titoli piloti e altrettanti trionfi a Le Mans nel 2016, 2018 e 2019. Nelle due stagioni precedenti ha anche partecipato nella classe Hypercar, ma con un prototipo basato sul precedente regolamento LMP1 in deroga. Ciononostante, lo scorso anno ha insidiato fino alla fine della stagione il titolo alla Toyota vincendo anche due gare: a Sebring e a Monza.

La Alpine LMDh avrà telaio Oreca, come la Acura ASX-06 che corre solo nel campionato IMSA, ma un’estetica diversa così come diversa sarà la parte termica del suo sistema ibrida dove invece motogeneratore elettrico (Bosch), batteria (Williams) e cambio (Xtrac) sono in comune con tutte le altre vetture che rispondono al regolamento LMDh il quale prevede una potenza complessiva di 500 kW e peso minimo di 1.030 kg.

Del motore a pistoni non si sa nulla, così come ignoti sono i piloti che saranno al volante delle due vetture che saranno iscritte al WEC 2024. Si sa soltanto che il lavoro di sviluppo è già iniziato da tempo e la vettura sarà in pista già da quest’estate per fare i suoi primi chilometri in pista. Con ogni probabilità, così come accaduto per la “cugina” Acura, lo shakedown avverrà sul circuito di Magny Cours dove Oreca ha il suo quartier generale.

L’Alpine ha già vinto la classifica assoluta della 24 Ore di Le Mans nel 1978, anche quella volta insieme a Renault il cui ruolo apparve allora più visibile. E fu una vittoria tutta francese grazie a Jean-Pierre Jaussaud, che avrebbe rivinto a Le Mans al volante di una Rondeau con motore Ford-Cosworth, e Didier Pironi, approdato poi in Ferrari nel 1981. Com’è noto, il francese perse il campionato del 1982 a causa del grave incidente a Hockenheim che gli impedì di correre le ultime quattro gare in calendario.

La Alpine con la quale il duo Jaussaud-Pironi trionfò era una A442B, iscritta insieme ad una A442A, diversa dalla prima per la mancanza del parabrezza, e ad una A443 dotata dello stesso telaio, ma con passo allungato. La struttura era tubolare con pannelli in alluminio e il motore V6 turbo 2 litri da circa 500 cv. Tutti i piloti delle tre vetture erano francesi e tra questi c’erano Jean-Pierre Jabouille, Patrick Depailler e Jean Ragnotti che hanno fatto la storia di Renault nel motorsport, anche in Formula 1 e nei rally.

Il 1978 fu l’ultimo anno di partecipazione a Le Mans per Alpine e Renault che da quel momento in poi si dedico esclusivamente alle altre due discipline, in particolare alle monoposto. L’arrivo dell’Alpine nel 2024 sarà accompagnato anche da quello della Lamborghini (la prima e unica con telaio Ligier) e della BMW rimpolpando il plotone delle Hypercar che saranno presenti al via della prossima stagione e alla 24 Ore di Le Mans. Accanto infatti alle LMH (Le Mans Hypercar) Ferrari, Peugeot e Toyota troverà anche le LMDh Cadillac (telaio Dallara come la BMW) e Porsche (telaio Multimatic).

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Giovedì 8 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 11:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA