Le Gt3 Evo con la Stella

Mercedes-AMG, si riaccende la Stella: tre Frecce tornano nell’arena della 24 Ore con più fascino

di Mattia Eccheli
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La Stella è tornata. Esattamente 26 anni dopo la gloriosa doppietta assieme alla Sauber con la Mercedes C9 (vittoria per la vettura numero 63 con Jochen Mass, Manuel Reuter e Stanley Dickens piazza d'onore per la numero 61 con gli italiani Mauro Baldi e Gianfranco Brancatelli e Kenny Acheson), la casa di Stoccarda prende di nuovo il via alla 24h di Le Mans. Il rientro ha un fortissimo accento italiano, perché le tre Mercedes Amg LmGt3 sono impiegate dalla scuderia cesenate Iron Lynx. Uno dei fondatori, Claudio Schiavoni, avrebbe dovuto far parte dell'equipaggio tutto italiano del bolide numero 60 assieme a Matteo Cresson e a Matteo Cairoli, ma a causa di un problema fisico sarà costretto a saltare non solo la 24h, ma anche la 6h di Interlagos, in Brasile.

Per dare continuità alla partecipazione al Wec, la scuderia ha optato per la sostituzione dell'intero equipaggio. Al volante si alterneranno lo spagnolo Fran Rueda e i britannici Andrew Gilbert e Lorcan Hanafin, che l'altro corre per Iron Lynx nell'Elms, acronimo di European Le Mans Series. «Siamo molto grati a Claudio per averci permesso di cercare stabilità per la parte finale dell'anno con una formazione di piloti coerente - Speriamo di vederlo tornare in pista il prima possibile e avere il suo supporto anche a Le Mans», ha commentato il Team Principal Andrea Piccini.

«Per Mercedes-Amg prendere parte alla 24h di Le Mans è un momento significativo», sottolinea Christoph Sagemüller, capo del motorsport di Mercedes Amg ricordando il trionfo del 1989. Il manager cita la leggendaria Sauber-Mercedes C9 e ricorda che le tre vetture al via in questa 93/a edizione «rappresentano il presente nel Customer Racing, ma con il loro speciale design “Silver Arrow” ispirato al passato, rendono omaggio anche a un pezzo di storia». Le altre due macchine, la 61 e la 63, hanno equipaggi misti composti rispettivamente dall'australiano Martin Berry, dall'olandese Lin Hodenius, il più giovane iscritto in assoluto a questa 24h, e dal belga Maxime Martin nonché dagli altri due piloti di “downunder” Stephen e Brenton Grove, padre e figlio al loro esordio alla 24h, e dal tedesco Luca Stolz. Nella spedizione Mercedes-Amg / Iron Lynx i debuttanti sono addirittura quattro e l'equipaggio italiano è di gran lunga il più esperto e anche uno dei più navigati in assoluto.

La Gt3 Evo con la Stella è una macchina in circolazione da un po' (nata nel 2015 e aggiornata nel 2019): pesa 1.285 kg (un dato variabile a seconda del BoP) e monta un V8 aspirato da 6.2 litri con un serbatoio da competizione di 120 litri. Misura 4,75 metri di lunghezza, 2,05 di larghezza e appena 1,24 di altezza. Nel mondiale di endurance (Wec), le Mercedes-Amg della Iron Lynx sono ancora senza punti, ma Stefan Wendl, responsabile del Customer Racing del marchio ad alte prestazioni del costruttore tedesco non si lascia scoraggiare: «Una gara come la 24h di Le Mans non è solo questione di tempi sul giro, ma anche di perfetta combinazione tra scuderia, piloti e tecnologia: un impegno difficile, ma non vediamo l'ora di affrontarlo». Wendl ha già individuato una «tendenza chiara e una curva di apprendimento continua», perché Mercedes è una Stella, non una meteora. Alcune indiscrezioni danno il costruttore anche potenzialmente interessato ad un rientro anche nella classe regina, quella delle Hypercar. E chissà che quella di quest'anno non possa costituire una sorta di “prova generale”.

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venerdì 13 giugno 2025 - Ultimo aggiornamento: 10:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA