
Ford, origini del mito. Proprio su questo circuito la gloriosa tradizione sportiva dell’Ovale Blu ha vissuto i momenti più straordinari

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Il fascino della 24 Ore di Le Mans è irresistibile. Tra tutte le Case pronte a darsi battaglia sul Circuit de La Sarthe, Ford è senza dubbio il marchio che ha legato gran parte della sua storia sportiva alla maratona francese. Tra aneddoti, voglia di rivalsa e storie in cui uomini e macchine si sfidano fino all’ultima curva, Ford deve gran parte della sua leggenda proprio a Le Mans. E pensare che tutto nacque da un rifiuto, quello di Enzo Ferrari che nel 1963 non volle cedere le sue azioni al colosso di Detroit. Henry Ford II decise così di vendicarsi in pista nella gara più famosa del mondo: la 24 Ore di Le Mans. L’obiettivo era quello di rompere il dominio Ferrari, che sul Circuit de La Sarthe vinceva ininterrottamente da sei anni.
Nacque così la veloce e affascinante Ford GT 40 che si impose nell’edizione del 1966 occupando l’intero podio di Le Mans con Bruce McLaren e Chris Amon che tagliarono per primi il traguardo. Oltre a divenire il primo costruttore non europeo a conquistare la maratona francese, Ford si impose nelle successive tre edizioni fino al 1969. Esattamente mezzo secolo dopo, nel 2016 l’Ovale Blu è tornato a Le Mans per sfidare nuovamente Ferrari con l’avveniristica GT, erede spirituale della leggendaria GT 40. Seppur in LMGTE, come nel 1966 Ford si impose con tre GT 40 nelle prime quattro posizioni oltre a trionfare con Joey Hanson, Dirk Müller e Sebastien Bourdais.
Passano gli anni ma, quasi ciclicamente, la storia che lega Ford con Le Mans si ravviva. Esattamente 12 mesi fa a scalpitare sul Circuit de La Sarthe sono state le Mustang GT3. Le celebri pony-car americane hanno galoppato per 24 ore fino a conquistare l’agognato podio di classe LMGT3 con l’equipaggio del team Proton Competition composto da Giorgio Roda, Dennis Olsen e Mikkel Pedersen. Seppur con solamente due vetture, anziché le tre Mustang schierate nella scorsa edizione, la sfida si rinnova e Ford si presenta a Le Mans con maggiori certezze. Infatti la squadra tedesca che fa correre la Mustang GT3 nel WEC può vantare innanzitutto un anno di esperienza in più. Dimostrazione lampante è il successo di classe ottenuto nella 24 Ore di Daytona, prima gara del campionato IMSA 2025, con il terzetto composto da Christopher Mies, Dennis Olsen e Frederic Vervish, oltre al terzo posto di Austin Cindric, Sebastian Priaulx Mike Rockenfeller. La stessa Proton Competition, dopo aver rivisto le formazioni, ha centrato un secondo posto in LMGT3 nella recente 6 Ore di Spa-Francorchamps con un equipaggio per due terzi italiano composto da Stefano Gattuso, Giammarco Levorato e Dennis Olsen. Mentre sulla seconda Mustang GT3 si daranno il cambio Bernardo Sousa, Ben Tuck e Benjamin Barker.
Non cambia, invece, l’iconico V8 Coyote da 5.4 litri che spinge la Mustang GT3 sviluppata interamente dal reparto Ford Performance in stretta sinergia con Multimatic, la stessa azienda che si è occupata della GT, e da M-Sport, braccio armato del marchio americano nei rally. Non solo al presente, lo sguardo di Ford è puntato anche al futuro. Più precisamente al 2027, quando il marchio americano tornerà a lottare nella classe regina del Mondiale Endurance e nella 24 Ore di Le Mans. L’annuncio, dato all’inizio dell’anno, ha colto di sorpresa perché arrivato proprio in seguito al successo nella 24 Ore di Daytona.
Sebbene la Casa di Detroit abbia equipaggiato con i suoi motori diversi prototipi tra la fine degli anni ’90 e gli albori del nuovo millennio, l’ultima partecipazione ufficiale del marchio americano per la vittoria assoluta alla 24 Ore di Le Mans risale al 1982 con la C100 Gruppo C. Il ritorno di Ford nella classe regina dell’Endurance è dunque un evento unico e, come tale, deve essere preparato minuziosamente. Per ora il programma resta ancora avvolto nel mistero: eccezion fatta che il marchio dell’Ovale Blu scenderà in pista con una LMDh, non si sa ancora molto. Vista la partnership che li lega da diversi anni, in molti hanno indicato Multimatic come possibile fornitore del telaio, ma non è da escludere neppure Oreca. Anche sul motore Ford non ha voluto rilasciare anticipazioni ma, secondo indiscrezioni, sarà un V8 a spingere il prototipo americano. Infine bisognerà pazientare fino al prossimo anno per vedere la LMDh effettuare i primi giri che daranno il via allo sviluppo in pista. Ovviamente nei prossimi mesi ne sapremo di più e, chissà, se proprio a Le Mans Ford svelerà ulteriori dettagli.