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La Ferrari si presenta alla 24 Ore di Le Mans nella classe regina dopo 50 anni con il miglior tempo nel corso della prima giornata andata ieri in scena sui 13.626 metri che nel prossimo fine settimana saranno il teatro dell’edizione del Centenario della “corsa delle corse”.
A far segnare il miglior tempo è stata la 499P del team Ferrari AF Corse numero 51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi che ha fermato il cronometro a 3:29.504 precedendo la Porsche 963 di Estre-Lotterer-Vanthoor (3:29.648) del team Porsche Penske Motorsport e la Toyota GR010 numero 7 del Toyota Gazoo Racing guidata dal trio Conway-Kobayashi-Lopez (3:29.827). Anche l’altra 499P di Fuoco-Molina-Nielsen e l’altra 963 ufficiale numero 75 di Nasr-Jaminet-Tandy sono scese sotto il muro del 3:30 e anche quella numero 5 di Cameron-Christensen-Makowicky e la Peugeot 9X8 numero 93 di Di Resta-Jensen-Vergne sono arrivate a meno di un secondo dalla vettura più veloce.
La prima delle delle Cadillac V-Series.R di Bamber-Lynn-Westbrook è arrivata a 1”169. Molto bene, se confrontiamo le loro prestazioni mostrate nelle prime tre gare del WEC, si sono comportate le due Glickenhaus 007 e la Vanwall Vandervell 680: quest’ultima, guidata da Dillmann-Guerrieri-Vautier, è 12ma con 3:31.453 a meno di 2 secondi dalla migliore, mentre l’americana, realizzata in Italia dalla Podium Advanced Technologies di Aosta, ha piazzato le sue vetture al 13° e 15° posto con la numero 708 di Dumas-Pla-Briscoe a 2”207 e la 709 di Mailleux-Bertmon-Gutierrez a 2”374.
Le Ferrari e le Porsche dunque sono state le vetture più in forma al primo assaggio di questa Le Mans 2023 occupando stabilmente la parte alta del tabellone dei tempi. Qualche problema ha invece avuto la Toyota. Al mattino infatti Conway con la numero 7 è uscito alla Tertre Rouge rimediando qualche danno, mentre la numero 8 di Buemi-Hartley-Irakawa accusa un ritardo di un secondo e mezzo. Le due giapponesi hanno faticato più delle altre a trovare la quadra, ma nel pomeriggio sono state le più veloci sul rettilineo dell’Hunaudieres superando entrambe i 342 km/h mentre le altre Hypecar si sono attestate tra i 331 km/h e i 339 km/h.
Notevole in ogni caso il numero di giri compiuto da tutte le squadre: le tre Cadillac hanno terminato ben 163 tornate, pari a 2.221 km, seguite dalle Porsche ufficiali (142 giri) senza contare quelle del team Jota. Le due Toyota hanno fatti 132 giri, la Ferrari 128 mentre le due Peugeot si sono fermate a 107. Le due Glickenhaus sono arrivate a percorrere 95 giri mentre l’unica Vanwall ha completato 62 tornate. Le squadre hanno potuto provare con temperature molto differenti: nel corso della sessione pomeridiana c’erano quasi 30 °C e l’asfalto era tra 38 e 45 °C mentre alle 10 del mattino c’erano 19 °C e l’asfalto si è tenuto per metà del tempo poco sopra i 20 °C.
La migliore delle LMP2 è stata quella del team Jota numero 28, vincitrice lo scorso anno, guidata da Henemeier-Mansson-Rasmussen-Fittipaldi (3:35.472) mentre tra le LMGTE Am la Ferrari 488 ha fatto il pieno piazzando tre vetture ai primi tre posti. La più veloce è stata la numero 66 della JMW Motorsport guidata da Nueobauer-Prette-Petrobelli con 3:56.088, ma entro il 3:57 ci sono altre nove vetture tra cui altre due Ferrari, quattro Porsche 911 RSR e l’Aston Martin Vantage numero 777 della D’Station Racing guidata da Hoshino-Stevenson-Fujii. Attardata la Corvette C8.R numero di 33 di Catsburg-Keating-Varrone (3:57.768) che ha vinto due delle tre gare già disputate nella stagione e guida la classifica.
Ma la vettura derivata dalla serie più veloce è stata la Chevrolet Camaro ZL1 derivata dalla Nascar e che gareggia al Garage 56. La vettura della Hendrick Motorsport guidata da Johnson-Rockenfeller-Button ha chiuso in 3:53.761 dando quasi due secondi e mezzo alla migliore delle LMGTE Am e raggiungendo una velocità massima di 305,6 Km/h facendo valere i 700 cv del suo V8 5,86 litri aspirato ad aste e bilancieri contro i raffinati e più piccoli motori turbocompressi delle altre auto con gli sportelli. Con circa 200 cv in meno, per limitazioni all’aspirazione e ai consumi imposte dal regolamento, non sono riuscite ad andare oltre i 303 km/h.
L’appuntamento ora è per mercoledì 7 per le prime prove libere (ci saranno in tutto quattro sessioni in due giorni) seguita dalla prima sessione ufficiale mentre la Hyperpole per decidere la griglia di partenza si terrà alle ore 20 di giovedì 8 giugno. L’inizio della gara, segnato dallo sventolìo della bandiera francese, avverrà invece alle ore 16 di sabato 10 giugno.